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<Oh cielo> commentò la segretaria, cercando di mantenere un tono basso, non riuscendoci.
<Chiama la sicurezza> rispose l'uomo, con la voce tremante e un po' strozzata.
Proprio mentre la donna stava digitando il numero telefonico sui tasti del telefono fisso posto di fronte a lei, i due tredicenni mollarono improvvisamente la camicia del signore brizzolato con un leggero spintone.
Dopo aver fatto ciò, se ne andarono, senza dire una parola, ma con un espressione che diceva tutto.

Ore 15:00
Regnava la pace in casa Hargreeves, nessun rumore, niente passi, niente di niente.
Poi, la porta si spalancò, provocando un cigolio che ruppe l'inquietante silenzio.
<Cinque? Otto?> chiamò Vanya, cercando di alzare la voce il più possibile.
Salì lentamente le scale <Siete di sopra?> chiese, sperando di ricevere una risposta, che non ottenne.
<Dove siete?> pronunciò un'ultima volta, prima che la porticina spalancata alla sua destra le rivelasse i due fratelli, intenti a guardare il panorama, assorti nei loro pensieri.
<Grazie a Dio> sospirò, facendo girare i due nella sua direzione <ero preoccupatissima>.
<Scusa se ce ne siamo andati senza salutare> si scusò Otto, osservandola negli occhi.
<No, sono io quella che deve scusarsi> Cinque e Otto si avvicinarono a lei <sì, sono stata arrogante e credo che non sapessi come reagire alle vostre parole. E ancora non lo so, sinceramente>.
<Beh> sospirò il moro <forse fai bene ad essere arrogante> girò le spalle alla ragazza <forse non è successo davvero> concluse.
<Insomma, sembrava di sì ma no, come hai detto, il vecchio diceva che viaggiare nel tempo può contaminare la mente> continuò Otto, con un piccolo sorriso e un velo di tristezza negli occhi.
<Probabilmente non sono io quella giusta con cui parlare> cercò di rattoppare Vanya <una volta andavo da una persona, una psicologa. Posso darvi il suo numero>.
I due ridacchiarono leggermente, abbassando gli occhi.
<Grazie, ma forse abbiamo solo bisogno di riposare. È da molto che non facciamo una bella dormita, nessuno dei due> constatò Otto, abbassando leggermente la voce sul finale. Effettivamente, era da quando i due si erano lasciati, se così si può dire, che gli incubi della ragazza erano tornati, e provava troppa vergogna ad andare dal ragazzo per calmarsi, e lui, beh, lui preferiva passare la notte a bere piuttosto che a dormire.
<Ok> disse semplicemente Vanya, prima di uscire dalla stanza.
Improvvisamente, l'anta dell'armadio si aprì, rivelando un Klaus molto poco sobrio <È stato così... Commovente> finse una lacrimuccia <Tutta quella roba sulla famiglia, papà, il tempo, e credo persino voi due, cielo!>
La ragazza strinse i pugni, cercando di mantenere la calma.
<Puoi stare zitto? Può sentirti!> sussurrò Cinque, cambiando rapidamente discorso <Ti avevamo detto di mettere qualcosa di professionale>.
<Cosa? Questo è il mio vestito migliore!>

Spazio autrice:
HI lovez, volevo dirvi che, visto che ho candidato la storia ai Watty's, I capitoli saranno un pochettino più lunghi e articolati
~Marty

I Love You|| Eight Hargreeves×Five Hargreeves Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora