Lezione Speciale

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Da quando shouto ha finalmente ucciso qualcuno mi sembra che sia un po cambiato; non in modo così evidente da farlo notare agli altri ma in alcuni comportamenti mi sembra diverso. È un po' più irrequieto ma non si paventa più se a volte mi lascio scappare sorrisi o frasi inquietanti, anzi, a volte lo fa lui stesso; e non sussulta più quando nota del sangue sui miei vestiti dopo che sono uscito da solo.
Sono felice che si sia finalmente abituato a me.
Ma la cosa che mi rende più felice è che è andato dal nostro responsabile a chiedere di poter partecipare a qualche missione assieme a me "per imparare da un professionista" citando le sue stesse parole.

Sfortunatamente non può uccidere molto; dato che devo far sembrare che yoru aku sia lo stesso di sempre devo usare i miei metodi per uccidere. Tuttavia non ne sembra dispiaciuto, nonostante è palese che le poche volte che uccide si diverte, sembra apprezzare anche solo guardarmi lavorare.
E pensare che una settimana fa non poteva sopportare neanche un mio ghigno... Sono felice di aver attuato quel piccolo inganno.

Mentre penso a questo mi scappa un sorrisino che viene prontamente individuato da aizawa, che se ne esce con una solita battuta del tipo 
"presta attenzione alla lezione invece che pensare al tuo ragazzo"; ovviamente non mi imbarazzo, non sono più il ragazzino che ero alle medie e invece rispondo a tono.
-parla lei che ieri si è messo a "urlare" mentre "preparava la lezione" assieme a present mic -

Ora, se fosse una vera scuola mi avrebbero mandato dal preside, ma dato che siamo tra i villain, e non c'è una vera e propria gerarchia; se non per quando riguarda all might, che è il capo; invece di offendersi o sgridarmi scoppia a ridere insieme a tutta la classe.
L'unico a guardarmi basito è bakugo, che pare non si aspettasse un comportamento simile da me, probabilmente non ha ancora capito che non sono più lo stesso ragazzino che credeva di conoscere.

A fine lezione però la mummia gialla richiama l'attenzione
-allora, domani faremo una lezione speciale in città, una sorta di esecuzione di classe (korosensei approva).
Dato che molti di voi sono ancora indietro con il video, mentre altri lo hanno già finito, la maggior parte della classe farà solo da supporto al gruppo che invece dovrà farsi carico dell'omicidio.- ci spiega, poi specifica
-Farà da supporto chi chi non è ancora arrivato alle scene reali; mentre chi ha già partecipato a una vera missione rimarrà a guardare ed entrerà in scena solo in caso di necessità.
Tutti gli altri invece si occuperanno di uccidere questi tre eroi - spiega indicando sulla lavagna delle mezze calzette.
A quanto pare non dovrò fare nulla, sarà solo una passeggiata in città con spettacolo incluso.

Il gruppo che dovrà occuparsi dell'omicidio è formato da kacchan, kirishima, Denky, shinso, mina, momo, tsuyo e tokoyami. Probabilmente la battaglia non inizierà neanche, sono piuttosto forti quelli.
Li vedo agitarsi, anche se non capisco se per l'eccitazione o la paura, e cercare di preparare una strategia.
Il gruppo che dovrebbe fare da supporto li ascolta, cercando di capire in che modo intervenire se ce ne fosse bisogno; invece io, todoroki e toga, dato che abbiamo già partecipato a vere missioni e non faremo nulla, rimaniamo in disparte a immaginarli mentre se la fanno sotto davanti ad un cadavere.
Shouto ci rimane male quando gli faccio notare che difficilmente potrebbero reagire peggio di come ha fatto lui durante la missione con toga.

La mattina successiva siamo tutti pronti alle 5 di mattina e ci incontriamo nella hall per rifinire gli ultimi dettagli del piano.
Alcuni membri del gruppo principale stanno praticamente tremando, sono così innocenti, ancora senza macchia, che carini....

Dato che siamo in molti kurogiri ha pensato che sarebbe strano se sbucassimo all'improvviso dal nulla, quindi abbiamo pensato di fingerci dei ragazzi in gita scolastica e usare il gate solo per la fuga.
A rendere il tutto ancora più eccitante per i nostri compagni è la totale assenza dei professori, i responsabili infatti saremo noi che siamo già passati.

Quando tutti si sono calmati ci decidiamo ad uscire, per rendere il tutto più verosimile indossiamo tutti delle divise di una scuola vicina e parlano tranquillamente come ragazzi normali, e non aspiranti serial killer.

Superiamo alcuni eroi di pattuglia salutandoli con un sorriso, mentre vorremo solo saltare loro addosso e farli fuori.
Superiamo 5 isolati, per far perdere le nostre tracce e rendere impossibile capire da dove siamo venuti e, finalmente, arriviamo nel posto scelto per l'omicidio.
Si tratta di un parchetto abbandonato, nella zona malfamata della città, circondato da palazzi fatiscenti, con tutte le strutture arrugginite e l'erba ingiallita e bruciata.

Ci posizioniamo secondo il piano, con il primo gruppo davanti, quello di supporto appena dietro e noi tre ben nascosti alle loro spalle, per essere sicuri che non riconoscano toga.
Lei ormai è piuttosto nota tra le autorità, ma non tra i cittadini, in quanto gli hero si ostinano a tenere nascosta la sua identità dato che è minorenne.

Continuiamo a fingerci studenti normali, teatrino che risulta molto innaturale in quel parco, sembriamo quasi i gruppi di fantasmi nelle storie horror tanto siamo fuori posto.
Come previsto gli hero che dobbiamo attaccare ci notano durante la ronda e si avvicinano sospettosi.
Appena li vediamo ci zittiamo di colpo  e iniziamo a fissarli in modo inquietante; loro si guardano sconcertati e un po' spaventati e fanno per rivolgerci la parola.

Non fanno in tempo ad aprir bocca che vengono travolti da un'esplosione che li scaraventa via; in pochi secondi il primo gruppo li ha già accerchiato mentre noi e il gruppo di supporto li osserviamo a distanza di sicurezza.

I membri in azione sono ben coordinati, si vede che si sono allenati assieme per questa missione; il combattimento non è neanche iniziato che sembra già ovvio il risultato, finché uno di quei bastardi non usa una radio per chinare i rinforzi.
I ragazzi li uccidono più in fretta che possono e, sapendo di non poter scappare dato che abbiamo bisogno che le nostre facce restino sconosciute agli hero, ci prepariamo ad attaccare i nuovi arrivati.

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