Inizio Insieme

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Mi ritrovo in camera e, dopo un secondo, noto il mio compagno di stanza apparirmi alle spalle.

-devo andarmi a fare una doccia- dico sbuffando scocciato, indicandomi la guancia e alludendo al sangue che mi ritrovo addosso.
-Perché la fai sembrare una cosa brutta? - chiede mentre si lascia cadere sul suo letto.
-per lo stesso motivo per il quale attacco sempre da lontano evitando di sporcarmi, lavarsi via il sangue è una scocciatura, resta sempre un po' di rosso e ci vuole una marea di tempo per toglierlo per bene - spiego mentre armeggio tra i cassetti prendendo un cambio
Lo vedo ridacchiare.
-allora siamo fortunati ad aver già superato il test del video, almeno abbiamo la mattinata libera no? - annuisco e gli sorrido di rimando per poi chiudermi in bagno.

Mentre mi faccio la doccia sento, insieme al sangue, anche l'adrenalina che se ne va.
Tutti i dubbi che prima la mia mente reprimeva per preservare la sua bolla di felicità, ora iniziano ad affiorare.
Di punto in bianco mi sento ansioso; non ho la minima idea di come comportarmi.

Dopo averci ragionato per bene scelgo la soluzione più sensata, parlare con il mio, non ci credo di poterlo davvero chiamare così, ragazzo e chiarire tutto.

Come previsto ci metto molto a togliere tutto quel sangue ma alla fine ottengo un risultato soddisfacente. Esco dalla doccia e controllo di non avere macchie evidenti che possano farmi scoprire dai miei compagni; una volta appurato di essere pulito mi metto i pantaloni, ma mi accorgo che la felpa è macchiata, quindi non posso metterla.
Di riflesso vado nel panico al pensiero che il mio compagno possa scoprirmi, ma dopo un istante mi ricordo di avergli già detto tutto; anni e anni a mantenere un segreto non li puoi cancellare di colpo, mi ci vorrà un po' per abituarmi.

Così mi metto un asciugamano sui capelli ancora umidi ed esco dal bagno tenendo la felpa in mano.
-io ho fatto, se ti serve il bagno fai pure - gli dico appena lo noto che guarda fuori dalla finestra mentre mi da le spalle.
Lui si gira verso di me torcendo il busto.
-ha, gra... - la frase gli muore in gola appena mi vede e noto le sue guance diventare leggermente rosse.
-se mi guardi così mi fai venire un senso di deja-vu però - ribatto ridacchiando.
-scusa... È solo che l'altra volta ti ho visto a mala pena dato che ti sono praticamente saltato subito addosso. - fa un mezzo sorriso imbarazzato che è a dir poco adorabile -E oggi, quando mi hai detto che ti eri allenato fin da piccolo... Ecco non avevo capito così tanto - cerca di giustificarsi - e non mi aspettavo.... - tentenna diventando ancora più rosso.

Io mi metto a ridere bonariamente, non per prenderlo i  giro.
-tranquillo, nessun problema, sei abituato a vedermi indossare sempre cose larghe che mi fanno sembrare smilzo, posso capire - dico mentre mi infilo una maglia a maniche lunghe nera.

Mi siedo sul mio letto, di fronte a lui e divento serio.
-ora però vorrei capire come ci dovremmo comportare, sai... - mi gratto la nuca imbarazzato - è la prima volta che ho una relazione del genere e non so cosa dovrei fare- lui sembra capirmi.
- già, anche per me è la prima volta.
Io direi di fare con calma e vedere cosa succede, se per te va bene - tiro un sospiro di sollievo.
-certo - sento come un peso sollevarsi dal mio petto e mi scappa un sorriso.

-Invece con gli altri? - mi guarda confuso.
-dovremmo dirlo ai nostri compagni?-  specifico e lo vedo rifletterci un momento.
-non credo che si facciano problemi per il fatto che siamo due maschi, dal tronde vediamo sempre i nostri responsabili amoreggiare e nessuno dice nulla al riguardo.
Per me va bene dirglielo.
Tu preferiresti tenere la nostra relazione  segreta invece? -
Ci penso un momento.
-certo, una relazione segreta sembra divertente, ma vorrei non dovermi nascondere per stare con te, anche per me non ci sono problemi - poi aggiungo con un sorrisetto - però voglio farlo in modo da lasciarlo di sasso - anche lui viene contagiato dalla mia idea e sorride.
-che ne dici se sta sera organizziamo una festicciola? Di sicuro qualcuno proporrà obbligo o verità e una domanda del genere salterà fuori. - propone
-approvo, mi sembra un'ottima idea - gli sorrido - che obbligo o verità sia -

Finito di decidere lo vedo guardare  l'orologio
-manca ancora un ora alla fine delle lezioni da cui siamo esonerati, cosa ti va di fare? - mi chiede.
Non fa in tempo a finire la frase che mi lancio dal mio letto atterrandogli accanto e abbracciandolo da dietro. Purtroppo sono più piccolo di lui di statura quindi non riesco ad avvolgerlo completamente con le braccia, quindi si gira verso di me, circondandomi a sua volta.

Alzo il viso attirando i suoi occhi nei miei come una calamità e, una volta che ho la sua completa attenzione, mi sporgo per lasciargli un bacio a fior di labbra.
Lui cade all'indietro per la sorpresa, trascinandomi con sé, e ci ritroviamo sdraiati in mezzo ai cuscini a ridere come scemi, ancora avvinghiati l'uno all'altro.
Passiamo l'ora successiva a raccontarci di noi, per conoscerci meglio, sempre restando abbracciati e baciandoci ogni tanto. Sembra di stare in paradiso.

Veniamo interrotti da alcuni passi, seguiti da un urletto; non ho neanche bisogno di guardare per sapere di chi si tratta.
Riluttante sciolgo l'abbraccio e mi metto a sedere.
-hey toga - la saluto, mentre cerco di sistemarmi i capelli che il bicolore ha arruffato più del normale.
La vedo arrivare a razzo ed afferrarmi per le spalle.
-quindi glielo hai detto!!! - sta saltellando.
Vedo shouto che mi guarda confuso.

-Ecco in realtà, prima dell'incidente di sta mattina, lei- indico toga - mi aveva già convinto a dichiararmi -
Rivolge a toga un sorriso e le dice
-grazie per averlo convinto, se no chissà quanto l'avrebbe tirata per le lunghe - con una mezza risata.

Dopo un momento però la bionda sembra capire le mie parole.
-che incidente? - chiede curiosa.
-ecco... Potrebbe avermi beccato mentre lavoravo e potrei avergli detto tutto -
-e lui non è scappato? - si informa sorpresa.
-all'inizio, ma poi ho capito - si intromette il mio ragazzo.
Appena assimila quello che le ha detto inizia a urlare ancora più di prima.

Poi sembra ricordarsi qualcosa e sbotta
-quando avevi intenzione di dirmelo!?- chiede, arrabbiandosi di colpo; fortunatamente ho già la risposta, altrimenti avrei seriamente rischiato la vita.
-avevamo deciso di dirlo questa sera, ma vogliamo farlo in modo teatrale quindi guai a te se dici qualcosa!! - la avviso e la vedo fare segno di chiudersi la bocca e gettare via la chiave
-sarò muta come una tomba! - promette.

-comunque cosa ci fai qui? - le chiedo
- la lezione è finita, ero venuta a chiamarvi per andare a pranzo - ci informa - io mi avvio - dice prima di sparire di nuovo dietro la porta.

-andiamo? - chiedo a shouto porgendogli la mano. Senza dire una parola lui la afferra e si tira su.

Mi pettino velocemente i capelli e mando a denky un messaggio, chiedendogli se questa sera sono liberi per una mini festa come quella del primo giorno.
Non faccio in tempo a mettere in tasca il telefono che già mi arriva una notifica con la sua risposta affermativa.
Avviso il mio compagno per poi incamminarmi verso la mensa.

Spazio autrice.
Non ho nulla da dire, spero che il capitolo vi sia piaciuto, alla prossima

Reverse ||TodoDeku|| (completa) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora