Paura

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Sono ancora tutti ammutoliti ma vedo qualcuno annuire, quindi lo prendo come un segno affermativo.
Prendo il telefono e chiamo kuroghiri
-hey, kuromamma - li vedo guardarmi shokkati sentendo il modo in cui chiamo quello che dovrebbe essere il nostro capo -ci sono stati dei problemi, gli eroi ci hanno attaccati e, per proteggere tutti, ho dovuto far saltare la mia copertura, puoi mandarmi un gate? - non sento risposte, starà comunicando la notizia agli altri.
Alla fine dice semplicemente -ok-
un secondo dopo vedo uno dei warp della nuvola viola.
-andiamo? - chiedo ai ragazzi sorridendo come mio solito nonostante io sia completamente ricoperto di sangue.
-subito - dice toga saltellando e entrando per prima, subito seguita da shouto che non saprei dire se è sollevato o scocciato.
Per evitare che qualcuno scappi faccio entrare prima gli altri per poi attraversarlo a mia volta solo alla fine.

Ho chiesto ai miei sempai della lega di potermi occupare io delle spiegazioni, così ci hanno lasciato solo per noi la hall.
Dopo essermi cambiato per essere un po' più... Rassicurante? (Dubito che il sangue sui vestiti lo sia) li raggiungo nella sala; sono tutti già seduti sui divanetti disposti in cerchio e stano parlottando fitto tra di loro, coinvolgendo anche toga e todoroki.

Quando entro tutti si zittiscono mentre shouto mi si avvicina e mi lascia un bacio sulla guancia sussurrando
-si sistemerà tutto, stai tranquillo - gli sorrido grato e raggiungo gli altri

Mi siedo in mezzo a loro e vedo uraraka e kacchan, che sono accanto a me, avere una sorta di spasmo.
Ma questi sono veramente aspiranti villain?

-bene, spiegazioni!
Cosa volete sapere? - esclamò sorridendo, perché si.
Loro si guardano perplessi, finche mina esclama
- piantala di prenderci in giro! - stringendo i pugni e strizzando gli occhi.
Con tutta la calma di questo mondo e con una voce comprensiva chiedo
- cosa intendi? -
Lei mi fissa con rabbia
-ti abbiamo visto prima, eri spietato, sadico. Ti sei divertito!!
Non fare tanto il santarellino ora, abbiamo visto come sei - urla mentre sta tremando, deve essere terrorizzata, chissà che coraggio.
La guardo calmo e le sorrido in modo dolce, vedo shouto che la guarda con istinto omicida e mi trattengo a stento dal ridere della sua gelosia infondata.

-io sono veramente così - spiego mentre noto la sua espressione passare da rabbiosa a perplessa - questo era il mio carattere prima dell'incidente, successivamente si è come aggiunta una personalità sadica, che di solito controllo, ma che salta sempre fuori mentre uccido; tuttavia la mia vera personalità è rimasta intatta.
Si può dire che sono uno psicopatico gentile - spiego allargando ulteriormente il sorriso, puro al 100% nonostante le mie parole inquietanti.
Non fa in tempo a ribattere che il biondo accanto a me chiede
-quindi la storia dell'incidetente non era una bugia? - speranzoso
-no, era una mezza verità diciamo. Quello è si il giorno in cui fui attaccato... Ma è anche il giorno del mio primo, o meglio primi 6, omicidi. Ovviamente erano legittima difesa, ma mi hanno cambiato, come potete vedere- rispondo lasciandoli di sasso.

Dopo un momento di silenzio si unisce anche uraraka, balbettando
-perché non ci hai detto nulla? - è certamente spaventata, ma sembra anche triste.
-guardatevi - dico con in ghigno sarcastico - di sicuro potevo dirvi tutto no? Soprattutto dopo quella volta che hanno trasmesso il programma sui miei omicidi e avete detto di avere una paura fottuta di yoru aku.
Cosa credete che abbia pensato?
"Wow, questi ragazzi hanno paura di me... Perché non rivelargli chi sono davvero" !? - chiedo alzando la voce mentre me esce una mezza risata isterica, facendoli sussultare.
-anche adesso, come pensate che mi senta vedendovi terrorizzati da me dopo che vi ho salvato la vita !? - chiedo con voce tremante e triste.
Sento la mano del bicolore sulla mia spalla e la rabbia inizia a scemare, anche non sparisce.
Per la prima volta vedo delle espressioni diverse sui loro volti, sembrano dispiaciuti, che abbiano capito?

Di punto in bianco ochako mi abbraccia, la sento mormorare
-scusa-
è quasi comico dato che la sento tremare solo al mio contatto ma apprezzo il gesto e la abbraccio a mia volta.

-scusatemi, non dovevo arrabbiarmi-
Dico a voce bassa, dopo essermi staccato dalla ragazza, abbassando la testa.
-so che per voi non deve essere facile da accettare - rialzo la testa guardandoli - chi mai immaginerebbe che un compagno, che consideravate anche duboluccio, sia un famoso serial killer - dico rivolgendogli il mio miglior sorriso da pazzo; non so perché la parte sadica è uscita e mi diverto troppo a spaventarli per cacciarla via.
Ovviamente restano in silenzio.
-ovviamente non mi aspetto che mi accettiate su due piedi - dico alzando mi è tornando calmo - ma spero che prima o poi possa tornare tutto come prima -
Questa volta faccio un sorriso vero, triste e malinconico.

Mi dirigo alla porta e sento il mio ragazzo che mi prende la mano. La stringo a me come se da essa dipende sa la mia stessa vita. Esco dalla stanza e mi lascio cadere sul pavimento, facendo scivolare la schiena conto il muro.
Sempre tendono la sua mano tra le mie mi rannicchio portando le ginocchia al petto e nascondendoci in mezzo la testa. Quando lo sento abbracciarmi inizio a piangere in silenzio.
-non doveva andare così... - sussurro tra i singhiozzi muti.

Lui continua ad abbracciarmi senza dire nulla, non c'è bisogno di parole, l'unica cosa di cui ho bisogno è la sua presenza e la sua comprensione.

Arrivo in camera e mi butto sul letto a peso morto, con gli occhi chiusi e coperti da un braccio e le guance ancora rigate dalle lacrime che, fortunatamente, hanno smesso di scendere. Shouto è andato degli altri per cercare di farli ragionare, quindi sono da solo.
Sento qualcuno bussare e, pensando o a toga o a qualcuno della lega venuto a ingaggiati per qualche lavoro, di cui ho bisogno ora come ora per sfogarmi, urlo solo - è aperto - senza togliere il braccio dalla faccia.

Sento il materasso abbassarsi, segno che qualcuno ci si è seduto sopra e sobbalzo sentendo una voce che mi chiama.
-D.. Deku? - chiede kacchan esitante.
Finalmente guardo il mio interlocutore, che è seduto sul bordo del letto, come se si stesse preparando a scappare all'occorrenza, senza volerlo mi scappa un sorriso divertito.
Mi siedo e lo fisso negli occhi.
-si... Kacchan? - chiedo inclina do la testa a sinistra e cercando di essere inquetante; finalmente mi è venuta un'idea su come vendicarmi, tutto in una botta, di anni di soprusi.

Spazio autrice
Gomenne, lo so, ho saltato la pubblicazione ieri, mi spiace tanto!!
Riusciro a farmi perdonare promesso.

Che ve ne pare del nuovo capitolo?
Penso che ormai abbiate capito che non me la cavo molto bene nei dialoghi ma purtroppo non posso non metterli, quindi mi scuso se non saranno molto belli. Spero comunque che apprezziate.
Al prossimo capitolo

Reverse ||TodoDeku|| (completa) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora