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Il sole passò attraverso la tapparella abbassata e andò a colpire l'occhio sinistro di Izuku. Il ragazzo afferrò il cuscino e cercò di coprirsi il viso, nel vano tentativo di riaddormentarsi, ma un'improvvisa consapevolezza lo fece girare di scatto e cascare dal letto.

"ahi" si massaggiò la testa, mentre con le palpebre mezze calate cercava di mettere a fuoco l'orario sullo schermo del cellulare. Constatò che non era eccessivamente tardi, ma lui si era dimenticato qualcosa di fondamentale. Si alzò dal pavimento, leggermente dolorante per la botta, e cominciò a raccattare vestiti sparsi per la stanza.

Quando finalmente, nel tempo record di tre minuti, fu pronto, uscì di corsa dall'accademia e si diresse nell'unico posto in cui si sarebbe dovuto trovare quel giorno. Camminò velocemente, quasi da maratoneta, e raggiunse quella casa da lui lasciata la sera precedente.

Gli aveva detto che poteva restare nella speranza che decidesse davvero di rimanere a casa sua, ma lui ancora non era a conoscenza del motivo per cui lo desiderava.

Prese dal fondo della tasca la piccola chiave e la inserì nella porta, che però si aprì senza dover fare alcuna mandata. Si affacciò all'interno ma non provò a chiamare, anche perché lui non aveva idea di come si chiamasse quel lupo dallo sguardo furioso.

Andò in salotto e constatò che di quel biondo non c'era traccia. Ne rimase deluso, non sapeva cosa si aspettasse, che fosse rimasto per attendere un suo ritorno? Ma come poteva anche solo immaginarsela una cosa del genere? Sospirò piano e chinò la testa, lui avrebbe davvero desiderato poterlo rivedere, ma non aveva idea di dove andarlo a cercare, nemmeno conosceva il suo nome.

"deluso?" quella voce bassa e quasi accompagnata da una nota sensuale, lo fece sussultare e voltare all'istante. Lì, a pochi centimetri da lui, c'era quel lupo biondo che lo guardava con un ghigno malizioso dipinto sul volto. Izuku sgranò gli occhi e d'istinto si distanziò da quel ragazzo, che doveva ammettere fosse uno sconosciuto per lui. Lo studiò, portò l'attenzione all'addome e notò che le bende erano ancora pulite, segno che non aveva più perso sangue e che stava guarendo in fretta.

"vedo che stai meglio" disse indicando il punto in cui la sera prima il lupo aveva presentato un taglio profondo e rivoli di sangue.

"sì, nonostante la pessima infermiera che si è occupata di me"

Il verde trasalì, gli aveva dato dell'infermiera, ma ancora peggio si era lamentato del suo operato. Si portò a un paio di centimetri di distanza dal viso del biondo e gli puntò l'indice contro il petto.

"senti, lupo dalla sensibilità di una principessa viziata, se non fosse stato per me, tu a quest'ora ti ritroveresti morto tra i sacchi dell'immondizia con le cornacchie che pasteggiano con le tue interiora putrefatte"

"eugh che schifo"

"esatto, faresti schifo. No che ora tu abbia un aspetto migliore, ma almeno ho impedito che la dolce principessa morisse abbandonata in un vicolo buio"

"smettila di chiamarmi principessa"

"la smetterò quando tu smetterai di lamentarti"

"tsk, io mi lamento quanto voglio"

"bene, allora ti do un motivo per lamentarti"

Poggiò la mano chiusa a pugno sull'addome del lupo e, dopo averlo guardato con una smorfia di sfida, andò a premere con forza lì dove gli aveva messo i punti.

Bakugou si ritrasse istantaneamente e guardò furioso l'hunter che l'aveva provocato in quel modo. Avrebbe voluto reagire, ma era in un condominio di hunters e se poco poco il verde avesse avuto la malsana idea di chiedere aiuto, per lui non ci sarebbe stato scampo.

Natural enemiesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora