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Un lupo si avvicinò a Izuku, ma il ringhio di avvertimento di Bakugou gli fece arrestare il passo. Squadrò tutti i ragazzi che restavano immobili di fronte agli scontri e decise che non potevano passarla liscia. Si stavano opponendo a qualcosa di troppo grande, più grande di ognuno di loro. Ringhiò in direzione del biondo che poco prima l'aveva avvertito di non avvicinarsi all'hunter dalle sfumature verdi, ma ricevette una risposta inaspettata.

"Noi stiamo fermi immobili per dimostrarvi che pur essendo hunters e lupi possiamo andare d'accordo, ma toccate uno di noi e state certi che non ve la faremo passare liscia" Mirio portò un braccio davanti a Bakugou, non tanto per difenderlo, ma per fermarlo dal fare un qualsiasi gesto avventato e per avvertire quel lupo di fronte che se l'avesse sfiorato avrebbe avuto un hunter infuriato come nemico. Bakugou lo guardò leggermente perplesso. Sapeva che erano alleati, ma arrivare al punto di difenderlo a spada tratta di certo non se lo aspettava.

Mirio fece appena in tempo a voltarsi quando sentì una voce quasi preoccupata poco distante. Era quella di Denki, ma chi era in pericolo non era il biondo, bensì il bicolore che era stato preso con la forza e portato fuori dal cerchio che avevano creato con i loro stessi corpi. Strinse i denti, uno dei suoi ragazzi era stato preso proprio sotto i suoi occhi, ma era consapevole che, proprio accanto a Shoto, c'era qualcuno che non avrebbe mai permesso ad anima viva di far del male a quel bicolore.

Vide distintamente Dabi sporgersi in avanti e chiudere la mano intorno al polso del lupo che aveva afferrato per il colletto Shoto. Il maggiore dei Todoroki aveva l'ira leggibile nelle iridi blu oceano. Piegò il braccio del lupo e lo scaraventò sull'asfalto.

"AVVICINATEVI A SHOTO E VI AMMAZZO" urlò in direzione di coloro che li stavano osservando con disgusto.

"questo è il suo modo per ottenere la pace?" chiese in un sussurro Denki a Kirishima. Erano vicini e si tenevano per mano, come se uno stesse dando la propria forza all'altro. Kirishima alzò le spalle come risposta, era consapevole che toccare Shoto era un modo per far perdere la testa a Dabi. Poteva anche comprendere quel comportamento, infondo il bicolore era il fratello minore e Dabi si sentiva in dovere di proteggerlo, in più li legava un sentimento di amore fraterno incredibile. Kirishima era ben consapevole che quello più difficile da tenere a bada, nonostante tutti pensassero fosse Bakugou, era Dabi se solo Shoto fosse stato in pericolo.

Il rosso si voltò verso Denki e lo osservò per un istante, poi il suo sguardo cadde sulle labbra di quel biondo e arrossì per ciò che la notte prima avevano fatto nella loro stretta stanza.

La notte prima della battaglia decisiva

Kirishima stava sdraiato a pancia in su sul letto e contemplava il soffitto. Si passava la mano sullo stomaco, come a incitarlo a digerire l'abbondante cena di quella sera. Sentì la porta aprirsi e non dovette girarsi per sapere che era Denki ad essere entrato.

"Kiri, ho una sensazione strana" gli disse. Lo sentì sedersi al suo fianco e, senza nemmeno voltarsi, gli passò un braccio intorno alla vita e lo fece sdraiare su di sé. Amava sentire il calore di quell'hunter su di lui. Aveva scoperto quanto fosse meraviglioso dormire abbracciato a quel ragazzo, non quanto lo fosse baciarlo, ma era comunque una sensazione estasiante.

Sentì il respiro di Denki farsi più leggero e capì che già solo stare così a contatto con lui l'aveva fatto rilassare. Cominciò a passare la mano nelle ciocche chiare dell'hunter e giocò con quei nodi che imperterriti non si lasciavano sciogliere dalla spazzola. Denki si strinse ulteriormente al torace del rosso e ne respirò il profumo. Lasciò che i polmoni si riempissero dell'essenza del lupo e poi chiuse gli occhi, come se in quel modo potesse entrare completamente in un altro mondo, un posto nel quale esistessero solo loro due e nessun altro.

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