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Quando sentì qualcuno bussare alla porta della sua stanza, il primo impulso di Izuku fu quello di non rispondere e fingere di non essere presente, poi però sentì con quanta insistenza bussavano e decise di alzarsi dal letto e andare ad aprire.

Afferrò la maniglia con gli occhi ancora chiusi e la testa a ciondoloni di lato. Sospirò piano, cercò di racimolare tutte le forze, che in quel momento erano quasi pari a zero, e aprì la porta facendole disegnare un arco perfetto sul pavimento.

"che vuoi, Shoto?" lasciò la porta aperta per permettere all'amico di entrare e intanto lui si diresse nuovamente verso il letto, in cui sperava di risdraiarsi al più presto. Si sedette e incrociò le gambe attendendo che il motivo di quella visita venisse tirato fuori senza troppe cerimonie. Voleva solo tornare ad affondare il viso nel cuscino e ricominciare a torturarsi per ciò che aveva fatto con Bakugou un paio di giorni prima.

"sono giorni che te ne stai chiuso qui con la scusa della febbre"

"ho davvero la febbre"

"sì, ma non ti ha mai frenato dal passare del tempo con me e Denki..." Shoto si andò a sedere accanto al verde e gli poggiò una mano sulla spalla. Lo vedeva soffrire, ma non era a conoscenza del motivo per il quale stesse così male. Si sentiva impotente di fronte a quella sofferenza e si odiava perché non aveva modo di aiutare Izuku a stare meglio, almeno non finché quel suo amico non gli avesse rivelato il motivo per cui stava così male. "...vuoi dirmi che è successo?"

"niente"

"mmh..." strinse le labbra e cercò di specchiarsi negli smeraldi che erano gli occhi del suo amico. Quello specchio di sincerità incapace di mentire "...non me la racconti giusta. Mi stai nascondendo qualcosa e mi dispiace che tu non ti fidi di me"

"ma io mi fido di te"

"ma mi nascondi comunque qualcosa"

"è troppo pericoloso parlartene"

"ah sì?" Shoto sbatté le mani sulle ginocchia e si rimise in piedi. Cominciò a camminare verso la porta della camera che era rimasta aperta e la chiuse con forza, dopo di che si girò e guardò in modo serio quel suo amico afflitto.

"io mi sono alleato con mio fratello che è un alleato dei lupi. Farò da spia quando servirà, tradirò gli hunters..." tornò di fronte a Izuku e si piegò sulle ginocchia in modo tale da risultare più basso del verde, che ancora era seduto sul letto "...ciò che ti preoccupa è più pericoloso di questo?" concluse inclinando la testa e attendendo una qualsiasi risposta da parte del verde, che nel frattempo aveva sfessurato la bocca.

"MA SEI IMPAZZITO, SHOTO? Lo sai che in questo posto anche le mura hanno le orecchie, non puoi parlare di certe cose così tranquillamente"

"non mi interessa, io me ne andrò da questo posto prima o poi"

"sì in un'urna se non impari a stare zitto"

"allora, Izuku, quanto è più pericoloso ciò che mi nascondi?"

"ho detto a un lupo dove trovare l'accademia degli hunters"

"tu cosa? A chi?"

"un lupo dai capelli rossi che voleva vedere Kaminari"

"ecco come hanno fatto a trovare questo posto quei due"

"è?"

"ho conosciuto il lupo a cui hai detto dove si trovava questo posto. È un lupo di cui ci si può fidare, mentre per la prugna secca che si è portato dietro non sono sicuro sia un buon acquisto"

"prugna secca?"

"comunque secondo me non è questo il segreto che mi tenevi nascosto, o sbaglio?"

Natural enemiesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora