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Nel giro di qualche giorno quella villa divenne una vera e propria casa. Accoglieva tutti i ragazzi che volevano porre fine agli scontri, in un modo o nell'altro. Facevano turni di guardia e si davano il cambio per pattugliare anche i vicoli circostanti la loro grande e fatiscente abitazione.

Quando si riunivano per mangiare nella sala comune, avevano sempre qualcosa su cui discutere, soprattutto Shoto e Shinso, che ancora non avevano trovato un modo per convivere in modo pacifico.

Fu un pomeriggio di metà settimana che una donna si presentò in quella villa affermando di voler incontrare un membro dell'Orsa Minore. Parlò con Dabi, che l'aveva conosciuta anni prima, e poi attese in giardino l'arrivo di colui che voleva incontrare.

Dabi si ricordava di quella donna, in qualche modo anche lei si era ritrovata nel mondo dei lupi pur essendo un essere umano in tutto e per tutto. Non aveva compreso subito il motivo per cui quella donna si fosse ritrovata proprio lì, in mezzo a quel branco, il motivo gli fu chiaro solo qualche tempo dopo. Quella donna, proprio come altri del loro gruppo, si era innamorata di un lupo, ma era successo diversi anni prima. Era riuscita a tenerlo nascosto, aveva addirittura avuto un figlio da quel lupo, ma dopo tredici anni dalla nascita di quel bambino, dei vicini di casa l'avevano scoperta e denunciata. In piena notte dovette fuggire con l'uomo che aveva amato per più di metà della sua vita, ma alle sue spalle aveva dovuto lasciare un figlio. Di fronte al resto del mondo lei aveva abbandonato quel suo figlio, ma lei l'aveva fatto per lui.

Dabi percorse il corridoio dove si affacciavano le stanze di tutti e si fermò di fronte a una in particolare. Alzò gli occhi sul legno rovinato dell'anta della porta e bussò piano. Quando il ragazzo si affacciò, senza accennare alcun tipo di espressione l'avvertì che in giardino c'era una donna che lo stava aspettando e poi, senza troppe cerimonie, se ne andò dando le spalle a quel suo alleato.

La donna osservava il giardino che piano si stava riprendendo da anni di trascuratezza. Il prato mostrava alcune macchie gialle, ma era nulla in confronto a come era stato per diversi anni. Gli alberi, quelli invece erano resistiti ed erano più folti che mai. Molti erano in fiore e lasciavano che il vento gli rapisse i petali per andare a colorare il cielo.

La donna inspirò e socchiuse gli occhi. Attendeva di vedere quella persona da tre anni e ancora non poteva crederci che stesse per riabbracciare forse la persona più importante della sua vita.

Sentì un rumore dietro le sue spalle e in un primo momento si paralizzò, essendo abituata a dover mantenere la guardia sempre alta. Lei in fin dei conti era pur sempre un essere umano che aveva tradito la propria specie per seguire l'amore della sua vita, un lupo dal carattere sconvolgente.

Si girò piano, sembrava andasse a rallentatore, aveva quasi paura a vedere negli occhi il ragazzo che aveva fatto chiamare, ma dentro fremeva anche per l'impazienza di rivolgergli di nuovo la parola.

"mamma?" il ragazzo si fermò appena oltre la porta, che aveva lasciato aperta alle sue spalle. Sgranò gli occhi e rimase per un istante senza fiato. Quella donna non la vedeva ormai da tre anni, dalla sua presunta morte. Non poteva credere ai suoi occhi, era lì, sana e salva, in piedi di fronte a lui che gli sorrideva. Scosse la testa, come a volersi risvegliare da un sogno, ma, quando tornò a guardare davanti a sé, quella donna era ancora lì.

La donna, capelli fluenti color del bosco, occhi smeraldo e viso tondo, non riusciva ad avvicinarsi al figlio, avrebbe voluto corrergli incontro, abbracciarlo stretto, riempirlo di baci, ma da come lui le stava rivolgendo il proprio sguardo, riusciva a intravedere del risentimento. In fin dei conti lei se n'era andata abbandonandolo, lasciando che se la vedesse da solo con la vita da hunter.

"sei viva?" fu l'unica domanda che premeva dal fondo della gola del ragazzo. Non muoveva un passo, in nessuna direzione. Aveva la sensazione che, se solo si fosse mosso, sarebbe crollato in mille pezzi impossibili da rimettere insieme. Quella donna era sparita anni prima e l'aveva lasciato da solo, lui aveva pianto la sua morte, si era recato alla sua tomba ogni anno, le aveva portato sempre i suoi fiori preferiti e lei invece era viva e vegeta.

Natural enemiesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora