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3 giorni prima della condanna di Izuku

La discussione si era animata da urla e ringhi. Lupi e hunters continuavano a parlare senza dare retta a nessun altro. Erano stati scoperti o così credevano. Uno di loro era stato arrestato e aspettava la propria morte chiuso in una cella.

Tamaki era l'unico a rimanere in silenzio. Guardava l'asfalto bagnato dalla leggera pioggia che aveva smesso da poco di scendere e continuava a pensare a cosa fosse andato storto. Scosse la testa e si portò una mano al mento. La sua espressione pensierosa venne catturata dallo sguardo preoccupato di Mirio che smise di parlare ad alta voce e si avvicinò al suo ragazzo visibilmente scosso dalla situazione.

"Tamaki..."
"è colpa mia se un tuo compagno verrà ucciso ingiustamente. È solo colpa mia e dei miei sogni irraggiungibili"

"pensa a una soluzione" il biondo fu categorico con quella richiesta, che alle orecchie del corvino sembrò più un ordine che altro.

Tamaki si sentì afferrare dalle spalle e scuotere, come se fosse una palla di vetro con dentro la neve finta. Sgranò gli occhi e li fissò in quelli color blu indaco dell'hunter. Si stava facendo attanagliare dai sensi di colpa, ma non avrebbe portato a nulla continuare ad addossarsi delle colpe che in fin dei conti non gli appartenevano. Chiuse gli occhi e sospirò mentre con le mani scansava il suo ragazzo.

Si diresse verso Bakugou che sembrava il più calmo di tutti, ma che in realtà stava morendo internamente. Non riusciva a parlare, gli occhi lucidi erano fissi davanti a sé, privi di ogni vista, come se fosse rinchiuso in un'altra realtà, ben lontana da quel vicolo buio. Tamaki raggiuse il lupo biondo e gli diede uno schiaffo facendolo tornare lucido e anche leggermente aggressivo.

"CHE CAZ..."

"sei disposto a rischiare la vita per quell'hunter?" chiese secco il corvino guardando seriamente Bakugou. Era l'unico che forse riusciva a far calmare la furia del biondo in quel modo. Effettivamente Bakugou stimava quel lupo e probabilmente nulla lo avrebbe portato ad aggredirlo.

Il biondo annuì e rimase ad osservare l'espressione seria del corvino di fronte a lui. Sentiva la guancia colpita diventare più calda e pensò che probabilmente si stesse anche arrossendo nel punto in cui la mano esile di Tamaki l'aveva preso in pieno.

Tamaki fece una cosa inaspettata, sorrise e si girò verso il resto del gruppo.

"La nostra prima azione sotto il nome di Orsa Minore sarà intrufolarci nell'accademia e salvare Midoriya"

Si zittirono tutti all'istante e cominciarono a guardare curiosi quel lupo dai lineamenti affilati e gli occhi profondi. Aveva delle capacità incredibili nel catturare l'attenzione della gente, nonostante il suo intento fosse sempre quello di nascondersi dagli sguardi altrui.

La mattina dell'esecuzione di Izuku, Shoto andò alla porta a vetri e bloccò con lo scotch la serratura in modo tale che non si chiudesse e che chiunque potesse entrare. Si diresse poi verso la sala comandi dove trovò Denki davanti ai computer con un sorriso e il pollice alzato.

"hai sostituito i filmati delle telecamere?" chiese il bicolore lanciando uno sguardo agli schermi e non vedendo alcun cambiamento.

"certo, da adesso per le prossime dodici ore continueranno a vedere i corridoi vuoti"

Uscirono da quella stanza soddisfatti del risultato del loro operato e si diressero insieme da Mirio. Lo trovarono nella sua stanza con vari borsoni neri ai piedi del letto e sguardo serio oltre il vetro limpido della finestra.

Quando entrarono nella camera del loro senpai, lo osservarono per un istante e poi si andarono a sedere sul materasso, rigorosamente in ordine con il lenzuolo ben tirato.

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