Izuku non ci poteva credere di essersi fatto convincere dai suoi due amici a unirsi a loro in quel folle piano. Eppure, eccolo lì, in un vicolo buio, privo di una qualsiasi luce artificiale, ad aspettare un qualche lupo di cui potersi fidare.
"continuo a chiedermi se sia una cosa intelligente" si torturava le dita nell'attesa. Si sentiva il fiato mancare e l'ansia crescere. Erano passate due settimane da quando Shoto gli aveva rivelato la verità riguardo il fratello, la sua visita inaspettata e il suo apparente tradimento nei confronti degli hunters. Apparente perché di effettivo ancora non aveva fatto nulla.
Denki si girò e sorrise al verde, lui dei tre era di certo il più convinto di tutti. Non aveva più visto di persona Kirishima, ma avevano continuato a comunicare tramite messaggi nascosti in qualche luogo sperduto della città, giusto per evitare di venir scoperti.
"Izuku, ancora che ti fai certe domande. Ovvio che non sia intelligente, altrimenti non sarebbe da noi" alzò le spalle e riprese a guardare nella direzione dalla quale sarebbero dovuti apparire i loro alleati. Era in fibrillazione, non vedeva l'ora di rivedere il suo lupo preferito e di poterlo di nuovo abbracciare. Si mise accanto all'amico dai colori alternati e avvicinò la bocca al suo orecchio.
"ma tuo fratello sa qualcosa di questo incontro?" sussurrò talmente piano che nemmeno il verde a meno di un metro di distanza riuscì a udirlo.
Shoto scosse la testa in negazione e si voltò a guardare l'amico. Gli occhi color ambra erano l'unica cosa luminosa in quel vicolo, oltre ovviamente ai due smeraldi che caratterizzavano il viso di Izuku. Si concentrò sulle pagliuzze che si divertivano a creare dei giochi di luce nello sguardo del biondo e per un istante si dimenticò cosa volesse dire. Scosse la testa e tornò a guardare davanti a sé.
"prima voglio accertarmi che questo gruppo non sia una buffonata"
"hai paura di fare brutta figura con Touya?" Denki gli diede una gomitata di intesa, ma Shoto rispose dandogli una schicchera sulla fronte.
"sei un cretino, Denki"
All'improvviso l'attenzione di tutti e tre gli hunters venne catturata da una figura che si stava dirigendo ad una velocità assurda nella loro direzione.
[...]
Bakugou aveva passato le ultime due settimane isolato da tutti, dopo aver discusso con Kirishima si era rifiutato di presentarsi al bar dove sicuramente il resto delle persone avrebbero dato ragione al rosso e l'avrebbero solo accusato di aver offeso o rattristato il loro lupo dal cuore d'oro.
Aveva passato ogni singolo giorno a rivivere nella mente quel bacio passionale che si era scambiato con quell'hunter. Non poteva negare che ogni volta che pensava a lui sentiva come una stilettata a livello del cuore mozzargli il fiato. Aveva continuato a fingere che non gli importasse, ma infondo aveva continuato a mentire solo a se stesso.
Quella sera si era rinchiuso nel suo vecchio appartamento, lo stesso che aveva riaperto dopo aver deciso di prendersi in affido il piccolo Kota. Lanciava una pallina da tennis contro il muro e l'afferrava al volo ripetendo ad ogni lancio un ringhio di disapprovazione nei propri confronti. Kota era con Aizawa ad allenarsi quella sera e lui era rimasto di nuovo solo con i propri pensieri.
La pallina gli atterrò in mano, la peluria gialla gli solleticava i polpastrelli e l'istinto di lanciarla dalla finestra lo invadeva ogni volta che la stringeva, ma non poteva scaraventarla oltre il vetro, sia perché era l'unica pallina presente in casa e dopo di quella non avrebbe avuto altro oggetto da poter lanciare senza fare danni, sia perché quella pallina era di Kota ed era a conoscenza del fatto che, se malauguratamente avesse dovuto perderla, Kota gliel'avrebbe fatta pagare con urla e strilli fino all'arrivo di una nuova pallina.
STAI LEGGENDO
Natural enemies
FanfictionIl mondo è diviso in due, ci sono i lupi mannari e gli hunters destinati a combattersi da centinaia di anni. Cosa succederebbe però se un lupo e un hunter si innamorassero? Destinati a uccidersi, ma anche ad amarsi, cosa decideranno di fare? Ship pr...