Mi infilo una felpa lilla oversize e un paio di bikers neri al volo, mi abbasso per allacciare le mie sneakers bianche.
Lego i miei capelli in una coda alta e liscia, non mi piace molto la forma che hanno assunto i miei capelli stamattina. È colpa di Blake e di tutta la fretta che mi ha messo, uno sbuffo lascia le mie labbra mentre osservo la mia figura allo specchio.
Decido di passare il mascara per allungare ulteriormente le mie ciglia e di mettere un po' di correttore sui cerchi violacei che contornano i miei occhi, in effetti in questi giorni non ho dormito molto. Aggiungo un po' di gloss nude sulle labbra, la situazione del mio viso sembra già essere migliorata.
"Ho finito" sospiro non appena spalanco la porta della mia stanza, Blake se ne sta con la schiena appoggiata al muro intento a digitare qualcosa sullo schermo del suo telefono.
"Finalmente" borbotta lui, solleva il suo sguardo dal suo cellulare e si sofferma per qualche istante sul mio viso.
Sembra tornato di nuovo di cattivo umore, non riesco proprio a spiegarmene il motivo.
È lunatico, penso di averne la conferma.
"Andiamo" mi fa segno di darmi una mossa, in effetti mi sono bloccata a fissarlo. Scuoto la testa per ritornare alla realtà, mi avvio lungo le scale con lui al mio seguito. Usciamo in fretta dalla villa, mi accerto di aver chiuso a chiave la porta d'ingresso. Ci dirigiamo verso la macchina di Blake, nessuno dei due sembra intenzionato a interrompere questo silenzio che è calato fra noi.
"Non parli più?" chiede lui mentre mette in moto la macchina, lancia uno sguardo fugace nella mia direzione.
"No, non mi va di parlare con te" sono ancora infastidita per le sue parole di poco fa, evito qualsiasi tipo di contatto visivo con lui.
"Perché?" penso proprio che stia fingendo di non aver capito il motivo per cui io sia arrabbiata con lui.
"Arrivaci da solo" sbotto limitandomi a osservare il paesaggio che scorre alla mia destra attraverso il finestrino, il viale alberato di fronte casa mia non è mai stato così interessante come in questo momento.
"Volevi che ci provassi con te?" ride di gusto, penso proprio di averlo sopravvalutato perché in questo momento si sta comportando da idiota. O forse da stronzo, questo aggettivo gli si addice maggiormente a mio parere.
"No" sbotto.
"Mi da fastidio che tu debba sempre rimarcare il fatto che mi vedi come una ragazzina" cerco di fargli capire il mio punto di vista, lui esita qualche istante prima di rispondermi.
"Non hai niente da dire?" borbotto.
"Questa è la tua scuola, giusto?" fa spallucce, ha praticamente ignorato tutto ciò che gli ho appena detto.
"Sì, grazie del passaggio" scendo dall'auto non appena accosta la sua auto al marciapiede, non gli lascio neanche il tempo di rispondere.
Sono in ritardo, me ne rendo conto dal fotto che non c'è più nessuno nel giardino esterno all'edificio. Inizio a correre a tutta velocità e mi precipito all'interno del corridoio, spalanco la porta della classe dove si tiene la prima lezione della prima ora. Tiro un sospiro di sollievo quando mi accorgo che il professore non è ancora entrato, prendo posto all'unico banco rimasto libero e tiro fuori il mio quaderno per prendere gli appunti.Fortunatamente le lezioni sono passate abbastanza in fretta questa mattina, manca solo l'ultima e purtroppo si tratta proprio di matematica. Da piccola adoravo fare i calcoli, mentre ora la detesto con tutta me stessa. Non riesco a capire il motivo per cui io debba passare tutto questo tempo ad imparare a memoria regole e teoremi che non mi serviranno mai nella vita.
Devo passare dal mio armadietto per prendere il libro di analisi, spero solo di non incontrare Topper visto che, fino ad ora, sono riuscita a fare un ottimo lavoro evitandolo.
"Charlie" sento la sua voce alle mie spalle non appena infilo le chiavi nella serratura del lucchetto apposto sul mio armadietto.
Come non detto.
"Vado di fretta" biascico la prima scusa che passa per la mia testa, prendo il libro e sbatto lo sportello guadagnandomi un'occhiata di traverso da parte dei presenti.
Cosa hanno da guardare?
Mi dimentico sempre che almeno la metà delle ragazze presenti in questa scuola ha una cotta per Topper e detesta qualsiasi tipa che si avvicini a lui, purtroppo in questo momento sono precisamente nel loro mirino.
"Devo parlarti" insiste lui.
"No, non devi" sbuffo.
"Per favore" abbassa lo sguardo, non è da lui chiedere qualcosa in modo gentile. Di solito pretende le cose, in genere crede che tutto gli sia semplicemente dovuto.
"No" resto ferma sulla mia posizione.
"Okay, lo hai voluto tu" incrocia le braccia al letto, lo guardo confusa in attesa che dica qualcos'altro che mi permetta di capire a che cosa si stia riferendo.
D'improvviso avverto i miei piedi che si staccano da terra, mi ritrovo con l'addome appoggiato sulla sua spalla muscolosa.
Questo è giocare sporco, Topper.
"Mettimi giù" mi lamento cercando di dimenarmi dalla sua presa, lui tiene un braccio saldamente appoggiato alla mia vita.
"Fanculo Topper" sbotto ancora.
Entra in una stanza che non ho mai visto prima d'ora, mi sembra una specie di stanzino dove sono riposti tutti i detersivi che usa il personale per ripulire le vari classi.
Il biondo richiude la porta alle sue spalle e si mette contro di essa dopo avermi rimessa a terra, mi rendo conto che non ho alcuna via di scampo. Non c'è alcuna apertura in questa stanza, non c'è neanche una fessura che faccia entrare della luce naturale.
"Adesso mi fai parlare" se ne esce lui.
"Non ho altra scelta?" domando sarcastica.
"Ti chiedo scusa, sono consapevole di aver detto delle che cose non avrei dovuto e lo so di essermi comportato tante volte da stronzo con te" inizia, resto in silenzio aspettando che sia lui a continuare il discorso.
Io non ho niente da dirgli.
"Tu mi piaci da morire Charlie, è solo che ho paura di non essere in grado di avere una relazione stabile" aggiunge, la mia bocca si spalanca non appena sento queste parole.
Dovrei credergli? Ho un brutto presentimento, la mia mente sta cercando di avvertirmi di non fidarmi completamente di lui.
"Sono geloso di te, odio come guardi quel tipo di cui non ricordo il nome" sbuffa, mi da fastidio il tono di disprezzo con il quale Topper si sta riferendo a Blake.
"Blake" ci tengo a precisare. Involontariamente il suo nome lascia le mie labbra con un sonoro sospiro, Topper alza subito gli occhi al cielo.
"Il punto è che ho sempre avuto paura di frequentarti sul serio perché so che potrei combinare qualche idiozia, so che potrei finire per perderti per sempre" adesso sono rimasta davvero senza parole, non so cosa pensare.
"Adesso cosa pretendi da me?" chiedo incerta, non riesco a capire dove voglia arrivare con questo discorso.
"Voglio stare con te" adesso mi ha spiazzata definitivamente, non riesco a capire se sia sincero o meno.
"Io non lo so più" mi meraviglio delle mie stesse parole, in fondo Topper mi ha appena detto ciò che avrei sempre desiderato.
Cosa mi prende?
"Io posso dirti che proverò a pensarci su, ma devi dimostrarmi che le cose questa volta saranno diverse" sospiro, non voglio cadere ancora nella sua trappola.
Ho paura che mi stia ingannando ancora una volta, che tutto ciò che ha detto non sia vero.
Temo che sia soltanto un'altra delle sue subdole mosse, non gli permetterò di prendersi gioco di me ancora una volta.
"Lo farò" annuisce convinto.
"Fidati di me" aggiunge, i suoi occhi azzurri sono incastrati nei miei.
Dovrei essere al settimo cielo per tutto ciò che sta ammettendo, ma non mi sento esattamente come mi sarei aspettata.
Le sue mani scivolano sui miei fianchi e mi attira a sé, mi irrigidisco non appena percepisco il suo tocco.
Questo è davvero strano, me ne rendo conto, non ho mai reagito in questo modo in risposta a un contatto fisico fra me e lui.
"No" mormoro quando lui tenta di baciarmi.
"Ancora non ti ho perdonato" biascico la prima scusa che mi passa per la testa.
Non so spiegare neanche a me stessa il motivo per cui io non abbia la minima voglia di baciarlo, decido di attribuire la causa di questo alle centinaia di dubbi che stanno attraversando la mia testa.
"Lo farai" mi accarezza piano il viso, stento davvero a riconoscerlo in questo momento.
Non ne sarei così sicura se fossi in te Topper, resto stupita dei miei stessi pensieri.
"Ora devo andare a lezione" lo sposto delicatamente e apro la porta, accenno un sorriso del tutto forzato nella sua direzione.
I miei piedi si muovono senza il controllo della mia mente, mi rendo conto di essere arrivata nel giardino sul retro della mia scuola.
Mi siedo sulla panchina e getto a terra il mio zaino, prendo la mia testa fra le mani.
Sono confusa, sono dannatamente confusa.
Dovrei davvero essere al settimo cielo per ciò che Topper si è deciso a dirmi, ma non lo sono affatto. Forse, fra noi, le cose si sono rotte definitivamente e non c'è più modo di riaggiustarle. Non so proprio come spiegare a me stessa la reazione che ho avuto, magari ho bisogno di qualche conferma da parte sua per potermi fidare di nuovo.
Non lo so, non so nulla.
Una cosa è certa, se dovesse deludermi ancora una volta, alzerò definitivamente un muro fra di noi.
Mi sorge un dubbio.
E se tutto questo fosse dovuto al fatto che mi sono resa conto che Blake mi piace?
No, non può essere.
Scanso subito questo pensiero dalla mia mente, non può essere stato lui a minare il rapporto fra me e Topper. Al di là del fatto che lo seguo da anni, l'ho conosciuto da troppo poco tempo e non posso proprio attribuire a lui la causa di tutto ciò che mi sta accadendo."Sono rientrata" annuncio a mia sorella non appena torno a casa, la trovo seduta sul divano intenta a cercare qualcosa da guardare in televisione.
"Chi ti ha accompagnata? All'andata ho saputo che ti ha portata Blake" indaga lei.
"Una ragazza" rispondo vaga, ho chiesto a una tipa che frequenta il mio stesso corso di scienze di darmi un passaggio. Non me la sono proprio sentita di andare insieme a Topper e ho preferito andare con una sconosciuta.
"Stasera tornano i nostri genitori" mi avverte Lauren, a essere sincera, avrei preferito non dover apprendere questa notizia.
"Va bene" faccio spallucce.
"Cosa ti va per pranzo?" domanda.
"Niente, non ho fame" mi si è proprio chiuso lo stomaco per tutto ciò che è successo stamattina e non mi sto riferendo soltanto alla discussione che ho avuto con Topper. Questa volta penso proprio che c'entri anche Blake fra le cause di questo mio stato d'animo.
"Charlie, che succede?" chiede piano lei.
"Niente" cerco di liquidare il discorso con un cenno della mano, ma Lauren sembra decisa a non mollare la presa.
Non me la sento di confidarmi con lei riguardo a queste mie questioni così personali, devo trovare un modo per sviare l'argomento della conversazione.
"Devi pranzare, se ti va posso provare a mettere su l'acqua per cuocere un po' di pasta" propone.
"Va bene" mi arrendo solo perché so che continuerebbe a fare domande alle quali non ho la minima intenzione di rispondere, mi sembra la strategia più efficace da applicare.
"Che fai oggi?" decido di indagare.
"Devo studiare" sbuffa lei.
"Ah" mi limito a rispondere, avrei sperato che dovesse andare di nuovo alla villa dai ragazzi.
Ma forse è meglio così."Ti serve una mano a sistemare?" mi propongo non appena finiamo di mangiare, ma mi auguro che Lauren risposta sia negativa. Odio lavare i piatti e svolgere le faccende di casa, in questo sono piuttosto pigra.
"No, tranquilla metto tutto in lavastoviglie" risponde lei, mi limito ad annuire e a salire al piano superiore per andare in camera mia.
Dovrei mettermi a studiare, ma non ne ho voglia per il momento.
Decido di prendere il cellulare e di mettermi a girare un po' fra i vari social, i miei occhi cadono sull'ultima storia che Blake ha caricato sul suo profilo.
È a pranzo fuori con Amelie, fantastico.
Mi da un fastidio tremendo, ma non posso farci proprio nulla visto che io per lui non sono niente e lei è la ragazza che sta frequentandolo tutti gli effetti.
Ci ho ripensato.
Credo che sia meglio studiare.Ecco un nuovo capitolo, cosa ne pensate di tutto ciò che è successo? Vi comunico che sta per accadere qualcosa che non vi starete aspettando, perciò non vi resta che capire di che cosa si tratti. Spero che la storia vi stia piacendo, fatemi sapere le vostre opinioni a riguardo che ci tengo molto!🤍
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WHY ME?
फैनफिक्शनCharlie, una ragazza di 16 anni che abita a Los Angeles, è una ragazza particolarmente ribelle che non ama sottostare a nessun tipo di regola. I suoi genitori sono preoccupati per lei, la ragazza continua a frequentare un gruppo di ragazzi ricchi e...