Capitolo 57

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"A me sembra che l'unica persona ad essere tutt'altro calma qui sia tu" ride lui prendendosi gioco di me mentre si copre la bocca con una mano, mi limito a lanciargli un'occhiata di traverso per fargli capire che non sono particolarmente in vena di scherzare con lui questa sera.
Mi guardo attorno per cercare di individuare le coordinate su per giù di questo luogo, come se fosse una cosa possibile Charlie, per caso pensi di essere un navigatore satellitare? Non ho la più pallida idea di dove sia locato questo posto in cui Blake mi ha portata, non mi sembra di averne neanche mai sentito parlare.
C'è una sorta di tribuna composta da una serie di gradini in pietra biancastra, credo che siano stati ricavati scavando con delle ruspe all'interno del fianco della collina che giace qui di fronte ai miei occhi. I muri, che circondano il semicerchio composto dai gradini, sono completamente ricoperti da graffiti di ogni colore possibile e immaginario. L'erba, sulla quale stiamo camminando da qualche minuto ormai, sembra piuttosto secca perché non credo proprio che qualcuno venga qui per prendersene cura. So bene che cosa sta cercando di fare il mio subconscio, mi sta facendo concentrare su frivoli dettagli per non spostare la mia attenzione su ciò che mi spaventa davvero.
"Charlie" sbuffa ridendo Blake, abbasso lo sguardo rendendomi conto che si è messo seduto su uno dei gradini.
Appoggia le sue mani poco più indietro rispetto al suo torace per poi spostare il peso del suo corpo nella medesima direzione, mi soffermo ad osservare la sua felpa azzurra che si abbina perfettamente al colore ghiacciato delle iridi dei suoi occhi.
"Oh, ecco e smettila di lamentarti" prendo posto accanto a lui, ma tengo fra noi una certa distanza di sicurezza per prevenire qualsiasi suo possibile gesto avventato.
Che poi probabilmente mi starò facendo tante paranoie per nulla, magari mi vuole soltanto dire che si è pentito di tutto ciò che è successo fra noi e non vuole vedermi più.
"Adesso puoi parlare" borbotto incrociando le braccia al petto per cercare di ripararmi in qualche modo dall'aria fredda che tira.
"Come mai tutta questa fretta? Hai qualche altro impegno del quale non sono stato messo al corrente furbetta?" domanda lui in modo scherzoso, non so perché mi piaccia così tanto quando lui mi chiama in questo modo.
"Mi devo vedere con Topper più tardi, non te l'ho detto che abbiamo deciso di riprovare a frequentarci?" mento, non ho la minima idea del perché io lo stia facendo.
O forse lo so bene, ma non voglio ammettere neanche a me stessa che si tratti di uno dei miei disperati tentativi di farlo ingelosire.
"Che cosa?" sbotta lui aggrottando le sopracciglia, mi sembra di vedere un bagliore di fastidio che attraversa i suoi occhi chiari e limpidi per qualche secondo.
"Sì, non te l'ho detto? Ero sicura di averlo fatto, sai?" continuo la farsa, fingo di pensarci su picchiettandomi l'indice sul mento.
"Non mi dici niente tu" si lamenta lui, neanche mi guarda negli occhi a questo punto.
Dalla sua reazione si potrebbe perfino dire che sia geloso di me, ma ho il dovere morale di ricordare sempre a me stessa che lui ha una ragazza ad aspettarlo.
"Ma se.. lasciamo stare" sbuffo bloccando a metà il concetto che avrei voluto tirar fuori dalla mia bocca, ma veramente non si rende conto che è una delle poche persona che forse può dire di conoscere davvero la vera Charlie?
Certo c'è anche Zack che è il migliore amico che io abbia mai avuto, ma Blake mi ha vista nelle condizioni peggiori in cui avrei potuto versare, mi ha aiutata quando ho toccato il fondo e c'è stato in quei momenti in cui nessuno sembrava rendersi conto di che cosa mi stesse capitando.
Mi ha capita, si è preso cura di me e mi ha fatto aprire gli occhi anche quando nessuno era disposto a farlo.
Mi ha aiutata tanto e non sembra neanche rendersene conto, soltanto adesso, ripensando a tutto quello che è accaduto in questi ultimi mesi, riesco a vedere con chiarezza quanto Blake sia stato di fondamentale importanza per risollevarmi dal vortice nel quale sono caduta mesi fa. Mi sono liberata da una relazione tossica e ho smesso di farmi del male grazie a lui, davvero pensa che io non gli dica niente e che lo tagli fuori dalla mia vita?
"Charlie" mi ammonisce Blake mentre sventola una mano di fronte al mio viso per cercare di attirare la mia attenzione, scuoto velocemente la testa come se potesse servire a farmi tornare alla realtà in pochi istanti.
"Cosa stavi dicendo? Ma davvero hai iniziato di nuovo a uscire con quell'idiota?" mi incalza subito con due domande, noto subito la sua fronte aggrottata e lo sguardo duro con il quale continua a scrutare il mio viso.
"Anche se fosse?" lo stuzzico ancora un po', in effetti dovrei mettere fine a questa bugia.
"Non puoi essere seria, eh Charlie" biascica lui mentre pone la sua schiena in posizione ben eretta per poi protendersi leggermente con il busto nella mia direzione.
"Forse non lo sono" faccio spallucce soddisfatta dalla sua reazione, un piccolo sorriso inizia a farsi strada sulle mie labbra che si sono seccate leggermente per via del freddo e forse anche a causa dell'ansia che sto provando in questo momento. Nonostante siamo seduti in una zona leggermente in penombra, riesco a vederlo mentre solleva i suoi occhi di ghiaccio verso il cielo per poi lanciarmi una fugace occhiata di sbieco.
"Non è divertente" sbuffa mettendo il broncio, in questo momento potrebbe quasi sembrare un bambino al quale qualcuno ha appena sottratto il suo giocattolo nuovo di zecca.
"Per me lo è stato" faccio spallucce, comincio a chiedermi se io abbia esagerato un po' troppo questa volta.
"Io ti dico che ho bisogno di parlarti di una cosa importante e a te viene in mente di fare questi stupidi scherzi? A volte dimostri davvero la bambina che sei" sbotta poi infastidito, in effetti mi rendo conto che non posso dargli tutti i torti e che mi sono dimostrata come la ragazzina che lui mi ha spesso rimproverato di essere. Puoi fare molto meglio di così Charlie, finisco per prendermela con me stessa per l'atteggiamento infantile che sto assumendo.
"Parla dai" cerco di mostrarmi ferma e decisa, Blake non deve riuscire a cogliere neanche un accenno di incertezza nella mia voce.
"Quasi mi hai fatto passare la voglia di dirti ciò che volevo" si lamenta lui.
"Dai" insisto mentre mi passo la lingua sulle labbra visto che si sono seccate un po' troppo per via dell'aria che è piuttosto umida.
"Così non riesco a concentrarmi su ciò che ho da dirti" ridacchia lui alleggerendo finalmente l'aria tesa che ha cominciato ad aleggiare fra di noi, i suoi occhi si abbassano sulle mie labbra e si soffermano su di esse per qualche secondo.
"Oh, scusami" non ho la più pallida idea del perché io sia finita a scusarmi con lui, è possibile che debba avere questo tremendo potere di influenzare la mia mente?
"Allora.." Blake sospira pesantemente prima di iniziare a parlare ed è in questo momento che il mio cuore ha un enorme sussulto.
È arrivato il momento di sentire che cosa ha da dirmi e penso proprio che il mio cuore, per quanto forte sta continuando a battere, potrebbe quasi uscire fuori dalla mia gabbia toracica.

Ecco un piccolo aggiornamento notturno, spero che vi faccia piacere leggere ora o magari svegliarvi con un nuovo capitolo. Il prossimo sarà molto importante perché rappresenterà il focus di tutta la storia, oh credo proprio di avervi dato una enorme anticipazione! Vi è piaciuto il capitolo? Cosa pensate che succederà ora?

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