Una leggera folata di vento mi colpisce facendomi rabbrividire più del dovuto, è tutta colpa della mia felpa completamente zuppa per via di quei maledetti tronchi. Anche i capelli si sono bagnati, mi auguro soltanto di non avere anche il mascara completamente colato. Cerco di strizzare le maniche per eliminare un po' d'acqua, ma la felpa resta bagnata.
Forse dovrei cercare un gadget store per comparare una maglietta pulita e asciutta, dovrò chiedere qualcuno di accompagnarmi perché credo proprio che i vari negozi si trovino all'entrata del parco.
"Togli quella e metti la mia" interviene Blake con un tono fastidiosamente acido, si sfila la sua felpa restando soltanto con una sottile t-shirt in cotone bianco che lascia intravedere i suoi bicipiti. Ma è mai possibile che io sia stata l'unica ad uscire completamente da fradicia da quella giostra?
"No, grazie" declino la sua offerta mentre continuo a tremare dal freddo, questa è colpa del mio stupido orgoglio che in questo caso farei meglio a mettere da parte.
"Non fare l'idiota" borbotta lui, decido di afferrare la sua felpa per non rischiare di prendere un qualche malanno.
L'ho fatto soltanto perché mi trovo in un caso di necessità, ripeto a me stessa per convincermene. La realtà è che non mi dispiace così tanto indossare le sue felpe, in qualche modo mi fa sentire più vicina a lui.
"Dove mi cambio?" mi guardo intorno, ma non mi sembra di vedere alcun bagno nelle vicinanze. Non ho voglia di tornare all'ingresso perciò dovrò inventarmi un'altra soluzione, solo adesso mi rendo conto che il resto del gruppo è praticamente sparito.
Ci hanno lasciati qui?
Non capisco davvero dove siano finiti tutti gli altri, mi sono distratta un secondo e mi sono ritrovata sola con Blake.
"Non hai un reggiseno sotto?" se ne esce lui con quel tono irritatamente ovvio, mi volto accigliata nella sua direzione.
"Sì, quindi?" mi acciglio, non capisco proprio quale sia il punto della sua domanda.
"Pensi che io non abbia mai visto una ragazza solo in intimo? Ne avrò viste più di.." lo interrompo prima che possa dire altro, non sono molto interessata a entrare a conoscenza di questo dato.
Perché saresti gelosa al solo pensiero di tutte le ragazze che ha visto, cerco di zittire quella fastidiosa vicina che risuona canzonatoria all'interno della mia mente.
"Sei sempre il solito" borbotto, mi avvio a passo svelto dietro un albero per sfilare la mia felpa e indossare la sua nera.
La faccio passare per la testa e la indosso in fretta, vengo avvolta immediatamente dal suo profumo che sa leggermente di agrumi mentre sistemo meglio il cappuccio per ridargli la forma. La felpa è piuttosto larga, arriva fino alla metà della mia coscia mentre le maniche sono talmente lunghe da coprire anche almeno la metà del palmo delle mie mani.
"Fatto" torno da Blake che è di nuovo intento a smanettare con il suo cellulare, continua a sorridere con lo sguardo fisso in direzione dello schermo del suo dispositivo.
"Finalmente" sbuffa come se gli fosse pesata così tanto l'attesa, saranno passati al massimo tre minuti da quando l'ho lasciato qui.
"Dove sono gli altri?" chiedo per cercare di smorzare un po' la situazione.
"Ci aspettano di fronte alla casa della paura di cui non ricordo il nome, Josh mi ha mandato un messaggio poco fa" fa spallucce.
Per fortuna c'è una mappa del parco piantata in terra a qualche mentre dal punto esatto in cui ci troviamo noi, mi avvicino per cercare di capire dove andare di preciso.
"Dovrebbe essere questa" indico la miniatura della 'Haunted Mansion' e cerco di capire dove sia posizionata rispetto a noi.
"Ho capito dove si trova" Blake prende subito in mano la situazione, a volte mi da davvero sui nervi questa sua autorevolezza.
"Non ne avevo dubbi" rispondo sarcastica mente mi accingo a seguirlo, si è avviato lungo una specie di sentiero alberato senza neanche aspettarmi."Dove eravate finiti voi due?" domanda Bryce con un sorrisetto sghembo stampato sulle labbra non appena vede arrivare me e Blake, tutti i ragazzi si voltano incuriositi nella mia direzione.
Non che io sia in imbarazzo con tutti questi occhi puntati addosso, il problema è il motivo per il quale sta accadendo. Che cosa staranno pensando gli altri ragazzi dopo averci visti arrivare insieme? Credo proprio che sia meglio non soffermarmici, non vorrei che qualcuno si fosse fatto qualche strana idea.
"Charlie doveva cambiarsi la felpa perché si è bagnata dalla testa ai piedi" spiega Blake in poche parole, i ragazzi annuiscono senza dare troppo peso alla cosa.
Per fortuna aggiungerei.
"Poi ne parliamo" ridacchia mia sorella al mio orecchio in modo tale che nessun altro possa riuscire a sentire che cosa ha detto.
"Non c'è niente da dire" sbuffo mentre scuoto i miei capelli che sono stata con stretta a sciogliere per via dell'acqua che è arrivata a inzuppare anche la mia coda, Lauren purtroppo non sembra particolarmente convinta dalla mia risposta.
"Entriamo?" ci sprona Bryce, ci troviamo di fronte a un'enorme villa costruita in mattoni rossastri e dall'aspetto antiquato.
Ha tutta l'aria di essere piuttosto inquietante questo edificio, il perimetro della mansione è contornato da uno steccato in metallo scuro dello stesso colore dei i tetti delle varie torrette arroccate sulla cima.
Ci mettiamo subito in coda per attendere il nostro turno di entrare nella casa, da quanto ho capito, possono entrare circa venticinque persone alla volta.
"Potete entrare" un ragazzo, vestito da vampiro, ci fa segno di poter accedere all'anticamera che da inizio al percorso del terrore. È tutto abbastanza buio, mi sarei aspettata qualcosa di più spaventoso a dire il vero, ma forse è troppo presto per parlare.
Le sale sono state arredate in una maniera piuttosto inquietante, ci sono una serie di quadri che dipingono dei personaggi mostruosi. Sono stati proiettati una serie di ologrammi che ritraggono dei fantasmi alti circa un paio di metri, le scale sono completamente al buio e si rischia di cadere da un momento all'altro.
Arriviamo in una sorta di giardino volutamente dall'aspetto trascurato, noto subito che anche qui manca del tutto l'illuminazione, ci sono varie lapidi e dei busti dallo sguardo perso e macabro che contornano lo spiazzo d'erba. Urlo quando avverto due mani che si posano con decisione sui miei fianchi, ho appena fatto una pessima figura di fronte a tutta la gente che c'è qui dentro.
"Che stronzo che sei" sbotto quando mi rendo conto che è stato proprio Blake a giocarmi questo scherzo, il resto del gruppo non può far a meno di ridere di fronte a questa scena.
"Dici?" ridacchia lui.
Aumento il passo per superarlo e mettere una fine a questa conversazione, non ho la minima intenzione di dargli importanza. Lui purtroppo non è della mia stessa idea, mi raggiunge in una frazione di secondo e inizia a camminare al mio fianco mentre le nostre braccia si sfiorano appena fra loro.
"Che fai scappi?" Blake mi afferra per il polso e mi trascina verso di lui portandomi a sbattere addosso al suo corpo.
Charlie mantieni la calma, mi ammonisco.
"Ci stavo provando come puoi ben vedere, ma come al solito mandi in fumo tutti i miei piani" gli faccio notare mentre mi stacco da lui, metto una distanza di sicurezza di qualche metro fra i nostri corpi.
"Come al solito?" rimarca queste mie parole, di certo non posso dirgli che io mi stessi riferendo al fatto che mi fossi riproposta di non baciarlo e sappiamo tutti come è andata a finire.
"Sei irritante" cerco di deviare abilmente il discorso, spero che non inizi a insistere.
"Anche tu" si stringe nelle spalle."Come va lì?" domando piano.
"Bene dai, si sente quasi la mancanza di una certa combina guai" ridacchia Zack dall'altro capo del telefono, sono uscita qualche minuto dal ristorante per rispondere alla sua chiamata non appena ho sentito la suoneria. Con i ragazzi ci siamo fermati a mangiare in un locale situato proprio all'interno del parco e gli altri sono rimasti ancora tutti dentro, mi sono assentata con la scusa di dover prendere una boccata d'aria per via del troppo caldo all'interno di quella stanza.
"Hai appena detto una cosa carina o sbaglio?" mi fingo scioccata dalle sue parole portando una mano di fronte alla mia bocca, anche se sono consapevole del fatto che lui non possa vedermi, lo sento ridere di gusto in risposta.
"Più o meno" replica.
"Tu che stai combinando?" chiede poi.
"Siamo venuti in un parco e mi sono divertita un sacco, fatta eccezione per un'attrazione che mi ha inzuppata dalla testa ai piedi" borbotto al ricordo dell'esperienza sui tronchi.
"Come va con occhi di ghiaccio?" cerca di buttare sul ridere la situazione, scuoto la testa divertita di fronte al nomignolo che ha appena affibbiato a Blake.
Quasi quasi potrei cominciarlo a chiamare così anche io, ridacchio fra me e me.
"È tutto strano, poi ti racconterò meglio quando sarai tornato" sospiro, in effetti non vedo l'ora che arrivi il giorno del suo ritorno.
"Scusa Charlie, mio padre mi sta chiamando in modo insistente da qualche minuto perché è pronta la cena. Vuole che io corra ad assaggiare la sua ricetta per i tacos vegani" ride Zack.
"Tranquillo, ci sentiamo" lo saluto prima di riagganciare la chiamata, blocco lo schermo del telefono e lo infilo nella tasca della felpa di Blake che ho ancora addosso.
Forse dovrei rientrare, ma preferisco passare qualche altro minuto qui fuori. Ormai è notte e il cielo appare come una distesa blu puntellata da qualche piccola sfera luminosa, mi rendo conto che stanotte ci sono molte più stelle del solito. Non è tutto buio, anzi, l'atmosfera è resa fiabesca dalla moltitudine di luci colorate che illumina l'immenso parco.
E se passasse una stella cadente per il cielo? Non ne ho mai vista una prima d'ora, penso fra me e me, scuoto la testa non appena mi rendo conto che anche la mia mente sta iniziando a farneticare senza alcun senso.
Che desiderio vorrei esprimere se ne vedessi una? In effetti questa è una domanda piuttosto difficile a cui dare una risposta perché ci sono davvero tante cose che potrei volere, ma ce n'é una in particolare che sta spingendo per affiorare nella mia mente.
No, non pensare a lui Charlie.Ecco qui il nuovo capitolo, ma, come potrete ben immaginare, la serata non è ancora giunta a conclusione. Che cosa starà per succedere secondo voi? A chi starà pensando Charlie in questo momento? Fatemi sapere un po' le vostre opzioni che sono curiosissima🤍
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WHY ME?
ФанфикCharlie, una ragazza di 16 anni che abita a Los Angeles, è una ragazza particolarmente ribelle che non ama sottostare a nessun tipo di regola. I suoi genitori sono preoccupati per lei, la ragazza continua a frequentare un gruppo di ragazzi ricchi e...