Capitolo 8

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"Ti do una mano a sistemare?" propone mia sorella voltandosi in direzione di Griffin, mi chiedo come faccia ad essere sempre così gentile e disponibile con le persone.
Abbiamo appena finito di cenare qui alla Sway House, alla fine abbiamo optato per delle pizze a domicilio.
"No figurati" Griffin afferra i cartoni delle pizze, ovviamente ormai vuoti, e li getta nel piccolo secchio giallo della carta sistemato appena sotto il lavello della cucina.
"Al resto ci penserà il personale che ci da una mano con le pulizie, praticamente ci salavano la vita" ridacchia Jaden.
In effetti questa villa è enorme, non ho idea di quanto tempo ci voglia per pulirla e sistemarla da cima a fondo.
"Andiamo un po' fuori?" propone il biondo, tutti acconsentono alla sua proposta. Seguo i ragazzi attraverso il salone, Kio fa scorrere le ante della porta a vetri che permette di accedere a tutta la zona esterna all'edificio.
Ci andiamo a sistemare sui vari lettini posti a bordo piscina, io ne scelgo uno posto in una zona leggermente in penombra dove non arriva la luce del grande lampione.
Alzo il mio sguardo verso il cielo, non c'è alcuna nuvola stanotte perciò si riescono a vedere benissimo sia le stelle che la luna.
La suoneria del mio cellulare attira la mia attenzione, capisco subito che è arrivato un messaggio e posso già immaginare chi sia il mittente. Inspiro e espiro profondamente, poi mi decido ad aprire il messaggio.
'Domani voglio parlarti senza quel tipo intorno, mi da fastidio vedere come lo guardi e do di matto ogni volta. So di aver sbagliato a dirti quelle cose, sono stato un idiota'
Ovviamente è da parte di Topper, credo che sia meglio non rispondergli.  Dopo ciò che ha detto oggi pomeriggio al centro commerciale, non credo che meriti una risposta da parte mia.
Mi lascio cadere con la schiena contro lo schienale della sdraio, mi rendo conto che ultimamente non so neanche io ciò che voglio davvero. Fino a qualche tempo fa, mi sono sforzata in ogni modo per mostrarmi come la ragazza perfetta per Topper. Avrei voluto qualcosa in più da lui, avrei davvero desiderato essere l'unica ragazza che contasse davvero per lui. Inutile dire che niente di tutto ciò è successo, ormai mi sto quasi per rassegnare all'idea che non fosse proprio destino che scoccasse qualcosa in più fra me e lui.
"Sei triste?" la voce di Blake mi distoglie dai pensieri, mi rendo conto solo adesso che è posizionato sul lettino a fianco del mio.
"No" scuoto la testa.
"Quel biondino, di cui sinceramente neanche ricordo il nome, non è il ragazzo giusto per te e, fidati di me, non vale la pena star male per lui" se ne esce guadagnandosi uno sguardo confuso da parte mia, non piace quando le persone mettono bocca sulle mie questioni personali.
Nessuno ha chiesto il suo parere.
Avrei voluto che tutto questo restasse privato, ma, a causa di Topper e le sue stupide sfuriate, non è stato possibile.
"E tu cosa ne sai?" domando.
"Sono più grande di te, non credi che io possa avere più esperienza?" mi infastidisce anche il fatto che debba sempre rimarcare la differenza di età che c'è fra noi.
"Immagino" sbuffo sarcastica, di sicuro avrà frequentato decine e decine di ragazze.
"Da quello che ho visto è una relazione tossica Charlie" ribatte con un'espressione saccente che mi da letteralmente sui nervi. Si sta preoccupando per me e da un lato potrebbe anche essere considerato un gesto carino da parte sua, ma allo stesso tempo penso di essere abbastanza matura da sapere scegliere da sola le persone che voglio frequentare.
"Non dovrebbe importarti" incrocio le braccia al petto e gli rivolgo uno sguardo irritato.Avrei desiderato staccare un po' la mia testa dalla situazione che si è creata fra me e Topper, ma Blake sembra proprio non volerlo capire.
"Devi maturare ancora molto" ridacchia.
Ovviamente non può proprio fare a meno di rimarcare il fatto che mi veda solamente come una ragazzina, questa storia sinceramente sta iniziando a stancarmi. Non mi ritengo di certo una donna già formata, ma so di essere molto più sveglia di tante ragazze della mia età. Ovviamente, come qualsiasi sedicenne sulla faccia della terra, ho combinato qualche idiozia in passato, ma non penso che sia questo ciò che determini la maturità di una persona.
"Non parli più?" mi punzecchia.
"Con te no" metto il broncio.
"Lo hai appena fatto" mi fa notare, mi limito a sbuffare sonoramente in risposta.
Con la coda dell'occhio mi rendo conto che Blake è intento a mandare messaggi a qualcuno, continua a muovere velocemente le sue dita sopra il display del suo dispositivo.
"È arrivata Amelie" sospira annunciandolo al resto dei ragazzi, si alza di scatto dalla sdraio e rientra all'interno della villa.
Ecco svelato con chi stesse parlando, credo proprio che stia andando ad aprirle il portone di ingresso della villa.
"Ciao" dopo pochi istanti la biondina ritorna al fianco di Blake, riceve un saluto generale dal resto del gruppo. Blake si viene a sedere di nuovo sul lettino posizionato accanto al mio, Amelie si accomoda con le sue gambe appoggiate su quelle di lui.
Credo che stiano insieme o comunque che si stiano frequentando, il loro atteggiamento non lascia spazio ad alcun dubbio.
"Ciao, io sono Amelie" la bionda si presenta a me con un sorriso stampato sulle labbra, di certo non posso non notare che abbia un modo davvero carino di porsi.
Devo essere onesta e ammettere anche che sia una bellissima ragazza, mi sembra ovvio che Blake sia attratto da lei. Io, a confronto, sembro davvero una bambina con i miei lineamenti delicati e la mia bassa statura.
So bene che ho alcuna chance con Blake, non che prima fossi convinta di averne davvero qualcuna. Amelie sembra una ragazza dolce e posata, io ritengo di essere il suo esatto opposto. Sono testarda, il più delle volte seguo l'istinto, odio le cose semplici e mi riesce davvero difficile essere dolce con qualcuno.
A volte combino degli immensi disastri, ma non cambierei per nulla al mondo la persona che sono diventata.
"Charlie" mi presento a mia volta e le rivolgo un cenno della testa in segno di saluto.

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