Zack infila le chiavi nella toppa del portone di casa sua, abita in una villetta dalle dimensioni non esagerate e dal profilo ben curato.
La muratura è realizzata in mattoni rossi alternati a del calcestruzzo color panna, il tetto in tegole invece è stato completamente riverniciato di bianco. Varie finestre si aprono sulle facciate dei vari piani, che sono tre in tutto, non riesco a fare a meno di notare anche il piccolo terrazzo colmo di piantine verdi e rigogliose situato di fronte a una sorta di porta finestra con infissi bianchi.
"Muoviti" mi incalza Zack, mi capita spesso di perdermi ad osservare dei particolari di una qualunque cosa che mi ritrovo di fronte agli occhi. Non appena Zack spalanca la porta con un leggero calcetto, le mie labbra si schiudono di fronte alla scena che si palesa di fronte ai miei occhi.
Che sta succedendo qui dentro?
Mi sono persa qualcosa?
Zack lo sapeva?
Vari quesiti iniziano a frullare nella mia mente senza ricevere alcuna risposta, mi volto in direzione del mio amico con un'espressione interrogativa dipinta sul mio viso.
"Abbiamo interrotto qualcosa?" scoppia a ridere Reese, faccio scorrere il mio sguardo per i vari ragazzi disposti all'interno della stanza. Alcuni, come Jordan e Rafe, li conosco mentre la maggior parte di loro non credo di averli mai visti prima d'ora se non di sfuggita durante qualche festa. Sento addosso più di una decina di sguardi incuriositi, sicuramente si staranno chiedendo chi sia io e che cosa stia facendo a casa di Zack a quest'ora.
"No" fa spallucce quest'ultimo, rivolge poi una fugace occhiata nella mia direzione come per dirmi che non era stato messo al corrente di questa sorta di festa di bentornato che i suoi amici hanno deciso di organizzare in suo onore.
"Ciao" faccio un saluto generale mentre mordicchio nervosamente l'interno della mia guancia, non so bene come comportarmi in questa situazione visto che io non c'entro proprio nulla in mezzo a tutti i suoi amici.
"Ora mi racconti come è andata a Yale, scommetto che ti hanno preso per qualche stage. La prossima volta vedi di portarmi con te" Jordan afferra il suo amico sottobraccio e lo porta lontano da me, ora cosa faccio da sola in mezzo a tutti questi ragazzi?
"Charlie" ringrazio mentalmente Rafe per essersi subito avvicinato a me, non saprei proprio con chi altro mettermi a chiacchierare qui in mezzo.
"Hey" mi dondolo sui piedi mentre cerco di tenere d'occhio dove si stia dirigendo Zack, ma lo perdo di vista quando si inoltra insieme a Jordan fra la folla.
"Come mai eri con Zack?" indaga Rafe con uno sguardo inquisitore che si cela nei suoi occhi chiari, le sue sopracciglia si sollevano mentre la sua fronte si corruccia leggermente.
"Sono andata a prenderlo in aeroporto e, se è questo che vuoi sapere, non c'è nulla fra noi due. Puoi dirlo a Topper, se me lo stai chiedendo per conto suo" sbuffo, mi avvicino al divano e mi siedo lasciandomi cadere di peso contro lo schienale ben imbottito.
"Ma che dici" ridacchia Rafe come se io avessi appena detto un'assurdità.
"Tra l'altro Topper si è fidanzato con una tipa della quale non ricordo neanche il nome" fa spallucce Rafe con un'espressione indifferente dipinta in viso, ora capisco perché ultimamente il biondo non passa più molto tempo con lui. Questa notizia un po' mi sorprende visto che Topper ha sempre sostenuto di non volere una relazione seria, ma sinceramente la cosa non mi tocca più di tanto perché ormai si tratta di un capitolo concluso della mia vita.
"Bene" faccio spallucce.
"Quindi sei sicura che non abbiamo interrotto nulla?" Rafe riporta l'attenzione sul discorso sul rapporto fra me e Zack, mi limito a fare su e giù con la testa in risposta.
"Zack si è arrabbiato con noi per ciò che è successo a te alla festa di Reese e so che in fondo ha ragione, non avrei dovuto permettere che anche tu commettessi il mio stesso errore" Rafe sembra volersi togliere un peso opprimente dallo stomaco, resto in silenzio in attesa che sia lui a continuare il discorso.
"Lo so, ma gli ho già detto che non avrebbe dovuto prendersela con voi visto che, fino a prova contraria, ho una mia testa che dovrebbe essere autonoma di prendere scelte" sospiro cercando di scacciare dalla mia testa i ricordi di quella notte, il problema è che ogni cosa finisce per riportare la mia testa su Blake.
"Abbiamo chiarito già con Zack, figurati non è colpa tua, ma ci tengo a chiederti scusa per quella notte" insiste Rafe, accenno un lieve sorriso nella sua direzione.
"Avrei dovuto fermarti, ma ero troppo fatto per rendermi conto di cosa stesse accadendo attorno a me" aggiunge malinconico.
"Basta con questi discorsi noiosi, già che sono qui voglio divertirmi un po' invece di rimuginare sul passato" ridacchio per alleggerire l'atmosfera pesante che è calata d'improvviso fra noi due, cerco di sdrammatizzare un po la situazione.
"Chi è questa bella ragazza?" un tipo, mai visto prima d'ora, viene a sedersi sul divano prendendo posto proprio fra me e Rafe. Chi mai gli avrebbe dato il permesso di prendersi tutta questa confidenza?
"Mi chiamo Charlie" gli porgo la mano titubante, lui la afferra prontamente in una stretta un po' troppo forte per i miei gusti. Ha la tipica mano di un ragazzo che frequenta abitualmente una palestra: è ruvida, grande e presenta delle vene leggermente in rilievo sul dorso nodoso.
"Io sono Nick" si presenta il ragazzo accennando un sorriso quasi forzato, ha i capelli di un marrone scuro, che è al limite con il nero corvino, che incorniciano il suo volto dai lineamenti piuttosto marcati.
I suoi zigomi sono sporgenti e ben evidenti, la mascella è squadrata con un'ossatura ben definita, mentre i suoi occhi sono di un verde tanto intenso da sembrare due smeraldi. È indubbiamente un bel ragazzo, ma c'è qualcosa di lui che mi mette i brividi.
"Come conosci Zack?" cerco di fare conversazione e di non rendere imbarazzante la situazione, il ragazzo si mette comodo sulla morbida seduta portando entrambe le mani intrecciate sul retro della sua nuca.
"Sono suo cugino" scrolla le spalle, lo osservo più attentamente in cerca di qualche somiglianza che possa accomunarlo a Zack.
"E tu?" domanda in aggiunta.
"Siamo amici" ribatto secca.
"Ma non avevamo portato della roba da bere?Dove avete messo tutte quelle bottiglie" Rafe si intromette nella conversazione e rivolge a Nick tutta la sua attenzione.
Nel frattempo faccio scorrere il mio sguardo per tutta la stanza in cerca di una qualche traccia di Zack, ma sembra come se si fosse volatilizzato. Decido di alzarmi per andarlo a cercare e per cercare di capire che fine possa aver fatto, ma Rafe mi ferma afferrandomi per il polso e stringendo le sue dita ruvide attorno alla mia pelle.
"Vieni con me e Nick? Stiamo andando in cucina a prendere le cose da bere" il biondo mi fa segno di seguirlo, annuisco e ne approfitto per fare un giro all'interno della stanza con la speranza di ritrovare Zack visto che mi sto sentendo un po' un pesce fuor d'acqua in questa situazione. Quasi quasi inizio a prendere in considerazione l'opzione di tornarmene a casa mia, ma prima vorrei almeno avere modo di salutare Zack. Seguo i due ragazzi in direzione della cucina, Nick spalanca lo sportello del frigo e inizia a sollevare le varie bottiglie in vetro che contengono vari tipi di superalcolici.
"Reggi queste" Rafe mi passa due bocce di vodka liscia, le afferro fra le mani stando attenta a non farle schiantare al suolo.
Torniamo all'interno del salone e appoggiamo le bottiglie sull'ampio tavolo in legno sistemato al centro della stanza, questa sera non credo di aver voglia di bere alcun tipo di bevanda alcolica.
"Dove vai?" domanda Rafe.
"Cerco Zack" rispondo frettolosamente prima di iniziare a cercare il mio amico fra la miriade di ragazzi accalcati fra queste quattro mura, è impressionante il numero di persone che gli amici di Zack abbiamo radunato per questa specie festa. Mi sorprende anche il fatto che non ci sia nessuna ragazza e che io sia l'unica qui in mezzo, di certo la mia presenza non era stata prevista da nessuno di loro.
"Scusa" biascico quando vado a sbattere contro qualcosa, o meglio contro qualcuno. Sollevo lo sguardo e incontro due occhi di un colore molto particolare. Il ragazzo, addosso al quale sono finita, ha le iridi color ambra con delle pagliuzze dorate e i capelli di un biondo che è al limite con un rossiccio piuttosto caldo.
"E tu sei?" chiede il tipo con un'aria di sufficienza, ma fa sul serio?
" io sono Charlie, un'amica di Zack" mi presento incrociando le braccia al petto.
"Sebastian" si introduce lui a sua volta con un'aria distaccata, non ne vuole sapere di staccare il suo sguardo curioso dal mio viso.
"Hai visto Zack da qualche parte?" prendo la palla al balzo e decido di provare a chiedergli se abbia idea di dove sia finito il mio amico, Sebastian si limita a scuotere la testa in risposta senza accennare a interrompere il contatto visivo che ha instaurato con me.
"Posso accompagnarti a cercarlo se vuoi, in fondo al momento non ho nulla di meglio da fare" si propone poi, passa una mano fra i suoi capelli nel tentativo di domare un ciuffo ribelle dei suoi capelli che gli è ricaduto sulla fronte.
"Mh grazie" accetto incerta."È sparito" sbuffo dopo più di sette minuti di ricerca, io e Sebastian abbiamo girato per tutto il giardino nel tentavo di ritrovare Zack.
"Già" ribatte secco lui, si appoggia con il bacino ad un muretto mentre estrae dalla sua tasca un accendino nero. Preme un tastino sulla sommità dell'aggeggio scuro producendo una fioca fiamma che avvicina all'estremità inferiore della sigaretta che tiene fra le dita.
"Vuoi?" mi porge la cicca, dall'odore mi rendo subito conto che non c'è soltanto del tabacco all'interno della sottile cartina.
"No, grazie" declino la sua proposta scuotendo la testa, sono fiera di me per non essere caduta di nuovo in tentazione.
"Va bene" fa spallucce il ragazzo mentre porta il mozzicone alle sue labbra, aspira piano per poi rilasciare uscire tutto il fumo. Forma un cerchio perfetto con la sua bocca, di conseguenza l'esalazione fumogena assume una forma circolare.
Cala successivamente una lunga pausa di silenzio fra noi, in effetti ci siamo appena conosciuti e non sono molti gli argomenti disponibili per riuscire ad continuare la conversazione. Decido di afferrare il mio cellulare e di controllare tutte le notifiche che non ho ancora aperto, scelgo poi di fare un giro per i vari social per impegnare qualche altro minuto del mio tempo.
Spero che Sebastian si sbrighi a terminare la sua cicca perché mi sembra proprio brutto tornare dentro senza neanche aspettarlo visto che, ignorando i suoi modi un po' freddi, è stato carino ad accompagnarmi fin qui.
Mi rendo conto che Blake ha caricato una nuova storia, i miei occhi ricadono subito in quel punto del display del mio dispositivo.
Dovrei aprirla o no?
Si tratterà di certo dell'ennesima foto di coppia che ritrae lui ed Amelie intenti a baciarsi, non penso che sia il caso di rovinarmi l'ennesima serata in questo modo. Blocco il telefono e lo ripongo all'interno della tasca dei miei jeans, un sonoro sospiro lascia le mie labbra in modo del tutto involontario.
"Hai litigato con il fidanzatino?" ghigna Sebastian, osservo attentamente i suoi movimenti mentre getta il mozzicone all'interno di un cestino della spazzatura locato poco più in là rispetto a noi.
Questo ragazzo, nel modo di parlare e in quello di porsi, devo dire che assomiglia molto a Blake. Sono entrambi impertinenti ed hanno sempre quest'aria di superiorità dipinta in viso, ci risiamo sto pensando di nuovo a lui.
"Non sono fidanzata" scrollo le spalle.
"Che modi" mi punzecchia lui ridendo.
"Senti chi parla" ribatto sarcastica.
"Dai torniamo dentro" il ragazzo mi fa segno di seguirlo di nuovo all'interno del salone della villa, mi auguro che Zack si faccia vivo."Zack" lo individuo finalmente fra la folla, gli vado incontro mentre Sebastian mi segue restando però a una certa distanza da me.
"Ti ho cercato ovunque" gli dico non appena gli vado incontro, il mio amico posa i suoi occhi scuri sul mio viso.
"Jordan mi ha rovesciato addosso per sbaglio dell'acqua, sono dovuto salire al piano superiore per cambiarmi" mi spiega Zack indicando i suoi vestiti puliti, in effetti mi rendo subito conto che si è cambiato.
Indossa un paio di jeans neri aderenti che fasciano per bene le sue gambe toniche e muscolose, ha deciso di mettersi poi una maglietta in cotone nero abbastanza sottile da lasciare intravedere il profilo del suo addome e dei suoi pettorali.
"Oh" mi limito a rispondere.
"Vedo che hai conosciuto Sebastian" se ne esce poi spostando il suo sguardo dal ragazzo con le iridi color ambra.
"Già" annuisco.
"Hey" Sebastian da una pacca sulla spalla al suo amico con decisione, questi due sembrano tanto complici che mi ritrovo a chiedermi quale rapporto li leghi.
"Se non vi dispiace, adesso vado bere che ne ho decisamente bisogno" ammicca il biondo, si congeda lasciandomi da sola con Zack.
"È un po' scontroso a volte, ma non è male una volta che ci entri in confidenza" se ne esce quest'ultimo riferendosi chiaramente a Sebastian, mi limito ad annuire senza sapere che cosa dire.
"Lo conosco praticamente da quanto sono nato, è un amico di famiglia ed è il migliore amico di mio cugino" mi spiega Zack fornendo la risposta al quesito che ha toccato la mia mente qualche secondo fa, sia Nick che Sebastian sembrano avere almeno un paio di anni in più del mio amico.
"Ho conosciuto anche tuo cugino, sai?" lo racconto a Zack, ripenso allo sguardo freddo e inquietante di quel ragazzo dalle iridi di un verde che ricorda il colore degli smeraldi.
"Nick?" chiede Zack corrucciando la fronte, si sistema il ciuffo con un'espressione allarmata dipinta sulla sua faccia.
"Sì, perché?" domando confusa.
"Niente" si limita a dire in modo freddo, non riesco davvero a capire il motivo che si potrebbe celare sotto a questa sua reazione.
"Zack" sbuffo, è più che evidente che il suo sia un mero tentativo di nascondere qualcosa.
"Che ti prende?" lo incalzo.
"Niente, solo che mio cugino non è una persona molto raccomandata visto che ha avuto vari problemi con la giustizia nei quali non voglio entrare in merito in questo momento" cerca di liquidare il discorso con un fugace cenno della mano, decido di rispettare la sua decisione di non volerne parlare.
"Solo stagli lontana" borbotta.Ecco il nuovo capitolo della storia! È un po' di passaggio, ma vi ho appena introdotto due nuovi personaggi che avranno un certo ruolo all'interno dei prossimi capitoli. Che ne pensate di questi due ragazzi? Dove sarà finito Zack secondo voi? Vi piace Sebastian? Cosa pensate invece di Nick?🤍
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WHY ME?
FanfictionCharlie, una ragazza di 16 anni che abita a Los Angeles, è una ragazza particolarmente ribelle che non ama sottostare a nessun tipo di regola. I suoi genitori sono preoccupati per lei, la ragazza continua a frequentare un gruppo di ragazzi ricchi e...