Capitolo 47

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Grazie per tutti i messaggi sto un po' meglio e vorrei davvero riprendere a scrivere, ma PURTROPPO sono senza Wi-Fi da ormai sei giorni e per me è un grande problema. Spero che mi sistemino questa cosa perché davvero non ce la faccio più, avevo anche praticamente finito i miei giga per seguire le lezioni e tutto. Adesso vi lascio a questo piccolo capitolo per non "abbandonarvi", riprenderò a scrivere con regolarità quando si degneranno di aggiustarmi la connessione. Ho tante idee che non vedo l'ora di scrivere, ma questa situazione mi sta davvero facendo saltare tutti i nervi. Scusate🥺
Ricomincerò ad aggiornare però lo farò un giorno sì e uno no per riuscire a concentrarmi anche sullo studio perché a breve avrò due esami, passati i due esami inizierò di nuovo a mettere un capitolo al giorno.
Mi auguro che riusciate a capire!

"Charlie faremo tardi, fra un'ora dobbiamo uscire e tu sei ancora in pigiama" sbotta mia sorella facendo capolino sulla soglia della mia stanza, lei è già pronta e mi guarda con degli occhi che se potessero non esiterebbero prima di incenerirmi sul serio.
Indossa un vestitino rosso molto provocante, stento a credere che sia effettivamente suo e non mi meraviglierei se lo avesse preso in prestito dalla sua amica Clary che ha uno stile che personalmente adoro, ha uno scollo piuttosto profondo sul davanti e arriva a malapena all'altezza delle sue natiche. Quasi non la riconosco, ma devo proprio ammettere che sta davvero bene e poi, da quando ha scurito i suoi capelli precedentemente castani chiari come i miei, sembra anche più grande dell'età che ha. Mi chiedo se ci sia un ragazzo che le interessi, ma da quando si è lasciata con il suo precedente fidanzato Lauren è sempre stata molto riservata sugli affari di cuore.
"Ancora non ho ben capito dove dobbiamo andare di preciso, non mi hai detto nulla" mi stiracchio leggermente per poi alzarmi dal letto e dirigermi verso il mio guardaroba, ne spalanco le ante in cerca di una sorta di illuminazione su cosa mettermi per questa serata.
Una miriade di capi sono esposti nel mio armadio in modo quasi ordinato oserei dire, ma finisco sempre per scegliere le stesse cose. Il fatto è che compro un sacco di cose che poi non ho la minima idea di come riuscire a abbinarle, oppure che non rispecchiano il mio stile e poi non ho occasioni in cui metterle. In effetti dovrei davvero darci un taglio con lo shopping compulsivo, ma credo proprio che sia un problema che accomuni tutte noi ragazze.
Ne usciremo mai?
"Il locale si chiama 'Factory 84'" mi spiega mia sorella. Sono sicura di aver già sentito questo nome da qualche parte, ma proprio non riesco a ricordarmi quando è successo di preciso.
Ci sono già stata?
Non credo proprio, ma allora perché continua a suonare così tanto familiare?
"Chi c'è stasera?" chiedo per averne la sicurezza, mia sorella sbuffa facendo roteare i suoi occhi in direzione del soffitto.
"Tutti, ma ora vestiti Charlie perché non voglio fare tardi" risponde con tono ovvio mentre sventola in aria una mano per farmi segno di darmi una mossa.
"Ah no, non c'è Amelie. Cioè c'è in teoria, ma arriva più tardi perché adesso è impegnata in un servizio fotografico per una rivista" si corregge in modo confuso subito dopo, di certo questo notizia non mi lascia devastata.
Anzi, tutto il contrario. La bionda continua a darmi sui nervi indipendentemente da ciò che è successo fra me e Blake, è proprio il suo modo di fare e di parlare che non fa altro che darmi sui nervi.
"Va bene" fingo indifferenza e afferro una gruccia sulla quale se ne sta appeso un vestito che non ho mai messo, mi rendo conto che ha addirittura ancora il cartellino attaccato. Se mia madre se ne accorgesse mi farebbe una ramanzina infinita, ma per fortuna non è qui.
Si tratta di un abitino in pizzo rosa cipria, molto aderente e con varie trasparenze. Lo indosso senza perdere altri minuti preziosi e stando attenta a non spezzare le bretelle sottilissime che, a mio parere, non sono poi così utili essendo costituite da due semplici elastici spessi non più di un paio di millimetri.
Mi sposto in bagno per truccarmi e pettinarmi, mi rendo conto che sono costretta a dover accelerare un po' i tempi. Decido di lasciare lisci i miei capelli, non ho tempo di mettermi a fare una qualsiasi acconciatura. Passo poi a truccarmi in talmente poco tempo che resto sorpresa di me stessa, osservo il risultato allo specchio per accertarmi di non avere nulla fuori posto.
Faccio una seconda passata di mascara perché le ciglia non sono mai abbastanza lunghe e incurvate, ecco uno degli altri problemi che fa scervellare tutte noi ragazze.
"Ho fatto" grido a mia sorella mentre faccio ritorno nella mia stanza, abbasso lo sguardo sui miei piedi e mi rendo conto di non aver ancora scelto neanche un paio di scarpe.
Dovrei mettere i tacchi?
Forse dovrei, ma sono scomodi. Opto per i miei soliti anfibi neri stringati e alti poco più della caviglia, in fondo stanno bene con tutto, e poi si abbinano alla perfezione con la mia giacca in simil pelle nera.
"Scendi" urla mia sorella dal piano inferiore, alza la voce in modo tale che io riesca a sentirla anche dalla mia camera da letto.
"Arrivo" mi precipito lungo le scale stando attenta a non ruzzolare giù per i gradini, il mio cuore inizia a martellare nel mio petto al solo pensiero di star per rivedere Blake.
Oh no Charlie, mi ammonisco da sola.

"Arrivate" annuisce mia sorella non appena posteggia la sua macchina di fronte al rinomato locale, ha guidato un po' troppo veloce per i miei gusti questa sera. I ragazzi della Sway sono tutti riuniti in un angolo isolato proprio di fronte all'ingresso, riconosco subito le sagome di Clary ed Emma.
Per fortuna, come anticipato da Lauren poco fa, Amelie non è ancora arrivata, ma questo non dovrà farmi desistere dalla mia idea di voler stare per bene alla larga da Blake. Lui è fidanzato e io devo staccarmi da questa idea che ho di lui, si tratta di una stupida cotta che devo farmi passare al più presto.
È solo una cotta, ripeto a me stessa.
Un sacco di gente se ne sta in fila in attesa di essere lasciata passare dagli imponenti bodyguard in giacca e cravatta scure, ma credo proprio che i ragazzi abbiano, come al solito del resto, dei pass che permettono di saltare la lunga coda che altrimenti ci avrebbe fatto perdere un sacco di tempo.

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