Capitolo 41

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Parcheggio la macchina di Lauren, che mi ha inaspettatamente prestato per arrivare fin qui, proprio nel parcheggio antistante all'aeroporto di Los Angeles. Zack è stato fuori più o meno una settimana, devo ammettere che io non vedessi davvero l'ora del suo ritorno.
Mi dirigo di fronte all'uscita, spero proprio che il suo volo non abbia subito alcun tipo di ritardo. È notte ormai, non è che io sia totalmente tranquilla a starmene qui da sola. La sala d'aspetto è praticamente buia, c'è una sorta di lampione che continua a fare luce a intermittenza non facendo altro che rendere ancora più inquietante l'atmosfera.
L'aria si è abbastanza rinfrescata, infilo la mia giacca di pelle per cercare di scaldarmi mentre sfrego i palmi delle mani sulle mie braccia con lo scopo di trasmettere del calore alla mia pelle. Do uno sguardo veloce al display del mio cellulare per controllare l'orario, fra due minuti esatti Zack dovrebbe essere qui.
Mi è mancato, lo ammetto, diciamo che in questi giorni avrei davvero avuto bisogno di un amico vero al mio fianco e lui è proprio una delle poche persone con le quali mi sento di confidarmi ultimamente.
Riguardo per l'ennesima volta che ore siano, mi dondolo nervosamente sui piedi e faccio scorrere il mio sguardo per tutta la stanza.
"Charlie" una voce roca e profonda, che riconosco subito appartenere a Zack, mi fa sussultare e mi porta a voltare di scatto il mio volto nella sua direzione.
"Hey" aumento il passo e gli vado incontro, mi viene naturale gettargli le braccia al collo per stringerlo in un abbraccio che lui ricambia inaspettatamente. Avverto una delle sue mani che scivola sulla mia schiena, mentre con l'altra mi attira a sé schiacciandomi praticamente con la faccia contro il suo petto.
"Ahia" ridacchio.
Inizialmente Zack dà l'impressione di essere una persona piuttosto fredda e distaccata, ma ho sempre sospettato che, sotto la sua pesante corazza, nascondesse molto di più. Più volte si è dimostrato un ragazzo dolce e premuroso nei miei confronti, sono felice di poter vantare di avere una persona del genere nella mia vita.
"Allora, come è andato il viaggio? Raccontami qualcosa dai" domando, gli faccio segno di seguirmi in direzione dell'ampio parcheggio esterno.
"Quanta fretta" ghigna lui mentre si mordicchia il labbro inferiore, passa una mano fra i suoi capelli scuri come la pece e li scompiglia a regola d'arte.
La macchina di mia sorella, dato il suo colore fucsia, non passa di certo inosservata ed è piuttosto facile da individuare.
"Trovata! Metti la valigia nel bagagliaio o sui sedili posteriori, scegli tu" indico l'auto con un cenno del mento, punto la chiave automatica verso di essa per aprire gli sportelli.

"Davvero?" cerco di non distogliere lo sguardo dalla strada, tengo le mani ben salde con le dita strette attorno al volante. Di tanto in tanto do uno sguardo veloce al navigatore, sono una frana nel ricordare le vie e le strade.
Cerco di ignorare il mio ventre che non ne vuole proprio sapere di smettere di brontolare, a cena non sono riuscita neanche toccare cibo perché mi sentivo come se fossi sul punto di poter rigettare tutto da un momento all'altro. Ero nervosa e lo sono tutt'ora, ma devo dire che la presenza di Zack è riuscita in qualche modo ad alleviare quel fastidio che mi sta rigirando lo stomaco da oggi pomeriggio.
Non puoi farti condizionare così tanto da uno stupido video Charlie, cerco di ripetere a me stessa anche se la realtà dei fatti è ben diversa. Sono tremendamente gelosa di Blake e vorrei davvero esserci io al posto di Amelie, ma allo stesso tempo sono consapevole che non posso permettermi di andarmi a impelagare in una situazione del genere. Non ho intenzione di fare l'amante di Blake e neanche di star male per lui, so già a priori che alla fine comunque non sarei io la persona che sceglierebbe. Quando ho visto quel video, che la bionda ha postato sulla sua storia, ho avvertito una strana sensazione di vuoto al mio ventre come se fosse stato messo sotto sopra, o meglio ancora, come se qualcuno lo avesse calpestato.
Sono gelosa, lo sono da morire purtroppo.
Mi ha fatto male vederli mentre si baciavano con quegli stupidi sorrisi dipinti sui loro visi, mi viene da alzare gli occhi al cielo al solo pensiero di quelle immagini disgustose.
E pensare che qualche giorno fa ci siamo baciati di nuovo, certo è durato solo qualche secondo, ma sarei falsa con me stessa se non ammettessi che avrei voluto qualcosa di più.
Basta, non pensarci.
E comunque è stato anche lui a dire che si è trattato di un errore, riferendosi al nostro bacio, devo soltanto riuscire a trovare la soluzione definitiva per farmi passare questa fissazione che ho per lui. Si tratta solo di una fissa, o forse di una cotta, ma penso di essere ancora in tempo per tornare indietro prima che sia troppo tardi per farlo.
Come non detto.
"Sì, dovrò tornare a fare una specie di stage con la squadra di football lì a Yale. Mi hanno detto che ho talento e che potrei davvero riuscire ad accedere grazie alle mie doti sportive, ho visto mio padre davvero fiero di me e non potrei esserne più felice. Il college è enorme, i dormitori sembrano dei veri e propri appartamenti super moderni" Zack sembra entusiasta come un bambino che è stato appena portato all'interno di un negozio di dolciumi, dallo specchietto riesco a notare i suoi occhi che brillano di una luce diversa. Fortuna che la sua voce mi ha riportata alla realtà e mi ha svegliata da quei malsani pensieri, devo trovare un modo per togliere definitivamente Blake dalla mia testa.
"Sono contenta" sorrido sincera.
"Tu sei riuscita a non metterti nei casini Charlie?" Zack sposta l'argomento della conversazione su di me, inizio a mordicchiare nervosamente l'interno della mia guancia prima di dargli una risposta.
"Non ho più toccato schifezze se è a questo che ti riferisci, dovresti essere fiero di me" una leggera risata nervosa lascia le mie labbra in modo del tutto involontario, mi concentro qualche secondo esclusivamente sulla strada nel tentativo di effettuare una svolta a sinistra.
"Con occhi di ghiaccio invece come procedono le cose?" Zack ha deciso di andare a toccare il mio tasto dolente, ma in effetti me lo sarei dovuta aspettare visto che non faccio altro che nominarglielo di continuo.
"Ha provato a baciarmi quella sera che ero al parco, subito dopo che ho riagganciato la chiamata con te, ma non gliel'ho permesso" confesso raccontando il tutto in modo sconclusionato, il problema è che purtroppo io stessa sono la prima a non avere le idee chiare sulla situazione che c'è fra me e Blake. In teoria nella mia mente è tutto ben definito, ma il guaio si presenta quando entrano in gioco il mio cuore e il mio istinto.
"Da amico posso solo ricordati che lui è fidanzato e, da quanto mi racconti, non sembra che abbia la minima intenzione di lasciare la sua ragazza per stare con te. Non voglio che tu ci possa star male Charlie, ma da quanto so non ha mai accennato ad un'ipotetica relazione con te, giusto?" si accerta.
Un amico serve anche a questo, ti aiuta a visualizzare la realtà dei fatti da un punto di vista esterno che purtroppo, una piccola parte di me, non vuole proprio accettare e persiste nel nutrire la fioca speranza che in un futuro io possa avere una sorta di lieto fine con Blake.
Purtroppo so bene che, ciò che Zack ha appena detto, è la cruda verità e non posso fare altro che accettarla a mani basse.
"Siamo quasi arrivati a casa tua" faccio notare a Zack nel tentativo di sviare il discorso per non finire a tormentare ancora la mia mente con i miei soliti pensieri, lui sembra aver capito il mio intento e si limita ad annuire in risposta.
"Mia madre non è casa, ti va di restare a cena da me?" propone dopo qualche attimo di totale silenzio, ci penso su qualche secondo prima di rispondere. In fondo questa sera non ho niente da fare e, da quanto ne so, né i miei genitori né Lauren sono in casa. Credo che mia sorella sia alla Sway e non sono propriamente dell'umore di raggiungerla lì questa sera.
"Va bene" accetto poi, mi rendo conto di non ricordare minimamente l'indirizzo di casa di Zack. Che memoria eh Charlie, mi ritrovo a complimentarmi con me stessa per la mia infinita sbadataggine.

Che cosa succederà adesso? Lo scoprirete soltanto nel prossimo capitolo, vi anticipo intanto che si tratta di qualcosa che proprio non vi aspettate (almeno credo). So che il capitolo è più corto, ma questi giorni ho lezione e non riesco a farli più lunghi.
Scusatemi🥺🤍

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