Capitolo 16

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"Hey" rivolgo un saluto veloce passando in rassegna con il mio sguardo Jordan, Zack e Reese. Se non erro, fanno tutti e tre parte della squadra di football avversaria a quella della high school che frequento io.
"Charlie, da quanto tempo" ghigna Zack, gli altri due si limitano a rivolgermi un cenno del capo in segno di saluto.
"Già" annuisco sospirando.
Ora ricordo, a una delle ultime feste organizzate da Rafe ho baciato Zack giocando a obbligo o verità e Topper è andato su tutte le furie. Non aveva alcun diritto di prendersela con me e tantomeno con Zack, visto che lui se ne è stato tutta la sera con una ragazza dai capelli rossi di cui non ricordo nemmeno il nome, nessuno sa che cosa abbiano combinato per due ore chiusi in una stanza da letto.
Chi potrebbe biasimarmi per quel bacio?
Noto che Sarah ha sistemato alla perfezione il salotto, una serie di palloncini rossi e celesti sono sparsi per tutto il pavimento. Ha appeso dei festoni, negli stessi colori, al muro e c'è una torta al cioccolato adagiata sull'enorme tavolo in vetro al centro della stanza.
"Mi ha scritto John, sono già qui fuori" annuncia la mia amica, si affretta a spegnere ogni luce lasciando accese soltanto le sottili candeline rosse infilate nella glassa al cioccolato al latte che ricopre la superficie circolare della torta.
La porta di ingresso si spalanca, Rafe entra in casa con un'espressione felicemente sorpresa dipinta sul volto. Topper e John sono alle sue spalle, danno entrambi una pacca sulla spalla del loro amico.
"Auguri" gridiamo tutti, Rafe ci abbraccia uno ad uno. Anche lui, a volte, sa essere carino con le persone. Ricordo il giorno in cui ci siamo conosciuti, un ragazzo mi stava importunando ad una festa e Rafe non ha esitato nemmeno per un attimo a difendermi.
È stato grazie a lui che ho conosciuto tutti gli altri del nostro gruppo.
"Hey Charlie" il biondo avvolge entrambe le sue braccia attorno alle mie spalle, riesco a percepire lo sguardo Topper che brucia letteralmente sulla mia pelle.
Cosa vuole?
È soltanto colpa sua se ci troviamo di nuovo in questa situazione, ha tentato di forzarmi in qualcosa che non mi sento di fare con lui.
Non è la prima volta che agisce in questo modo, quasi mi ero illusa che fosse cambiato per davvero questa volta.
"Questo è per te" interviene Sarah passando a suo fratello il regalo che gli abbiamo comprato al centro commerciale, alla fine abbiamo deciso di farglielo insieme.
"Mh" mugugna Rafe afferrando la bustina color carta da zucchero con una scritta dorata a contrasto, la apre per scoprirne il contenuto.
"Grazie ragazze" ci ringrazia non appena solleva il paio di scarpe che abbiamo deciso di regalargli.
Sono delle sneakers nere in tessuto con la para bianca, il modello assomiglia a una specie di calzino e hanno l'aria di essere piuttosto comode.
"Non c'è di che" sua sorella gli stampa un bacio sulla guancia producendo un lieve schiocco, io faccio lo stesso.
"Adesso la torta" Sarah trascina Rafe per un braccio di fronte al dolce che ha acquistato in pasticceria, sembra che lei sia ancora più emozionata di suo fratello.
Rafe si sporge e soffia sulle candeline spegnendone la debole fiamma, poi sua sorella si appresta ad accendere la luce per tagliare la torta in più fette. Le adagia su vari piatti che porge a ciascuno di noi, mi ritrovo seduta sul divano fra Zack e Reese.
"Ancora sei fidanzata con il biondo?" ecco che Zack mi rivolge la sua domanda impertinente, un sorrisetto sghembo si è fatto strada sulle sue labbra ben definite.
"Non siamo mai stati insieme a dire il vero" borbotto, so bene che Topper ci sta fissando da un pezzo e sta per fare qualcosa di avventato.
Lo conosco fin troppo bene.
"Tu vieni con me" come previsto, si alza di scatto e mi afferra per un braccio.
"Ci siamo dimenticati le buone maniere?" lo provoco alzandomi molto lentamente, lo sento sbuffare sonoramente in risposta.
"È il compleanno di Rafe, non voglio perdere tempo" incrocio le braccia al petto non appena ci posizioniamo in un angolo in disparte rispetto al resto del gruppo.
"Adesso anche con Zack?" sbotta lui.
"Io non ho fatto proprio niente" alzo entrambe le mani in segno di resa, lui serra di scatto la sua mascella mettendo in evidenza la sua ossatura ben squadrata.
"Charlie non giocare con il fuoco" mi avverte lui, credo che non abbia ancora capito che il mio interesse nei suoi confronti si stia sgretolando a poco a poco.
Questo suo atteggiamento da idiota possessivo e manipolatore di certo non aiuta la situazione fra noi che è già piuttosto precaria.
"Ne parliamo domani, adesso è il compleanno del tuo migliore amico" gli ricordo poi lo supero urtandolo leggermente con la spalla, torno a sedermi sul divano lasciandomi cadere e affondando leggermente nello spesso schienale imbottito.
Dall'odore che entra con prepotenza nelle mie narici, capisco subito che Rafe e i suoi amici si siano messi a fumare qualcosa. John e Sarah se ne stanno leggermente in disparte, loro si sono sempre rifiutati di toccare quella roba.
Dovrei farlo anche io, lo so.
"Vuoi?" Zack mi porge una cartina contenente dei piccoli pezzettini verdi mischiati al del semplice tabacco, esito qualche istante prima di rispondere.
"Solo un tiro" acconsento sospirando.
Mi tornano in mente le parole di Blake, forse ha ragione che questa gente dalla quale sono circondata esercita una cattiva influenza su di me. Non pensare a lui Charlie, ammonisco me stessa.
Scuoto la testa come se servisse a cancellare il suo volto dalla mia mente, ma continuano a passare di fronte ai miei occhi le immagini di lui e Amelie di poco fa.
Sono così maledettamente perfetti.
"Vacci piano" ride Rafe riportandomi alla realtà, mi rendo conto che gli occhi dei ragazzi sono tutti puntati su di me.
Penso di aver fatto più di qualche tiro.
"Un'altra" dico fuori di me, Rafe esita qualche secondo prima di porgermene una seconda.
"Charlie io non penso che.." tenta di dire, ma lo interrompo prima che possa continuare.
"So quello che faccio, sono abbastanza matura da sapermi regolare" faccio spallucce, questa roba mi trasmette un senso di calma che definirei addirittura spaventosa.
È come se il mio corpo si rilassasse fino a non sentire nulla, come se la mia testa si distaccasse del tutto dalla realtà.
No, Charlie. Tu non sai ciò che fai.
È troppo tardi, anche questa volta non ho minimamente pensato alle conseguenze delle mie azioni.
Comincio a ridere senza alcun motivo, mi appoggio in modo del tutto involontario con la testa, che sembra farsi sempre più leggera, sulla spalla muscolosa di Zack.
"Credo che tu abbia esagerato" scuote la testa lui, anche Rafe annuisce a queste sue parole.
"Ti porto a casa" si propone Topper, ma, più che una domanda o un invito, questo mi sembra che sia un ordine.
Nessuno può decidere per me, io so cavarmela benissimo da sola. Non ho bisogno di Topper, forse non ne ho mai avuto.
Sono stata a lungo intrigata dall'idea che si trattasse di una sfida, solo adesso sto iniziando a rendermi conto di che tipo sia Topper.
"No" mi oppongo mettendo il broncio, sembro una bambina alla quale hanno appena negato di andare al parco giochi.
"Charlie" Rafe si avvicina a me e sfiora appena le mie spalle, credo che abbia capito che il mio problema sia Topper.
Non voglio tornare con lui, temo che si possa approfittare di me date le condizioni in cui verso. Non ho la minima voglia di baciarlo, non mi sento più ciò che provavo per lui fino a qualche giorno fa.
E soprattuto, non mi fido.
"Ti riporto io a casa" tenta lui.
"Non voglio tornare a casa" faccio sporgere leggermente il mio labbro inferiore, in realtà ho paura che ci sia mia sorella. Non voglio che a Lauren mi veda in queste condizioni, sarebbe tremendamente delusa da me.
"Sarah e John saliranno di sopra a breve, noi abbiamo intenzione di devastarci per il resto della serata e non credo che tu sia in condizioni di farlo" prova a convincermi.
"Mh" biascico.
"La porto a casa e torno qui, ci metterò un paio di minuti" Rafe si rivolge ai suoi amici.
Topper gli lancia un'occhiataccia come se volesse incenerirlo, ma non dice nulla per obiettare.
"Va bene" si arrende il biondo, le cose fra noi si stanno sgretolando del tutto ed entrambi dovremmo imparare ad accettarlo. Non che Topper mi sia del tutto indifferente adesso, ma mi sto staccando da lui e mi sembra un qualcosa di irreversibile ormai.

"Charlie, hey" una voce mi scuote dal mio assopimento, mi sono addormentata in macchina di Rafe.
Sollevo lentamente le palpebre e stropiccio leggermente i miei occhi con l'aiuto delle mani, mi sono completamente dimenticata di avere il mascara sulle ciglia.
"Siamo arrivati" mi informa lui.
"Oh, ehm grazie" farfuglio con il fiato corto, il mio respiro si fa spezzato. Quella roba non mi fa bene, ne sono ben consapevole.
Apro la portiera per uscire dall'abitacolo del veicolo, ma lui mi trattine stringendi le sue dita ruvide attorno al mio avambraccio.
"Che ti succede?" domanda piano.
"Nulla" mento.
"Stavi smettendo di fumare e adesso hai iniziato di nuovo, non mi piace vederti ridotta così" il suo lato protettivo a volte fa capolino dalla spessa corazza che si è creato, non è il tipo duro che vuole far credere a tutti.
All'inizio, quando ci siamo conosciuti, ho avuto una cotta per lui, ma è durata soltanto un paio di settimane.
Mi prendo qualche secondo per riflettere alla risposta da dargli, ma è come se il mio cervello fosse del tutto sconnesso dal mio corpo.
"Non dovrei dirtelo perché Topper è il mio migliore amico, ma fai attenzione Charlie" mi ammonisce con un'espressione piuttosto preoccupata dipinta sul volto.
Cosa mi sta sfuggendo in questa storia?
"Perché?" riesco a biascicare, sono convinta che Rafe sia al corrente di qualcosa che Topper mi sta nascondendo. Sono troppo confusa per riuscire ad indagare più a fondo, lo farò quando sarò a mente del tutto lucida.
"Non posso dire altro, però devi riprenderti Charlie" mormora, un sonoro sospiro lascia le mie labbra all'istante.
"È una relazione tossica" mi ammonisce prima di lasciarmi andare, mi dirigo lentamente verso l'ingresso della mia villa. Lo sguardo di Rafe è tremendamente sincero, è ovvio che Topper mi stia nascondendo qualcosa.
Ma cosa?
Devo scoprirlo, odio essere presa in giro.
"Lo so" biascico voltandomi ancora una volta in direzione di Rafe, osservo la sua auto che si allontana lungo il viale fino a scomparire del tutto dal mio campo visivo.
Infilo a fatica la chiave nella toppa del portone, ho difficoltà addirittura nel trovare la piccola fessura della serratura.
Entro all'interno del salone e mi lascio cadere facendo scivolare la mia schiena lungo il freddo legno laccato della porta.
Afferro il mio cellulare dalla tasca dei miei shorts in cotone, controllo le notifiche che non ho ancora aperto.
'Resto a dormire alla Sway House, non fare cose stupide Charlie ti prego'
È un messaggio da parte di mia sorella, non penso di essere in grado di digitare una risposta sensata sulla tastiera del mio dispositivo.
Mi limito a mandarle un emoticon, quella della mano con il pollice rivolto verso l'alto.
Un'idea davvero stupida mi balena nella mente, purtroppo la mia mente è troppo assopita per potermi impedire di farlo.
Scorro fra i vari contatti memorizzati sulla mia rubrica, mi soffermo per qualche istante su quello di Blake. Senza pensarci due volte lo chiamo, la mia coscienza non è nelle condizioni di fermarmi in questo momento.
Che cosa sto combinando? 

Ecco qui un nuovo capitolo e, come potrete ben immaginare, la serata non è ancora terminata.
Cosa succederà quando Charlie chiamerà Blake? Lui risponderà? Si arrabbierà con lei e finiranno per litigare? Per scoprirlo dovrete aspettare il prossimo capitolo, nel frattempo spero proprio che questo vi sia piaciuto e ci tengo a ringraziarvi per tutto il supporto che mi date ogni giorno!🤍

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