7. Scendo io per dirglielo?

697 72 11
                                    

JIMIN

"Quando iniziano?" domandò Hobi con aria scocciata dopo una mezz'ora buona in cui vedemmo i ragazzi a bordo piscina solamente parlare e fare qualche esercizio di riscaldamento.
"Non ne ho idea" risposi con aria un po' persa, continuando a fissare ininterrottamente, come, ormai, stavo facendo da un bel po' di tempo, quello che avevo capito molto facilmente essere diventato l'oggetto dei miei desideri.

Lo so, era passata meno di una settimana da quando l'avevo visto per la prima volta. Ma...questo piccolo fattore non diminuiva in nessun modo il mio interesse per lui e la voglia di incontrare il suo sguardo ovunque andassi.

Sguardo che credevo fosse quello che cercavo da sempre fin dal primo istante in cui i nostri occhi si sono incontrati e Jungkook ha mormorato quel: "Ciao" impulsivo.

Per non parlare del fatto che, da quando lui era arrivato nella nostra scuola, avevamo già vissuto qualcuno degli episodi vissuti anche da Jun e Minho (chiaramente con qualche dettaglio differente) che io stesso avevo sognato per anni.
E la cosa mi incuriosiva parecchio...

"Forse ce la possiamo fare" mormorò Hobi dopo qualche minuto, notando, esattamente come me dopotutto, svariati ragazzi, tra cui anche Jungkook, disporsi sui vari trampolini per, poi, tuffarsi in acqua e nuotare per una vasca intera, riemergendo e scuotendo i capelli bagnati, portandoseli indietro con una mano, subito dopo.

Inutile che vi dico quanto Jungkook nuotasse con velocità e rapidità ma, allo stesso tempo, usando anche uno stile molto armonioso ed esteticamente bello da guardare.
E, mi sa, che sia anche scontato il fatto che fosse stato molto più veloce degli altri suoi compagni...

Dopo che lo osservai tornare con aria tranquilla e spensierata fino alla panchina, per prendere un asciugamano iniziando a tamponarsi la faccia e la testa, spostai il mio sguardo verso Hobi, che, dal canto suo, stava semplicemente osservando in silenzio, con i gomiti posati sopra le ginocchia e il mento appoggiato sulle mani, con sguardo attento.

"Meglio che non dica assolutamente nulla fino alla fine dell'allenamento" mormorai tra me e me, girando nuovamente la testa verso il bordo piscina e soffermandomi, ancora, sull'addome di Jungkook, chiedendomi come si potessero vedere in maniera così definita i muscoli al di sotto della pelle ogni volta che inspirava.

E non vi dico che pensieri mi vennero in mente in quel momento perchè altrimenti mi prendereste per uno in astinenza da anni...

Non che ci andassimo molto lontani, però non è questa l'impressione che vorrei dare di me.

Fortunatamente, o sfortunatamente a seconda di come la volete vedere, il mio sguardo e la mia attenzione si spostò dal suo corpo qualche minuto più tardi, ovvero quando Jungkook fu richiamato, da quelli che avevo capito essere Mark e Johnny, sul trampolino per un'altra prova a tempo.

Chiaramente il risultato fu quello di qualche minuto prima.
E così fu anche per le misurazioni successive, sempre della stessa lunghezza o, addirittura, molto più lunghe.

"Direi che abbiamo capito tutti e due che dobbiamo rivedere gli orari con lui, no?" mi chiese Hobi non appena notò che tutti i ragazzi si stessero avviando verso gli spogliatoi, risvegliandosi improvvisamente dal suo stato di trance silenziosa dell'ora precedente.
"Effettivamente è veramente bravo anche in questa piscina" concordai con leggerezza, alzando leggermente le spalle.

"Poi...aveva perennemente il sorriso stampato in faccia. Si vede che qui si diverte. E, visto questo, io proprio non me la sento di farlo scegliere tra i due club.
Nel senso, magari lo Youngmin che conoscevamo adesso si sta "rivoltando nella tomba" per la promessa mancata riguardante gli orari, ma, sinceramente, Jungkook lo voglio nella squadra.
Potrebbe essere un acquisto molto interessante" andò avanti a spiegarmi con tono estremamente controllato, osando intercettare il mio sguardo solo al termine delle sue parole.
"Sono assolutamente d'accordo con te su tutti i punti. Scendo io per dirglielo?" chiesi rapidamente, correndo giù dalle scale, facendo i gradini a due a due, nel momento in cui Hobi mi rivolse un piccolo cenno di assenso.

Arrivai rapidamente fino al limitare dell'ingresso allo spogliatoio, chiedendo ad uno dei numerosi ragazzi che stava uscendo da esso: "Scusami per il disturbo. Jungkook è ancora dentro?".
"Sì. A dirla tutta, c'è solo lui ancora. Ma, in sua discolpa, gli piace prendersi il suo tempo con calma" mi rispose questo con un sorrisetto dipinto in volto, accennando un piccolo cenno di saluto nel momento in cui gli feci un mezzo inchino di ringraziamento.

Dopodichè entrai dalla piccola porta che avevo di fronte, lasciandomi morire sulle labbra il nome di Jungkook quando lo vidi in compagnia di un'altra persona.

O, meglio, c'era un'altra persona che lo stava guardando riporre ordinatamente i suoi vestiti dentro allo zaino nello stesso modo in cui lo avevo osservato io per tutto il suo allenamento...

Mi nascosi rapidamente dietro uno stipetto per non essere visto dal ragazzo in questione, sporgendomi, però, un po' alla mia sinistra in modo da poterli intravedere con la coda dell'occhio.

"T-tae" mormorò Jungkook in un tono parecchio strano, a metà tra il sorpreso ed il deluso, quando, alzando lo sguardo, notò questo fantomatico "Tae" fissarlo.
"Che ci fai qua?" gli chiese, poi, Jungkook in tono confuso, scuotendo la testa ripetutamente, davanti al suo silenzio.

E...quasi automaticamente mi comparve in testa il momento in cui quelle esatte parole le aveva dette anche Jun in uno dei miei numerosi sogni. La piccola differenza, però, era che Jun le aveva dette a Minho in tono scontrosissimo e risentito durante la prima lezione di ripetizioni di inglese, in quanto Jun era scioccato dal fatto che il suo tutor fosse proprio Minho, il ragazzo che l'aveva messo in confusione solamente con il fatto che non sapesse il suo nome.

Il ragazzo a cui, a rifletterci bene, aveva pensato molto spesso da quando era arrivato in quella università ed aveva incontrato il suo sguardo...

"Volevo vederti allenare" rispose Tae all'improvviso, risvegliandomi dal "sogno ad occhi aperti temporaneo" dov'ero finito. "Nascondendoti nello spogliatoio?" gli domandò Jungkook un po' scettico, ma allo stesso tempo ironico, alzando gli occhi al cielo ed incrociando le braccia al petto mentre lasciava le sue labbra aprirsi in una piccola risata.

Il ragazzo di fronte a lui sollevò solamente le spalle, rivolgendo un piccolo sorrisetto divertito a Jungkook.

Improvvisamente quest'ultimo si ritrovò addosso le labbra dell'altro, rispondendo al bacio con altrettanta intensità, mettendogli una mano dietro la nuca per attirarlo ulteriormente a sè.

Forse fu proprio in quel momento che il mio cuore si spezzò per la prima volta, nonostante io, di quel ragazzo, non sapessi proprio nulla e, in realtà, lo conoscessi da solamente pochissimi giorni...

•We will meet again {Jikook}•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora