37. Quindi ti faccio sorridere sempre?

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JUNGKOOK

"Buon San Valentino!" esclamò Jimin in tono entusiasta non appena aprii la porta di casa mia, ritrovandomelo davanti imbacuccato fino alla punta dei capelli, ritornati neri, e con una scatola di cioccolatini a forma di cuore tra le mani.
"Buon San Valentino" risposi con un leggero sorrisetto dipinto in volto, prendendolo, poi, per il colletto del cappotto e tirandolo oltre la porta, in modo da poterla chiudere alle sue spalle.

"Non ci sono i tuoi?" mi chiese quando, dopo un paio di minuti nei quali andò a togliersi le scarpe ed ad appendere il giubbotto sull'appendiabiti, arrivò in soggiorno, gettandosi di peso sopra il mio corpo semidisteso, sul divano, come se nulla fosse.
"No, siamo soli soletti per tutta la sera e la notte" gli risposi con aria accattivante, allungando la mano che avevo posato sulla sua schiena fino ad arrivare alla sua natica destra, prendendo ad accarezzare i contorni della tasca dei suoi jeans.

"So cosa stai cercando di fare" si lamentò lui dopo qualche istante, sollevandosi per mettersi seduto in modo da farmi spostare la mano.
"E sarebbe un problema?" gli domandai in tono divertito, mordendomi, poi, il labbro inferiore solamente perchè sapevo che questo mio gesto lo facesse impazzire.

"In generale no, ma...visto che sono entrato dalla porta cinque minuti fa..." iniziò a dire, iniziando a scuotere lateralmente la testa senza sapere come proseguire la frase.
"Bene, sto buono" gli dissi allora, alzando le mani davanti a me, in modo che le potesse vedere, con aria giocosa, riuscendo, infatti, a farlo ridere di gusto.

Ma, effettivamente, fare ridere Jimin era parecchio facile...

Proprio nel momento in cui lui aprì la bocca per dire qualcosa il mio telefonò squillò, rivelando, non appena lo presi in mano, un messaggio di Tae che consisteva in una foto di Yoongi che si era addormentato sulle sue gambe.
Feci una risata divertita, mostrando, poi, la foto a Jimin ottenendo, da parte sua, la mia stessa identica reazione.

"Penso che loro due siano la coppia più stranamente assortita che ho mai visto in tutta la mia vita" disse, poco dopo, con leggerezza, stringendosi tra le spalle.
Nonostante quel commento, però, sapevo benissimo quanto lui e Hobi avessero parlato, nelle ultime due settimane (cioè da quando Tae e Yoongi ci avevano annunciato l'inizio della loro relazione), di quanto fossero carini insieme.
"Me l'ha detto anche Tae, sai?" gli risposi a mia volta, prendendo ad accarezzargli qualche ciocca di capelli sparata per aria.

Comunque, se ve lo state chiedendo, sì: ormai avevo appurato che i capelli di Jimin avessero una vita propria.

"Che bello che siate tornati così amici, tu e lui" mormorò lui dopo un paio di istanti, tirando su la testa per incontrare il mio sguardo talmente innamorato di lui e della gioia che aveva appena mostrato nelle sue parole da farmi sembrare un completo idiota.
"Forse è un po' da sentimentali, ma...sono così felice che tutto, tra Tae e me, sia tornato esattamente com'era prima che ci mettessimo insieme.
Insomma: non c'è nessun imbarazzo, nessuna costrizione, nessuna sensazione di dover comportarsi in un modo specifico per non rischiare di ferire l'altro...
Semplicemente, non eravamo noi che non funzionavamo insieme ma, invece, era che fare i fidanzati non era il nostro ruolo.
E, fortunatamente, l'abbiamo capito entrambi prima che fosse talmente tardi da rovinare completamente tutti i rapporti tra di noi.
Poi...ora stiamo tutti e due con due persone che ci fanno sorridere perennemente.
Sinceramente è questo l'importante, no?" tentai di spiegarmi con un po' di confusione, lo ammetto, sapendo che, però, Jimin avrebbe capito comunque.

Forse perchè lui riusciva sempre a capirmi, nonostante tutto...

Lo vidi, infatti, annuire vigorosamente dopo le mie parole, decidendo, poi, di intrufolarsi sotto al braccio che avevo appena posato sullo schienale del divano, posando la testa nell'incavo del mio collo e rimanendo semplicemente in silenzio per qualche minuto.

"Quindi ti faccio sorridere sempre?" mi domandò dopo questo arco di tempo, aspettando una risposta con i suoi enormi occhioni da cerbiatto puntati su di me.
"Certo. Non mi vedi?" gli dissi io, dal canto mio, in tono ovvio, abbassandomi, poco dopo, al suo livello per dargli un leggero bacio sulle labbra.

"Ammettilo, però, che Tae era molto più sexy di me alla mattina appena sveglio" esclamò in tono divertito non appena le nostre labbra si staccarono, facendomi venire alla mente svariati episodi di lui, di prima mattina, con la bocca semiaperta e le braccia posizionate in tutti i modi possibili ed immaginabili.
"Può essere. Ma lui non era mai nudo..." ribattei con aria seducente, iniziando a far scorrere una mano lungo tutto il suo addome ricoperto dal maglione nero di lana che aveva indosso, fermandomi a livello della cintura dei jeans.

"Kook, smettila con tutte queste allusioni!" mi rimbeccò Jimin in tono lievemente seccato, ma non troppo, alzando gli occhi al cielo ma non facendo nulla per spostare la mia mano.
"A proposito di allusioni, voglio il mio regalo di San Valentino" gli dissi allora, credendo che stesse iniziando uno dei nostri soliti "giochi di parole" che avrebbero, poi, portato ad un buon sesso.

"Erano i cioccolatini che ti ho piazzato sul tavolo in cucina" mi rispose lui, invece, con indifferenza, allungandosi verso il comodino per prendere il cellulare e non calcolandomi minimamente.
"Sai che voglio un altro genere di regalo" continuai, dopo aver finito di offendermi per quella completa mancanza di attenzione, nello stesso tono delle parole precedenti, decidendo di spostare la mia mano al di sotto del maglione, fino ad arrivare al livello del capezzolo.

"Calma, calma, calma: prima film, coccole e pizza, poi tutto il sesso che vuoi" mi avvisò lui non appena percepii il contatto della mia mano con quella sua zona sensibile, prendendola, poi, per toglierla da sotto i suoi vestiti e guardandomi in attesa della mia risposta.
"Okay, andata" mi arresi dopo qualche secondo di riflessione, aprendo le braccia per farcelo accomodare dentro e, successivamente, dandogli il telecomando, per fargli decidere cosa avremmo guardato, nel mentre della mia telefonata alla nostra pizzeria di fiducia.

E...fu in quel momento, semplicemente disteso tutto storto con lui tra le mie braccia, che guardandolo tutto assorto nella ricerca di un film quantomeno decente mi resi conto che Jimin era la cosa migliore che fosse capitata in tutta la mia vita.

SPAZIO AUTRICE:

Detta sinceramente tra di noi: non avevo fatto i conti dei capitoli e, quindi, non sapevo che questo capitolo di San Valentino l'avrei pubblicato oggi, che è il giorno dopo San Valentino.
È ironica come cosa a pensarci😂❤️.

•We will meet again {Jikook}•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora