19. Cosa state facendo?

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JIMIN

"Qui dobbiamo coordinarci ancora un attimo meglio, no?" mi chiese Jungkook con aria attenta, continuando a scrutare il video dove eseguivamo l'ultima coreografia che aveva preparato Hobi per noi alla ricerca di qualche possibile cosa da correggere.
"Sì, io ho fatto quel movimento un millesimo di secondo prima di te" gli risposi in accordo con le sue parole, accennando il movimento nonostante fossimo in una mensa gremita di persone.

"Siete a guardare quel video da mezz'ora" constatò Yoongi di fronte a noi, continuando a piluccare tranquillamente dal suo piatto.
"Penso sia una cosa normale. Sai, se si vuole migliorarsi" gli rispose Jungkook in tono un po' risentito, probabilmente non avendo capito che Yoongi, non avendo mai ballato in vita sua, non avesse idea del fatto che non lo facessimo solo noi.

"Non volevo assolutamente criticarvi, solo che...lasciamo stare. Ma, piuttosto, Nam e Jin dove diavolo sono?" disse Yoongi con aria sbrigativa, facendo tutto il possibile per cambiare argomento il più rapidamente possibile.
"Sono spesso insieme. Da soli" commentai io in tono indagatore, guardando Jungkook alla mia destra per capire se lui sapesse qualcosa.

"Dite che c'è di mezzo una tresca?" chiese lui in tono confuso, facendomi realizzare che fosse all'oscuro di tutto esattamente come Yoongi e me.
"Può essere. Però prima di pensarci seriamente finiamo di vedere il video della coreografia" gli risposi con sicurezza, premendo nuovamente il tasto play sul suo cellulare.

Ormai, dopo tutti i video che avevamo visionato insieme, avevo completo accesso sul suo telefono. E non solo per questioni riguardanti il ballo.
Questo avrebbe dovuto farmi molto piacere, visti i miei sentimenti per lui, che, oltretutto, si stavano intensificando ulteriormente, ma, invece, mi sentivo quasi...in un episodio di Alta Infedeltà. E non sto scherzando.

Sensazione che, esattamente in quel momento, mi esplose nel petto, quasi che fosse una tempesta, nel momento in cui sentii la voce del ragazzo che si era sempre trovato al mio posto al tavolo fino a quel momento.

"Cosa state facendo?" chiese Tae con irruenza, cercando immediatamente il mio sguardo, piuttosto che quello di Jungkook, quando entrambi alzammo gli occhi verso di lui.

E...non appena lo intercettò, l'unica cosa che riuscii a sentirmi addosso fu la colpevolezza.
Non stavo facendo assolutamente niente, se non guardare un dannatissimo video dal telefono del suo ragazzo, ma, allo stesso tempo, l'essere seduto lì, dove era sempre stato seduto lui, con la mia spalla ed il mio ginocchio che sfioravano quelli di Jungkook, mi faceva sentire orribile.

Talmente orribile che dovetti alzarmi di scatto, fissando Tae con aria quasi spaurita mentre gli dicevo di sedersi pure accanto al suo ragazzo.

"Dov'eri?" gli domandò quest'ultimo totalmente incurante di tutto quello che stesse passando il mio corpo, partendo dai battiti accelerati del mio cuore arrivando ai brividi che stavano percorrendo tutta la mia spina dorsale.

Ma Tae non gli rispose per più di qualche secondo, ancora impegnato a fissarmi con uno sguardo che mi fece capire immediatamente cosa stesse succedendo: lui aveva capito tutto quello che avevo tentato di nascondere per un mese solamente notando i miei occhi spaventati per essere stato scoperto...

*******

"I-io esco un attimo" balbettai con insicurezza qualche minuto dopo, scappando dallo sguardo ancora piuttosto intimidatorio di Tae ed uscendo, inizialmente, dalla mensa e, poi, dalle mura dell'edificio, fino ad arrivare nel piccolo rifugio sul retro della scuola che avevo usato in una situazione piuttosto simile circa tre settimane fa.

Iniziai a fare dei respiri lenti e regolari, mettendomi una mano sul petto nel tentativo di calmarmi nonostante, effettivamente, non avessi nemmeno un reale motivo per essere così agitato ed ansioso.

"Ehy, che hai?" mi sentii chiedere improvvisamente alle spalle, girandomi e notando Yoongi a distanza di qualche passo da me con uno sguardo preoccupato dipinto in faccia.
"Tae mi ha praticamente fulminato con lo sguardo perchè ero vicino a Jungkook a guardare cose dal suo telefono. Che, poi, queste cose siano inerenti al gruppo di ballo che entrambi frequentiamo è tutto un altro discorso..." gli spiegai brevemente, passandomi una mano tra i capelli per la frustrazione.

"E tu ti stai sentendo in colpa per questo?" mi domandò confuso, probabilmente non riuscendo a capire totalmente la mia reazione.

Ma, effettivamente, non la capivo nemmeno io...

Annuii un paio di volte, incrociando, poi, le braccia al petto mettendomi a guardare la stradina alla mia destra, notando un ragazzo alla guida ridere per quello che aveva detto la ragazza al suo fianco.

"Jungkook ti piace, vero?" disse Yoongi all'improvviso, dopo un paio di secondi, risvegliandomi dal sorriso che mi era comparso in volto a vedere quella scena.
"Perchè? Non è evidente?" gli risposi con rassegnazione, accompagnando queste parole ad un piccolo cenno delle spalle.
"No, a dirla tutta. Sei stato bravo a nasconderlo, se era questa la tua intenzione".
"Magra consolazione".

"Jimin...è lui?" mi chiese dopo qualche secondo, in un tono così consapevole che sembrava che quella fosse un'affermazione piuttosto che una domanda.

Annuii nuovamente, ritrovandomi a pensare a tutto quello quello che avevo sentito, a livello dello stomaco proprio, non appena avevo incontrato gli occhi di Jungkook.

"Bel casino" commentò in tono amaro, avvicinandosi leggermente e posandomi una mano sulla spalla in segno di conforto.
"Lo so. Non voglio mettermi in mezzo, nonostante Jungkook mi abbia rivelato che tra lui e Tae le cose non vanno bene" gli rivelai con sincerità, stringendomi leggermente tra le spalle.

"Ma facendo così stai mettendo da parte tutto quello che provi tu. Senza contare il fatto che hai sempre creduto di dover essere trovato, o di trovare, questa persona da quando ti conosco, più o meno".
"So anche questo".
"E sei sicuro della tua scelta?".
"Sì...spero" conclusi con il tono di voce più sicuro che credevo di avere nel mio repertorio, decidendo, dopo qualche minuto di silenzio, di tornare all'interno dell'edificio considerando quella conversazione conclusa.

Non che mi fosse servita a molto, ma, almeno, sapevo che Yoongi, proprio come Hobi, ci sarebbe sempre stato nel momento del bisogno.

"Comunque..." iniziò a dire lui all'improvviso, facendomi bloccare sul posto e girare nuovamente verso di lui. "Secondo te Hobi è veramente a trovare a dei parenti?".
"P-perchè? Dove dovrebbe essere sennò?" gli risposi all'istante, sentendo un ulteriore agitazione propagarsi in tutto il mio corpo.

Insomma, Hobi non mi aveva mai mentito prima d'ora...quindi davo per scontato che il fatto che mi avesse detto che andava via un paio di giorni per andare da qualche parente fosse la verità.

"Hobi mi ha scritto prima che è a Busan. Ma...io so per certo che lui, a Busan, non ha proprio nessun parente" mi spiegò con estrema calma, facendomi chiedere come diavolo facesse lui ad essere così tranquillo a parlare di queste cose quando io, invece, stavo per mettermi a tremare come una foglia.
"Mi stai mettendo ansia, Yoon. Molta di più di quanta già ne avessi".

"Scusa, non volevo. Solo...mi sto tormentando da quando mi ha detto che partiva per un paio di giorni. Ma, tranquillo, me la vedo da solo. Torna pure dentro" tentò di rassicurarmi con un piccolo sorriso, facendomi, poi, cenno di rientrare con un gesto della mano.

Fu dopo quelle parole che decisi di ritornare tra le mura di quella scuola, con ancora una preoccupazione in più, però, rispetto a quelle che avevo quando ne ero uscito qualche minuto prima.
Perchè non avevo solo la sensazione che Tae avesse capito con un semplice sguardo cosa mi stesse passando per la testa da, ormai, un mese, ma anche, viste le parole di Yoongi, la paura che Hobi mi nascondesse qualcosa di molto importante...

•We will meet again {Jikook}•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora