YOONGI
Vedere la faccia sollevata di Jimin non appena ci aveva raggiunti nuovamente dopo la chiacchierata con Tae aveva reso molto più tranquillo anche me.
Perchè questo voleva dire che l'oggetto dei miei desideri da più di due anni l'aveva rassicurato sul fatto che la situazione che si era venuta a creare gli stesse "bene", per quanto possibile ovviamente, e non minacciato di morte o vendetta atroce.In tutto questo, io non riuscii minimamente ad essere felice per il fatto che Tae e Jungkook si fossero lasciati. Nonostante i miei sentimenti per lui.
E, forse, mi resi conto con questo fatto che ero seriamente innamorato di Tae. Insomma, tutto quello che riuscivo a vedere ed a pensare era che lui stava soffrendo, e non che si fosse potuto aprire uno spiraglio per me.Non riuscivo a godere della situazione, in parole povere.
E non so se questo mi faccia sembrare ai vostri occhi un sognatore innamorato o un povero ingenuo, ma cercherò di non pensarci.
"Mi stai ascoltando?" chiese improvvisamente Kihyun scuotendomi una spalla, risvegliandomi dal fiume infinito di pensieri dov'ero finito.
"No, mi dispiace" ammisi con un filo di imbarazzo, rimettendomi composto sulla sedia dell'aula del gruppo di musica ed invitandolo a ripetermi nuovamente cosa stesse dicendo."Stavo dicendo che...mi hanno chiamato per fare un'audizione. Non un'agenzia discografica famosa, ma...pur sempre un'agenzia discografica" mi rivelò con un tono a metà tra l'euforico e l'intimorito, facendomi aggrottare le sopracciglia.
"E cosa c'è che non ti quadra?" gli domandai in tono calmo, capendo che ci fosse qualcosa di negativo che stesse frullando nella sua testa."Non so se ci andrò" disse tutto d'un fiato, quasi come per liberarsi di un peso.
"Perchè?".
"Credo che sprecherebbero solo tempo. Non sono così sensazionale" rispose con leggerezza, alzando le spalle.Io scossi la testa un paio di volte, chiedendomi, nel mentre, quante sciocchezze sarebbero ancora uscite dalla sua bocca. Visto che, insomma, era il migliore del gruppo di musica da anni ed aveva vinto anche numerosi premi in competizioni interscolastiche.
"Come ti hanno trovato?" gli chiesi solamente, allora, squadrandolo con uno sguardo lievemente giudicante.
"Hanno visto la cover di Believer che ho messo su Youtube".
"Allora ti conviene andarla a fare quell'audizione, fidati" conclusi con aria parecchio seria, venendo interrotto, non appena tentai di dargli una spiegazione dopo un suo sguardo confuso, dal mormorio insicuro di qualcuno alle mie spalle.Qualcuno la cui voce, ormai, avevo imparato a riconoscere anche in lontananza.
"Tae" dissi solamente, girandomi in modo da riuscire a guardarlo in viso.
"Ciao" rispose lui con un filo di imbarazzo, alternando ripetutamente lo sguardo da Kihyun a me."Dov'eri sparito? Qui pensavamo tutti che fossi disperso" esclamò in tono ironico il ragazzo seduto al mio fianco credendo di alleggerire l'atmosfera, ottenendo, però, l'effetto opposto.
Gli rivolsi infatti un'occhiata glaciale, cercando di fargli ricordare attraverso di essa tutto quello che gli avevo raccontato fosse successo, ottenendo come reazione il fatto che strabuzzasse gli occhi e mormorasse che gli sembrava che l'avessero chiamato, scomparendo da quell'angolo dell'aula in tre secondi netti.Dopodichè, Tae con estrema calma si sedette nel posto diventato vuoto, abbassando lo sguardo sulle sue mani, posate sulle sue gambe.
"Allora...non ci vediamo da un po'..." esordii con estrema cautela, cercando di capire che reazione gli stessero causando quelle mie parole.
"Mi dispiace per questo" rispose lui con malinconia, non azzardandosi a rialzare lo sguardo nemmeno per un istante.
"Non devi, è normale dopo quello che è successo" mi affrettai a rassicurarlo, alzando una mano per posargliela sulla spalla ma, poi, bloccandola a mezz'aria e facendola riscendere.Lui annuì un paio di volte, lasciando aprire un silenzio piuttosto sinistro tra di noi.
"Ora...come stai?" gli chiesi dopo qualche secondo, percependo quella situazione come insostenibile.
"Meglio, credo" mi rispose in un tono talmente finto che fece piangere il cuore pure a me.
"Ne sei sicuro?".Tae sospirò rumorosamente prima di rispondere, non accennando, ancora, ad alzare lo sguardo.
Forse per le lacrime silenziose che stavano minacciando di scendergli dagli occhi..."No...assolutamente no. Sto a pezzi e l'unico motivo per cui oggi mi sono alzato dal letto per venire qui è che volevo parlare con Jimin per tranquillizzarlo e per la riunione del Consiglio degli Studenti che c'è tra un'ora" ammise con una grande forza di volontà, praticamente crollandomi davanti.
Perchè, diciamocelo, ammettere di stare male ci rende vulnerabili agli occhi degli altri.
E noi faremmo di tutto per non mostrarci in questo modo..."Forse se stai così male non era questa la cosa che dovevi fare" mormorai dopo un po', sebbene sapessi da solo che quella era la cosa più giusta per il bene di tutti e tre.
"Dovevo lasciarlo, Yoongi. Jungkook è innamorato di Jimin e deve stare con lui" rispose Tae con convinzione, trovando un briciolo di forza nel suo corpo visibilmente affranto."Sei veramente una brava persona" gli dissi con sincerità dopo qualche secondo di silenzio, rivolgendogli un sorriso caloroso e colmo di tutto l'amore che provavo per lui sebbene sapessi che non lo potesse vedere.
"No, sono solo un coglione con il cuore spezzato".Assunsi solo un'espressione dispiaciuta, mettendogli, finalmente, quella mano sulla schiena nel tentativo di consolarlo almeno un minimo, non sapendo che altro fare.
"Sto cercando di superarla e tutto, ma...è difficile vedere la persona che ami stare con qualcun altro, capisci?" tentò di spiegarmi con aria quasi disperata, rialzando, finalmente, lo sguardo nella mia direzione dopo svariati minuti in cui dovetti accontentarmi di guardare solamente la sua nuca.
"Capisco benissimo" risposi praticamente in automatico, rendendomi conto di cosa avevo detto solo dopo aver pronunciato quelle parole."Anche a te è successo?" mi domandò lui di rimando, praticamente facendomi pietrificare sulla sedia.
Fu solo quando, qualche secondo dopo, riuscii ad aprire la bocca per dargli una risposta quantomeno plausibile che la "direttrice" del club entrò nella stanza come se fosse un uragano, perennemente in ritardo come il suo solito, impartendo ordini a destra ed a manca.La conversazione tra Tae e me, allora, finì con quella domanda che ancora aleggiava nell'aria in attesa di una risposta.
E, in tutto il tempo in cui mi impegnai nel suonare il pianoforte per accompagnare i tentativi di performance di qualcuno dei miei compagni, non riuscii a fare a meno di chiedermi quale sarebbe stata la reazione di Tae allo scoprire che non solo la risposta alla sua domanda era affermativa, ma, anche, che fosse proprio lui quello che amavo e che avevo sempre visto stare con qualcun altro.Ma forse, dopotutto, mi convinsi del fatto che non l'avrebbe mai saputo...
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•We will meet again {Jikook}•
FanfictionCOMPLETATA Jimin e Jungkook ancora non si conoscono, ma hanno una cosa in comune. Entrambi, ogni notte, sognano vari episodi della storia d'amore di due giovani ragazzi, Minho e Jun, la cui fine è stata tragica. Jimin, inoltre, da tutta la vita è co...