JIMIN
"Non venivo in spiaggia da una vita" commentò Minho con serenità, allungandosi leggermente all'indietro, posando il peso sulla mani, ed incrociando le gambe con aria quasi bambinesca.
"Scusa se non sono riuscito a portarti qui di giorno, ma..." iniziò a dire Jun in tono dispiaciuto, venendo interrotto, però, dalle parole del ragazzo al suo fianco.
"Avevi paura che tuo padre lo potesse scoprire. Lo so. Ci vediamo praticamente sempre e solo di notte per questo"."Non vorrei che fosse così..." commentò Jun dopo svariati secondi di silenzio, rivolgendo un timido sguardo nella direzione di Minho.
"Lo so. Davvero. Non sentirti in colpa" lo rassicurò il più basso con uno dei suoi soliti sorrisi ampi e contagiosi dipinti in faccia, mettendogli una mano sul braccio in segno di conforto."Vorrei poterti dare il mondo. Vorrei che tutti vedessero, alla luce del Sole, quanto stare con te mi faccia bene. Vorrei...che mio padre fosse diverso" continuò, però, Jun, non riuscendo a smettere di scuotere la testa e colpevolizzarsi un po' inutilmente.
"Ehy, guardami" gli disse Minho, prendendogli il volto tra le mani e girandoglielo non appena si rese conto che Jun non l'avrebbe fatto da solo.
E...beh, l'espressione sofferente del più alto fece cambiare immediatamente anche la sua."Non mi interessano queste cose. Non mi interessa pavoneggiarmi davanti a tutta l'Università perchè, dopo numerosi tentativi a vuoto, sono riuscito a conquistare il più inarrivabile del campus. Mi interessa solo che tu sia felice nel passare il tuo tempo libero, che anche se è di notte va bene comunque, con me" gli disse con sincerità, lasciando aprire le sue labbra in un sorriso caloroso e rassicurante.
Jun lo guardò per un paio di istanti, rasserenandosi in viso ed esitando più volte prima di pronunciare le sue parole seguenti.
"Ti amo, Minho" sussurrò timidamente, quasi come se fosse una cosa inadeguata, facendo sbarrare gli occhi al ragazzo di fianco a lui.
"C-che?" domandò quest'ultimo praticamente scioccato, sapendo benissimo che quella fosse la prima volta che glielo diceva."Ti amo" ripetette Jun con insistenza, attendendo una reazione da parte dell'altro ragazzo quasi come se ne andasse della sua vita.
"Non credevo saresti mai riuscito a fartelo uscire dalla bocca" disse, dopo un paio di istanti di tensione, Minho in tono divertito, facendo scuotere la testa ed alzare gli occhi al cielo all'altro."Certo che tu riesci a prendermi in giro anche in dei momenti così seri...".
"Ti amo anche io. Ma già lo sai visto che, a differenza tua, io te l'ho detto settimane fa" si difese Minho alzando le mani davanti a lui."Saperlo una volta in più non guasta, sai?".
"Allora da adesso in poi te lo dirò ogni cinque minuti, giusto per farti contento".Jun non rispose verbalmente, decidendo, invece, di far distendere Minho sulla schiena, avvicinandosi a lui ed iniziandogli a dare dei leggeri e lenti baci sulle labbra.
E fu in quel momento che si rese conto che lì, disteso sulla sabbia su degli asciugamani improvvisati con le loro camicie, era veramente felice...Mi svegliai in maniera molto diversa dal solito, riuscendo a rimanere semplicemente disteso nel letto a sorridere per la scena che avevo appena finito di sognare.
Era letteralmente la mia preferita di tutte quelle che mi si erano presentate nel corso degli anni, partendo dall'amore che vedevo dipinto perfettamente negli occhi di entrambi arrivando alla tanto voluta confessione da parte di Jun.Peccato che, alla fine, potei rimanere lì, in quello stato di perfetta armonia con me stesso, ed il che succedeva piuttosto raramente, per cinque secondi netti, visto che il mio telefono prese a vibrare insistentemente sul comodino.
Così, mi allungai verso di esso con un piccolo sbuffo annesso, rallegrandomi, però, quando vidi il nome di Jungkook comparire sullo schermo."Che c'è?" dissi non appena accettai la chiamata, usando quell'atteggiamento un po' irritato solamente per dargli fastidio.
"Muoviti a cambiarti ed a scendere, che sono fuori casa tua" mi rispose lui nel mio stesso identico tono, facendomi sbarrare gli occhi dalla sorpresa ed aumentare di più di qualche frequenza il correre dei miei battiti cardiaci."Davvero?" gli chiesi in tono stupito, non riuscendo ad evitare di sorridere tra me e me.
"Guarda dalla finestra se non ci credi".Inutile dire che mi alzai rapidamente dal letto, dirigendomi verso la finestra, come mi aveva detto di fare, e spostai la tenda per guardare all'esterno, notandolo posato con la schiena alla sua auto e con un sorriso rivolto nella mia direzione.
"Carina la tua maglia del pigiama invisibile" commentò lui dopo qualche secondo di silenzio, facendomi fare un piccola risata.
"Tanto è roba che hai già visto" gli risposi non appena mi ricomposi un minimo, utilizzando un tono parecchio allusivo."Anche parecchie volte, ormai".
"Tra cui ieri"."Detto questo...ti do dieci minuti per farti una rapida doccia, metterti su qualcosa di decente e raggiungermi qui" mi avvertì in finto tono minaccioso subito dopo, cambiando completamente argomento.
"Facciamo venti" tentai di contrattare, rendendomi conto che in dieci minuti mi sarei appena infilato sotto la doccia iniziando a cantare le canzoni della playlist che avrei fatto partire su Spotify.
"Quindici?" chiese lui a sua volta, disposto a cedere ma non così tanto.
"Andata" concordai rapidamente, prima di salutarlo, chiudendo la chiamata, e dirigermi davanti l'armadio a muro, tirando fuori da esso un paio di jeans strappati ed un maglioncino beige per poi andare in bagno a lavarmi.E, ve lo giuro, feci più rapidamente che potevo. Ma, purtroppo, la mia indole da cantante di karaoke sotto l'acqua calda venne fuori durante un pezzo di Katy Perry e ci misi qualche minuto in più di quelli concessi da Jungkook.
"Ce l'hai fatta!" esclamò quest'ultimo non appena uscii dalla porta d'ingresso di casa mia, aspettando che arrivassi accanto a lui per entrare nell'auto tramite la portiera sinistra, invitandomi a fare lo stesso con quella del lato opposto.
"Scusa, è che è partita Unconditionally e mi ci sono immedesimato un po' troppo" gli rivelai non appena accese la macchina e partì, prendendo una strada secondaria che non avevo mai percorso."Lo immaginavo, tranquillo" mi rispose in tono divertito, dicendomi di far partire Spotify nel caso volessi ascoltare ancora qualcosa.
Giusto per informazione: ormai Jungkook aveva capito che le scelte musicali spettavano a me in ogni situazione. Ed aveva fatto più che bene, altrimenti avrei potuto fulminarlo con lo sguardo fino a quando non me l'avrebbe data vinta...
"Dove andiamo?" gli chiesi incuriosito non appena collegai il mio telefono al Bluetooth della macchina, facendo ripartire la playlist in riproduzione fino a qualche minuto prima.
"Non te lo dico, è una sorpresa" rispose lui con aria divertita, rivolgendomi un sorrisetto e mettendo la mano destra sul mio ginocchio, stringendolo leggermente.Io assunsi un leggero broncio, incrociando le braccia al petto, non riuscendo a non essere felice però, dentro di me, al solo contatto della sua mano con il tessuto dei miei jeans.
STAI LEGGENDO
•We will meet again {Jikook}•
FanficCOMPLETATA Jimin e Jungkook ancora non si conoscono, ma hanno una cosa in comune. Entrambi, ogni notte, sognano vari episodi della storia d'amore di due giovani ragazzi, Minho e Jun, la cui fine è stata tragica. Jimin, inoltre, da tutta la vita è co...