39. Li sogni anche tu?

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JIMIN

"Non tornare a casa troppo tardi" sentii sussurrare alle mie spalle, bloccandomi sul posto e maledicendomi mentalmente per essere stato scoperto da mia madre, voltandomi per rivolgerle un flebile sorriso imbarazzato e, poi, aprire la porta d'ingresso di casa mia per sgusciarci fuori.

Inutile che vi dico che tutta la vergogna che mi aveva fatto arrossire fino alla punta dei capelli sparì alla velocità della luce quando vidi Jungkook a qualche metro da me, posato con la schiena alla portiera della sua macchina e le braccia incrociate al petto.
Fotografai mentalmente quella scena, appuntandomi di tirarla fuori nei momenti in cui, sebbene ci fossimo salutati solo qualche ora prima, già mi mancava, decidendo, dopo aver fatto questo, di dirigermi verso di lui, saltandogli praticamente al collo con le braccia non appena arrivai di fronte al suo corpo.

Lui ricambiò il mio abbraccio con altrettanto bisogno ed euforia non appena, dopo qualche misero istante, si rese conto della mia presenza, dandomi, poi, un piccolo bacio a stampo non appena le nostre braccia si slegarono le une dal corpo dell'altro.

Dopo mezzo secondo, però, si cercarono di nuovo, incapaci di non stringere l'altro più forte che potevano.
Ma effettivamente, anche se non ve l'ho mai detto, gli abbracci tra me e Jungkook erano veramente la cosa più bella...
Abbracciarlo e sentirlo vicino, petto contro petto, era la cosa che aspettavo di più durante il giorno, prima che potessi vederlo.

Per quanto non nego mi piacessero anche i suoi baci bollenti ed il suo spirito di iniziativa quando c'era da saltarmi addosso, ovviamente...

"Andiamo?" mi chiese dopo un po', stringendomi per qualche ultimo secondo prima di lasciarmi andare definitivamente, rimontando in macchina quando annuii un paio di volte con la testa, compiendo, poi, il suo stesso gesto.
"Non mi hai nemmeno chiesto dove stiamo andando" mi disse, in tono divertito, dopo un paio di minuti da quando aveva messo in moto l'auto e si era immesso in strada, rifilandomi una timida occhiata.

"Se te l'avessi chiesto me l'avresti detto?" ribattei a mia volta, sapendo benissimo quale fosse la risposta a quella domanda.
"No" mormorò, infatti, lui, confermando la mia supposizione.
"Perchè vuoi che sia una sorpresa, immagino" ipotizzai un paio di istanti più tardi, cercando di trasmettere con il mio sguardo un po' di furbizia.
"Ormai mi conosci troppo bene" rispose lui con aria compiaciuta, mantenendo il suo sguardo fisso sulla strada ma, invece, portando una mano verso il mio ginocchio, stringendolo amorevolmente.

Io feci solo un sorrisetto tra me e me, posando la mano sopra la sua e girando il viso verso il finestrino in modo che non notasse che fossi arrossito esattamente come le altre trecento volte che aveva compiuto quel gesto.

*******

"Questo posto è veramente carino" commentai con sincerità circa un'ora più tardi, lasciandomi bellamente cadere con molta poca eleganza sul petto di Jungkook lasciando uscire una risata dalle mie labbra.
Lui, dal canto suo, mi prese solo tra le braccia, lasciandomi posare la testa nell'incavo tra il collo e la spalla e prendendo ad accarezzarmi silenziosamente i capelli con le dita.

"Siamo venuti qui per vedere le stelle, ma non ce n'è nemmeno una" gli dissi in tono divertito dopo qualche minuto di silenzio, soffiando leggermente verso l'altro in modo da spostare una ciocca di capelli che mi era finita davanti agli occhi.
"Io ne vedo una grandissima, invece" ribattette lui con estrema serietà, intrecciando le braccia oltre al mio collo e rimanendo semplicemente lì a guardare le luci della città che si vedevano da quella piccola altura dov'eravamo finiti.
"Di che stai parlando?" gli chiesi con aria confusa, aggrottando le sopracciglia.

E...fu in quel momento che mi venne in mente che anche Jun e Minho erano stati in una situazione simile, distesi sull'erba a guardare le stelle (che, però, nel loro caso erano realmente nel cielo). Le parole che disse quella sera Jun a Minho erano così belle che non credo le dimenticherò mai.

"Le stelle non sono nulla in confronto alla luce che fai tu quando sorridi" mormorai con spensieratezza al ricordo di quel momento tra loro due, rendendomi conto solo qualche istante più tardi che non fossi stato l'unico a pronunciare quelle parole.

Mi alzai rapidamente dal petto di Jungkook e lo fissai con gli occhi sbarrati, non riuscendo a lasciar uscire la minima parola dalla mia bocca.

"D-dove l'hai sentita?" balbettò lui dopo qualche secondo, iniziando a scuotere ripetutamente la testa quasi non riuscisse a credere a quello che era appena successo.
"Tu dove l'hai sentita?" domandai a mia volta, mentre una consapevolezza piuttosto disarmante si fece largo nella mia mente.

E, visto che una sua risposta non venne fuori, decisi di porgli la domanda che sapevo avrebbe potuto cambiare tutto quanto.

"Li sogni anche tu?".
"Jun e Minho?".

Annuii un paio di volte con la testa, non riuscendo a non sobbalzare, però, quando sentii i nomi delle due persone di cui "vivevo" la storia d'amore da anni.
Jungkook compì lo stesso mio gesto, lasciando, poi, cadere lo sguardo a terra.

"Quindi sapevi anche tu, fin dall'inizio, che Minho ed io siamo molto simili caratterialmente" commentai dopo qualche istante, cercando di non pensare, dentro la mia testa, a cosa comportasse tutto questo.
"Come lo siamo Jun ed io".

"E...sapevamo entrambi, anche, che la nostra storia è stata così simile alla loro" mormorai con incertezza, guardandolo con la coda dell'occhio solamente per capire quale fosse la sua espressione.
Non vi dico che sensazione di oppressione al petto mi salì quando lo vidi con gli occhi sbarrati, praticamente sconvolto, a guardare il cielo davanti a noi.

"Che vuol dire tutto questo?" mi chiese dopo un paio di minuti di silenzio, voltando, per la prima volta dalla scoperta piuttosto sconcertante, la testa nella mia direzione.
"Non lo so" sussurrai completamente perso e svuotato, non riuscendo, purtroppo, a sostenere quel contatto visivo che avevo creduto di volere fino al secondo precedente.
"Nemmeno io" ribattette lui con altrettanta mancanza di entusiasmo, accennando, però, ad afferrare il mignolo della mia mano con la sua.

Ma, forse, in realtà sapevamo tutti e due cosa voleva dire che il fatto che entrambi sognavamo la storia di Jun e Minho da più di qualche anno.
Solo che dirlo avrebbe significato ammettere che non si sono innamorati Jungkook e Jimin, ma, invece, Jun e Minho per una seconda volta...

SPAZIO AUTRICE:
1. Scusate veramente ancora una volta per il ritardo, ma ero dall'oculista e, poi, a trovare i miei nonni.
2. Dal prossimo capitolo inizierà il drama.
3. Grazie per le 8mila letture🥺❤️.

•We will meet again {Jikook}•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora