36. Perchè finalmente ti ho lasciato andare

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TAEHYUNG

"Grazie per essere venuto" mormorai in tono sincero a Jungkook non appena si accomodò nella sedia di fronte alla mia, sistemandosi leggermente e, poi, rivolgendomi uno dei suoi soliti sguardi eloquenti.
"Figurati. Ho sentito una sorta di bisogno nella tua voce quando me l'hai chiesto" mi rispose con leggerezza, mandandomi, non appena si accorse della tazza di caffè macchiato con una goccia di caramello sotto al suo naso, un'occhiata indagatrice.
"Ormai lo so che prendi sempre questo" mi giustificai con un filo di imbarazzo, mettendomi, subito dopo, a prendere un sorso del caffelatte che si trovava, invece, dalla mia parte del tavolo per sfuggire alla sua espressione divertita.

"Quanto ci metterai a dirmi perchè sono qui?" mi domandò dopo qualche minuto di completo silenzio, in cui persino i nostri occhi si sono evitati come la peste.

Io, dopo quella richiesta, presi solamente un gran respiro, ben sapendo, dentro di me, perchè fosse lui la persona con cui ne stavo parlando.

"Mi...sono reso conto che mi piace Yoongi. Così tanto che non voglio rinunciare ad essere felice privandomi la possibilità di starci insieme" gli rivelai tutto d'un tratto dopo aver indugiato per vari secondi al termine della prima parola, alzando, poi, lo sguardo dal tavolo per vedere quale sarebbe stata la sua reazione.

Jungkook al primo istante sbarrò leggermente gli occhi, assumendo un'espressione al limite della sorpresa, ricomponendosi dopo qualche secondo e dandomi una risposta. O, meglio, facendomi una domanda.

"Direi che sia bellissimo, ma...perchè me lo stai dicendo?".
"Perchè finalmente ti ho lasciato andare" gli dissi con sincerità, sentendomi, dopo quelle due rivelazioni, il cuore molto più leggero.

"Davvero?" mi chiese Jungkook quasi...sollevato. Ma potevo capire benissimo questo suo stato d'animo, quindi non mi offesi affatto.
"Come ti ho già detto, tu ed io non siamo mai stati fatti per stare insieme. Poi, tu sei così felice con Jimin...ed io ne sono contento. Perchè questo è quello che ti meriti".

"Anche io sono contento del fatto che tu abbia trovato qualcun altro. Che poi, a proposito, Yoongi in tutto questo? Cioè, lo sa dei tuoi sentimenti? Ricambia?" mi chiese Jungkook seriamente incuriosito, incrociando le braccia a livello del petto in attesa della mia risposta.
"L'ho baciato settimana scorsa, quindi direi che lo sa. Per quanto riguarda lui...mi ha confessato di essere innamorato di me da mesi. Solo che, poi, dopo questa rivelazione gli ho detto che dovevo capire se fossi pronto per un'altra relazione oppure no e...poi, tra una riflessione e l'altra, non mi sono fatto più sentire. Volevo anche parlare con te di questa cosa prima, quindi..." iniziai a dire in tono un po' colpevole, passandomi la mano sui capelli a livello della nuca pieno di vergogna.
"Beh, dovresti andare da lui a dirgli che hai deciso che vuoi questa relazione, allora" mi suggerii lui con estrema calma, non giudicando minimamente le mie azioni nemmeno attraverso lo sguardo.

"Ora?".
"Sì".
"Ma non voglio lasciarti qua da solo" constatai con un po' di incertezza, esprimendo i miei reali pensieri ad alta voce.

Insomma, che razza di persona invitava un'altra per un caffè, e per parlare, e poi se ne andava dopo nemmeno mezz'ora?

"Tae, non preoccuparti per me. Starò benone. Basta che faccio uno squillo a Jimin e viene lui qua o vado io da lui. Non sarò solo".
"O-okay. Scusa se, ogni tanto, faccio ancora così. Nel senso che mi preoccupo troppo per te. Ci avevo preso l'abitudine e sono ancora un po' sfasato, a quanto pare" tentai di spiegarmi a modo mio, concludendo, da solo, che quello che avevo appena detto non avesse un senso.

"Lo facevi anche prima che stessimo insieme, Tae. Quindi continua a farlo quanto ti pare. Ma da amico" puntualizzò Jungkook con ironia, lasciandosi andare in una piccola risata.
"Da migliore amico" lo corressi con un sorrisetto divertito dipinto in faccia, aggiungendo, poi, che dovessi andare da Yoongi, come suggerito da lui, e, quindi, salutandolo con una mano mentre mi dirigevo all'esterno della caffetteria dove avevamo trascorso numerosi pomeriggi nel corso degli anni.

E, in quel momento, al ricordo di quegli episodi non mi salì più il vuoto allo stomaco e la sensazione di costrizione al cuore che provavo due mesi prima...

*******

Bussai alla porta di casa di Yoongi con le gambe che tremavano, impaziente da un lato ma timoroso, dal fatto che, magari, tutta quella attesa gli avesse fatto cambiare idea su di me e su di noi, dall'altro.

"C-ciao" balbettò Yoongi con stupore non appena mi vide, chiedendo una spiegazione sulla mia presenza con lo sguardo.
"Ciao" risposi solamente, evitando completamente la domanda che mi stava facendo con gli occhi.

"Che ci fai qui?" mi chiese lui, allora, verbalmente, consapevole del fatto che non avrei potuto scappare dalla risposta in quel modo.
"Voglio stare con te" gli dissi allora, in completa sincerità, permettendo alle mie labbra di aprirsi in un sorriso rassicurante.

Yoongi sbarrò gli occhi, guardandomi, poi, con aria confusa continuando a scuotere la testa quasi che non riuscisse a capire.

"Ho pensato molto in questi giorni. Ho pensato...che mi piaci tanto. Mi piace il fatto che riesci sempre a farmi ridere, nonostante, magari, ogni tanto tu sia anche scorbutico. Mi piace il fatto che perdiamo ore a guardare film idioti ironizzando sui protagonisti che sono uno peggio dell'altro. Mi piace il sorriso che hai quando mi guardi.
E...mi piace come sono io quando sto con te.
Quindi voglio stare con te. Anche perchè credo che, di te, mi sto innamorando, per cui..." mi spiegai meglio, preoccupandomi seriamente nel momento in cui lo vidi semplicemente in silenzio a fissarmi senza battere ciglio.

"Perchè mi stai guardando senza dire niente?" gli chiesi allora, iniziando a torturarmi un'unghia della mano destra con le dita per scaricare la tensione.
"Perchè mi sembra surreale".
"In che senso?".
"Ho sognato per due anni interi questo momento ed ora, che sta realmente succedendo, non mi sembra vero" tentò di farmi capire con un tono leggermente imbarazzato, dopo il quale abbassò lo sguardo verso il pavimento.

"Ma...sei felice, giusto?" domandai ancora, sperando con tutto me stesso che la mia supposizione si rivelasse corretta.
"Certo che lo sono".

"Ed allora baciami ed al resto ci pensiamo dopo" suggerii con aria piuttosto allusiva alzando le spalle, sentendomi, dopo qualche secondo, prendere per il colletto del cappotto e trascinato dentro le mura di casa sua.
"Però dopo ne parliamo" mi avvisò Yoongi, puntandomi un dito addosso, prima di lanciarsi sulle mie labbra, chiedendo immediatamente l'accesso alla mia bocca con la sua lingua.

E...fu quando iniziai a sentire il mio stomaco contorcersi per l'eccitazione e l'euforia di quel contatto che capii che avevo preso la decisione giusta.

SPAZIO AUTRICE:

Grazie per le 7mila letture❤️.
E scusate nuovamente per il ritardo😂😅.

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