48. Secondo te si sono rincontrati?

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JIMIN

"Sbrigati, dobbiamo fare in fretta" sussurrai all'orecchio di Jungkook poco prima di buttarlo sul letto con un tonfo, raggiungendolo, andandomi a sedere sulle sue gambe, solo dopo essermi sfilato la maglietta nera dalle spalle, lanciandola sul pavimento ai miei piedi.
Il ragazzo, in quel caso, sotto di me fece solo un sorrisetto divertito, allungando una mano fino a toccarmi il petto, iniziando, subito dopo, a torturarmi un capezzolo con le dita, restando, poi, a guardarmi quasi ammaliato.

"Perchè mi guardi così?" decisi di chiedergli solamente, rimandando di qualche secondo quello che avrei voluto fargli. E, beh, quello che avrei voluto lui facesse a me...
"Perchè sei bellissimo. E perchè ancora non ci credo che siamo ritornati a questo punto dopo...tutto quello che è successo" mi rispose Jungkook sinceramente, stringendosi leggermente tra le spalle per via dell'imbarazzo piuttosto evidente che aveva dipinto anche sulle sue guance.
"Ho preso un abbaglio piuttosto grande. Anzi, gigantesco. Ma...ora sono convinto di te, di noi e di quello che provo quando sto così con te" replicai a cuore aperto, lasciando aprire le mie labbra in un leggero sorriso.

"Solo quando siamo così?" mi domandò con aria divertita, iniziando, nel mentre, a slacciarmi con estrema calma i bottoni dei jeans che avevo indosso uno per uno, passando il dito sulla mia erezione da sopra il tessuto dei boxer quando arrivò ad abbassare la cerniera.
"Beh, diciamo che in questi momenti un po' di più" mormorai in un leggero ansimo, decidendo autonomamente di farla finita con quella conversazione prendendolo per la nuca e facendo scontrare le nostre labbra, permettendogli, poi, di mettersi seduto in modo che potessi sfilargli la maglietta dalle spalle.

Da lì, poi ci volle molto poco perchè anche la totalità della parte inferiore dei nostri vestiti finisse sul pavimento, mentre noi, invece, non la smettevamo più di baciarci, stringendo la pelle dell'altro tra le mani.

Fu solo dopo qualche minuto che Jungkook ribaltò rapidamente le posizioni, facendomelo ritrovare con il viso sopra il mio, a guardarmi con intensità e desiderio, e le nostre intimità a toccarsi.

"Apri le gambe" mi sussurrò all'orecchio, quasi fosse una cosa "segreta" e "proibita", mettendomi, poi, una mano poco sopra al ginocchio destro per indurmi a compire il gesto da lui voluto.
"Niente preliminari, oggi?" gli chiesi con aria, allo stesso tempo, divertita e superiore, attendendo, a dirla tutta, la sua risposta con molta eccitazione.

"No. Ti voglio subito" replicò Jungkook con estrema serietà, facendo, poi, leggermente forza attraverso l'uso dei muscoli delle braccia per aprirmi le gambe e, successivamente, iniziare a penetrarmi con delle spinte leggere e lente.
Ma...furono sufficienti per farmi inarcare la schiena ed assecondare i suoi movimenti alla ricerca di un qualsiasi contatto in più, per quanto fosse possibile vista la situazione.

"K-kook" ansimai solamente tra una spinta e l'altra, non riuscendo fisicamente a proseguire con quello che avrei voluto dire. Ma, com'era prevedibile, il ragazzo che mi stava facendo perdere la testa, ormai, da mesi capii tutto all'istante, allungandosi leggermente in avanti per tenersi alla testiera del letto con una mano ed intrecciando le mie dita con le sue con l'altra, aumentando la profondità e l'intensità delle stoccate.
E, poco dopo, non furono più solo i miei gemiti quelli che risuonarono nella stanza, e nella casa, vuota.

Jungkook emise l'ultimo gemito strozzato, qualche secondo più tardi rispetto a quando lo feci io, prima di riversarsi dentro di me, mollando la presa sulla testiera del letto alle mie spalle per, poi, stendersi al mio fianco, lasciandomi posare la testa sulla sua spalla.
Solo dopo qualche secondo prese ad accarezzarmi i capelli, in un gesto quasi calmante, rimanendo in silenzio fino a quando entrambi non riprendemmo fiato.

"Come è stato?" mi chiese non appena questo successe, voltando timidamente la testa nella mia direzione per poi, non appena i nostri sguardi si trovarono, rivolgermi un flebile sorriso.
"Bello, Kook. Come sempre" gli dissi quasi con ovvietà, dovendo nascondermi maggiormente nell'incavo tra il suo collo e la sua spalla perchè, all'improvviso, ero diventato io quello tutto imbarazzato.

Jungkook non ne fece un dramma e, soprattutto, non mi prese scherzosamente in giro per questo mio gesto, ricominciando semplicemente ad accarezzarmi i capelli con dolcezza, depositandomi, di tanto in tanto, un piccolo bacio sulla nuca o sull'orecchio.
Solo dopo svariati minuti sentii nuovamente la sua voce, chiara e decisa in una domanda che, sebbene non avesse il soggetto, capii benissimo di chi si stesse riferendo.

"Secondo te si sono rincontrati? Alla fine, intendo".
"Jun e Minho?" chiesi giusto per conferma, anche se, effettivamente, la risposta a quella mia richiesta era piuttosto ovvia.

Jungkook annuì un paio di volte con la testa, voltando, subito dopo, nuovamente la testa nella mia direzione, cercando di leggere attraverso i miei occhi quale sarebbe stata la risposta alla sua domanda.

"Chissà. Spererei tanto di sì" decisi di rispondere dopo un'attenta riflessione, rendendomi conto, dopo aver pronunciato quelle parole, di quanto le pensassi veramente. Di quanto, con tutto me stesso, desiderassi che Jun e Minho avessero avuto, o in alternativa avrebbero avuto, il loro lieto fine.
"Anche io. Veramente" replicò Jungkook in tono veritiero e sincero, facendomi capire che, come, in realtà, era facilmente intuibile, non ero solo io l'unico che si sentiva irrimediabilmente e totalmente legato a quei due ragazzi dal cuore nobile e puro.

Due ragazzi che, però, non sono riusciti a vivere appieno tutto il loro amore. E...finalmente, direi, io avevo capito che, invece, con Jungkook io avrei dovuto farlo. Altrimenti nè io, nè lui, nè loro due me l'avrebbero mai perdonato.

"Magari lo sogneremo, no?" ipotizzai dopo un paio di istanti di silenzio, girandomi a pancia in giù per, poi, mettermi con il mento posato sulle mie mani ed i gomiti posati sul suo petto.
"O magari no e possiamo immaginare il resto della storia di nostra iniziativa" ribattette lui con le labbra aperte in un leggero sorrisetto, dopo il quale prese nuovamente a guardarmi come stava facendo solo mezz'ora prima.

Nulla da dire, se non che quel suo sguardo, con cui guardava solo me, mi faceva innamorare ogni giorno sempre di più. O, meglio, ogni momento sempre di più.

"Sarebbe uno sviluppo interessante, in effetti" commentai ironicamente, lasciando, dopo che entrambi facemmo una piccola risata piuttosto inutile per quella mia risposta, che mi prendesse per la nuca per far unire le nostre labbra nuovamente. Ma, questa volta, in un bacio molto più casto e dolce.

E...forse fu proprio in quel momento che capii seriamente che la mia convinzione, viva nella mia testa fino a poco più di un paio di settimane prima, che avrei vissuto tranquillamente senza lui e senza il suo amore era totalmente infondata.
Perchè io, senza Kook, non ero niente. E, soprattutto, non ero felice.

SPAZIO AUTRICE:
Spero vivamente che il mio resuscitare dal mondo dei morti non vi abbia sconvolto troppo.
E, inoltre, spero anche di riuscire a pubblicare i prossimi, ed ultimi, due capitoli entro la fine della prossima settimana.

(Visto che non ci sentiamo da tanto, se volete, usate questo spazio per dirmi come state🥺❤️).

•We will meet again {Jikook}•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora