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ushijima atterrò alle spalle dei tre ragazzi, impedendo al biondo di correre via.

"ah?" oikawa alzò un sopracciglio, "immaginavi cosa?"

"non siete umani, vero?" kenma non rispose alla domanda del moro, ma guardò dritto negli occhi di kuroo.

"già." rispose francamente, mettendo le mani in tasca.

kenma fece un passo in avanti, ma venne fermato da terushima, il quale stava ghignando.

"hey, tu! leva sta cosa!" hinata si mosse più bruscamente, pizzicando con le dita la coda— ovviamente ad atsumu non fece molto, quindi lo ignorò.

kuroo guardò il biondo, facendogli segno di lasciare l'arancione, e spostò lo sguardo anche su kageyama.

akaashi sospirò, una volta libero, aggiustandosi la maglietta. "e ora?"

terushima indietreggiò da kenma, percependo l'aurea protettiva che usciva dal corpo di kuroo.

"come glielo diciamo?" daichi osservò la situazione, girandosi verso il bruno.

bene, ora.

yaku ghignò e appuntì piano il mignolo, non aspettando una risposta e decidendo di dirlo nella maniera più veloce ma dolorosa possibile.

kenma iniziò a sentirsi bruciare sullo stomaco, e ci posò sopra una mano, cercando di ignorare il dolore il più possibile.
provò a continuare a seguire il discorso, ma più passavano i secondi più si sentiva logorare, e ad un certo punto, le ginocchia cedettero, facendolo inginocchiare per terra.

"kenma?" hinata si allarmò e akaashi si strinse nelle spalle, non sapendo se poteva fare un passo in avanti, o se sarebbe finito cotto tipo il prosciutto.

kuroo strinse i denti, sentendo anche lui il solito fastidio che si prova all'inizio, quando la Porta viene confermata.
si girò verso yaku, il quale scrollò le spalle, e lo guardò male.

"devi sempre fare di testa tua?" il bruno grugnì e si abbassò, inginocchiandosi al livello di kenma, e gli posò l'indice sotto il mento, facendogli alzare lo sguardo.

"ti fa male?" chiese preoccupato, quando vide il viso sofferente del ragazzo avanti a lui.

"è ovvio che mi fa male— stronzo!" kenma sbottò, riabbassando con la forza il capo.

"che caratterino.." yukie sussurrò a bokuto ridacchiando, il quale però non stava capendo molto, dato che era impegnato ad osservare il bruno dagli occhi chiari, dietro kenma.

la mora seguì lo sguardo del più alto e trovò il suo obbiettivò; sbuffò e alzò gli occhi al cielo, non sentendo nessuno che ricambiasse la sua energia.

"tutti gay depressi."

yaku lanciò uno sguardo sul suo mignolo e notò che stava tornando del colore normale, e anche kuroo lo vide, capendo che il dolore stava per passare.

posò la sua mano sul capo del biondo, e lo avvicinò lentamente al suo petto, circondando piano la sua vita con l'altro braccio.

kenma provò a scansarsi dal corpo dell'altro, ma improvvisamente sentì un odore molto dolce, che gli fece rilassare i muscoli; chiuse gli occhi, iniziando a sentire il dolore alleviarsi.

"che carini, che carini!" yukie urlacchiò a bassa voce nuovamente, menando delle gomitate a bokuto e a terushima, i quali erano ai suoi lati.

"era da un po' che non vedevo il Re così." terushima commentò tenendo la voce bassa, nonostante sapesse che kuroo poteva sentirlo.

intanto, kenma si era calmato e sentiva solo un po' di fastidio; alzò quindi lo sguardo e si allontanò dal corpo caldo di kuroo, ignorando il leggero senso di vuoto appena si staccò da lui.

si alzò piano e guardò gli undici ragazzi avanti a lui.

"ora. spiegate."

kuroken ☦︎︎ michelle.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora