akaashi era estremamente, e sottolineo estremamente, in imbarazzo.
perché? bokuto aveva appena scoperto dell'esistenza delle maid, ed era appena tornato nell'appartamento con delle buste in mano, che aveva subito dopo lanciato nelle mani del bruno e dei suoi due amici, hinata e kenma.
"muovetevi, provatevi sti 'cosi!" disse poi, gesticolando con le mani, contento.
"eh?" kenma sbattè le palpebre un po' di volte, per verificare se il vestito nella busta tra le sue mani fosse davvero un vestitino, rosso, corto.
kuroo arrivò dietro di lui e in un attimo gli prese la busta e la aprì, estraendo completamente il vestito, e ghignò.
"e questo cos'è, bokuto?" chiese non togliendosi il sorrisetto dalle labbra; il nominato ricambiò il ghigno e lanciò un'occhiata ad akaashi, il quale distolse lo sguardo, arrossendo.
"a me piace!" hinata parlò ad un certo punto, rigirando il pezzo di stoffa avanti a lui e sorridendo,
"quindi io ci sto, me lo provo" finì e, in una mossa 'elegante', piegò la gamba e si girò, andando in camera sua.
akaashi sospirò affranto e accettò il suo destino, afferrando il vestito blu e dirigendosi anche lui in camera, per cambiarsi.
"anch'io ne volevo uno" yukie mormorò incrociando le braccia al petto; oikawa, il quale voleva internamente anche lui provare uno di quei vestiti, vide kenma voltarsi per andarsene e si alzò, andando verso di lui.
"ei, kenma." sussurrò una volta vicino a lui, e gli si parò davanti per fermarlo.
erano nel corridoio, e oikawa si assicurò di non farsi sentire dagli altri ragazzi nel salone prima di parlare.
"ascolta, non so se ti risulterà utile per le tue preoccupazioni ma puoi provare ad entrare all'Inferno con una forma — non umana." disse poi, sottolineando le ultime due parole.
kenma si irrigidì sul posto, interessandosi alle informazioni che il moro aveva appena iniziato a fornirgli.
" —— dopo questo, se laggiù hai ancora la tua forma umana, spero che starai più tranquillo.." mormorò poi, schioccandosi le dita e aspettando una risposta.
il biondo guardò verso il basso e si grattò la nuca, "è grave?" chiese semplicemente, non distogliendo lo sguardo.
oikawa sospirò; "senti, non so perché hai così tanti ricordi o deja-vu o come li chiamate voi, magari hai avuto un incubo e l'aspetto era come quello di casa, tutto qui" disse, e cercando di confortare l'altro, gli posò il palmo sulla sua spalla.
il biondo sospirò e annuì, superando l'altro ragazzo e sussurrando un 'grazie'.
dopo una decina di minuti, hinata e akaashi furono i primi ad uscire con quei maledetti vestiti.
mentre stavano discutendo sull'abbinamento dei colori, kuroo uscì dal discorso non appena notò kenma venir fuori dal corridoio;
appena vide la sua figura entrare nel salotto, fece subito scendere i suoi occhi lungo il suo esile corpo.
ora capiva perché bokuto era così fissato.
piano piano, posò lo sguardo su ogni punto scoperto, specialmente sulle gambe magre, e si morse piano il labbro per fermare se stesso dal fare qualsiasi azione troppo avventata.
"uoh!" hinata disse, avvicinandosi al suo amico e posandogli le mani sulle spalle, squadrandolo da capo a piedi;
"stai benissimo!" esclamò poi, sorridendo.
terushima camminò silenziosamente dietro bokuto,il quale era in piedi, con le mani incrociate dietro la schiena; "secondo me.." disse poi, attirando l'attenzione su di lui,
"starebbe proprio bene col nero."
concluse, e non appena terminò la frase, bokuto fece uscire da dietro la schiena un'altra busta, di un altro colore.
kenma capì all'istante che gli stavano praticamente dicendo di indossare un altro vestito, e andò subito sulla difensiva, scuotendo il capo.
"ah-ha —" il biondo schioccò la lingua al palato, in segno di negazione; "mi rifiuto categoricamente. vado a dormire" disse, non esigendo altre risposte, e si girò andando direttamente nella sua stanza.
come un robot, anche kuroo si alzò e senza dire niente, seguì kenma nella stanza, non staccando gli occhi dai suoi fianchi, che causavano un piccolo swing alla gonna corta ogni volta che faceva un passo.
il biondo, entrato in stanza e abbassatosi la zip del vestito, iniziando a rimuoverlo, si rese conto della presenza del bruno solo quando sentì un basso grugnio, da dietro di lui.
si girò, e subito sentì un brivido passargli lungo la schiena quando incrociò lo sguardo con quello del più alto, il quale lo stava guardando affamato.
"cristo, kenma."
STAI LEGGENDO
kuroken ☦︎︎ michelle.
Fanfictionシ michelle, you are a monster from hell. / kenma era un adolescente normale, come gli altri, fin quando nella sua vita si presentò kuroo; o meglio, Satana.