"okay" kageyama si fermò sul posto, e si girò, annoiato. "esci fuori."
da un palo sbucò una gamba, e subito dopo hinata in persona, sorridendo.
"che vuoi?" il più alto chiese, alzando un sopracciglio.
"posso essere la tua Porta?" l'arancione chiese tranquillo e intrecciò le mani dietro la sua schiena, spostandosi sui talloni mentre aspettava una risposta.
kageyama analizzò la domanda appena fatta e si pietrificò sul posto, guardando in silenzio l'altro.
dopo qualche secondo si riprese e cercò di rimanere il più serio possibile, non capendo come hinata potesse essere così sincero.
troppo sincero.
"per farmi tornare a casa, dobbiamo fare sesso." il bruno informò il ragazzo avanti a lui, provando a farlo pentire della sua domanda; dall'altra parte hinata allargò il suo sorriso e indicò l'altro.
"esatto!" disse poi.
"come facevi a saperlo?" kageyama chiese, e incrociò le braccia al petto infastidito dalla tranquillità nell'aria.
"oh, già." hinata sciolse le braccia e si grattò la nuca, non sapendo cosa dire. "beh, potrei averlo chiesto a bokuto-san."
"bokuto?" il più alto alzò le sopracciglia e sospirò sapendo cosa stava per succedere; si portò l'indice e il pollice sulla fronte e si fece un breve massaggio per rilassarsi.
"ciò significa che kuroo già ha saputo. e ha capito." kageyama sintetizzò i suoi pensieri quando notò lo sguardo confuso dell'arancione, "spero tu non abbia fatto il mio nome."
hinata sbattè le palpebre un paio di volte e ridacchiò nervoso, abbassando lo sguardo e calciando qualche sassolino sul marciapiede, non dicendo niente.
"hai fatto il mio nome."
"vabbè—!" l'arancione alzò leggermente la voce andando sulla difensiva, "non penso che sia un problema se kuroo sappia che hai una Porta, no?" il più basso chiese retorico e mosse le mani in avanti.
kageyama sospirò e si portò una mano ai capelli, tirandoseli leggermente. "il problema sono gli altri, vorranno tutti trovarsi una Porta e sarà più difficile tornare insieme."
hinata, non capendo il filo del discorso ma decidendo di non fare domande, abbassò lo sguardo sospirando e arricciò le labbra.
"allora lascia stare." disse scrollando le spalle e alzando il viso, non volendo causare problemi tra esseri celesti; si girò e fece per andarsene quando sentì una presa ferrea sul polso fermarlo.
si voltò e incrociò lo sguardo con quello di kageyama, e un brivido gli passò per la schiena quando lo sentì parlare.
"va bene, non fa niente. andiamo a casa." il bruno disse a voce bassa, non esigendo risposte.
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kuroken ☦︎︎ michelle.
Fanfictionシ michelle, you are a monster from hell. / kenma era un adolescente normale, come gli altri, fin quando nella sua vita si presentò kuroo; o meglio, Satana.