alla fine, erano tutti tornati pieni di buste all'appartamento di kenma e hinata, decidendo di mangiare lì.
"va bene della carne?" il biondo chiese e appena ottenne dei cenni con la testa, si girò e andò in cucina.
aveva già iniziato a preparare degli hamburger e delle costolette quando kuroo e daichi varcarono la soglia della porta, e si avvicinarono al più basso.
"ti aiutiamo noi" il più alto sorrise e daichi, per confermare ciò che aveva detto, alzò un pollice e prese dei piatti.
"eh? no no lasciate stare" kenma mosse una mano mentre continuò a tenere lo sguardo sulla carne che stava friggendo; kuroo, sapendo già che quella sarebbe stata la risposta, sospirò e si parò dietro al biondo, posando entrambi i palmi sulle sue guance e alzandogli il capo, in modo tale che potesse guardarlo negli occhi.
"tranquillo, daichi cucinava sempre delle anime all'inferno!" disse poi sorridendo convincente, ottenendo solo il solito sguardo.
"lo prendo come un si" il nominato alzò nuovamente il pollice e si avvicinò ai vari hamburger con una paletta, e in un secondo erano tutti già girati.
kenma rimase ad osservare la scena e alzò le sopracciglia a quella mossa, sospirando e buttando la schiena sul torso del bruno dietro di lui.
"va bene, allora fai tu" disse subito dopo, girandosi per posare la fronte sul petto di kuroo, e chiuse istintivamente gli occhi appena sentì nuovamente quell'odore dolce, che lo fece rilassare in un attimo.
kuroo, il quale non si era nemmeno reso conto di aver rilasciato quel profumo, legò un braccio intorno al collo dell'altro, mentre con l'altro iniziò ad aiutare daichi con le costolette.
kenma alzò il volto posandosi col mento, osservando il viso concentrato del ragazzo più alto mentre cucinava, alla ricerca di imperfezioni.
intanto, i due avevano iniziato ad impiattare la carne quando il biondo rinunciò e decise di aiutare con i piatti, prendendoli e mentendoli sulla tavola in salotto, dove erano seduti gli altri.
"uh me li ricordo questi, li ho mangiati l'ultima volta che sono venuto qua!" bokuto prese a tagliare l'hamburger e mise subito un pezzo in bocca, masticando in fretta.
"hanno un odore buonissimo" oikawa afferrò subito le posate affamato, e senza aspettare nessuno iniziò anche lui a mangiare.
hinata sorrise e mosse le gambe sotto il tavolo contento, "mi state proprio simpatici." disse sinceramente, guardando i ragazzi avanti a lui.
gli altri iniziarono a parlare di quanto i tre fossero 'umani utili' quando kuroo si sedette accanto a kenma;
assaggiò prima la costoletta e subito se ne innamorò.
sakusa e atsumu furono i primi a girarsi verso il bruno, percependo la sua aurea farsi sempre più pesante e il primo aggrottò le sopracciglia preoccupato.
"Re?" chiese osservandolo, e tutti alzarono il capo.
kuroo, con la bocca piena, si girò verso il ragazzo che l'aveva appena chiamato e alzò un sopracciglio,
"huante votte vi ho fetto hi chiamarmi huroo?"
"sta bene?" atsumu ignorò per un secondo la predica dell'altro, preoccupato anche lui;
akaashi e kenma osservarono la scena confusi, non capendo l'improvvisa preoccupazione degli altri, e fecero per chiudere cosa stesse succedendo quando kuroo mandò giù il boccone e parlò.
"questa carne è buonissima e mi sono appena innamorato, è per questo che la sentite più pesante." rispose guardandoli male,
"dovete ancora imparare a riconoscere i miei tipi di auree"
sakusa si rilassò e annuì.
"mi dispiace."
kuroo mosse la mano per tranquillizzarlo e continuò a mangiare; intanto kenma, akaashi e hinata non avevano capito assolutamente niente di ciò di cui stavano parlando gli altri, e l'arancione si fece sempre più curioso.
"di che state parlando?" chiese alla fine, non riuscendo a far finta di niente.
"mi rifiuto di spiegarglielo" oikawa disse e alzò gli occhi al cielo, incrociando le braccia.
kageyama sospirò e posò i gomiti sul tavolo, guardandosi intorno.
"okay faccio io, ma datemi un foglio e una penna"
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kuroken ☦︎︎ michelle.
Fanfictionシ michelle, you are a monster from hell. / kenma era un adolescente normale, come gli altri, fin quando nella sua vita si presentò kuroo; o meglio, Satana.