hinata sbattè a terra, in un movimento drammatico, e akaashi, pallido in viso, guardò in silenzio kenma, non sapendo che dire.
"io lo sapevo." kageyama disse, abbassandosi e posando la mano sotto il capo dell'arancione, prima che toccasse terra e si facesse sul serio male.
yukie si avvicinò al biondo, posandogli i palmi sulle guance e sorridendo lo guardò negli occhi, assottigliandoli.
kuroo alzò un sopracciglio e osservò ogni sua mossa, e proprio quando stava per buttarsi sulla ragazza per staccarla dal biondo, lei si allontanò.
"okay, non ci vuole uccidere." disse poi, guardando gli altri demoni.
"ovviamente no!" kenma esclamò e alzò le mani ovvio.
calò il silenzio nella stanza, e kozume, sentendosi lo sguardo di tutti quanti addosso, si avvicinò a kuroo a piccoli passi, mettendosi davanti a lui e iniziando a spostarsi da un piede all'altro, in silenzio.
il bruno legò due braccia intorno al collo del ragazzo avanti a lui e alzando gli occhi al cielo, parlò;
"ragazzi, okay che ha la forma di lilith, ma non è lei. rimane kenma. e ve lo sto dicendo io, quindi smettetela di fissarlo così." disse poi, annoiato dal comportamento degli altri.
hinata si mise seduto e tossicchiò, per poi alzarsi e alzare il pollice.
"tutto okay." disse poi, cercando di sembrare il più convincente possibile.
akaashi ridacchiò e si avvicinò al biondo e, appena fu davanti a lui, gli menò un leggero schiaffo sul capo, guardandolo male.
"perché non ce lo hai detto prima?" chiese, posando le mani sui suoi fianchi e assumendo la solita posizione di quando rimproverava qualcuno.
il biondo ridacchiò nervoso, non pronto alle 'urla' che lo aspettavano.
akaashi sospirò e sciolse le braccia, addolcendo lo sguardo.
"non devo dirti niente, e in più è tardi, dobbiamo pranzare." disse poi, tranquillizzando subito kenma, il quale sospirò sollevato.
"infatti, ho proprio fame" oikawa disse, iniziando a lamentarsi in maniera drammatica;
gli altri alzarono gli occhi al cielo dovendosi subire anche il moro.
"prendiamo la pizza?" atsumu ad un certo punto chiese, sorridendo speranzoso.
"prendiamo la pizza?" kuroo ripetè la domanda, speranzoso anche lui.
"prendiamo la pizza" kenma annuì, trattenendo un sorriso quando vide tutti gli altri esultare.
"è solo pizza.." ushijima mormorò confuso, non capendo la felicità che si sentiva nell'aria ogni volta che si parlava di quel piatto.
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kuroken ☦︎︎ michelle.
Fanfictionシ michelle, you are a monster from hell. / kenma era un adolescente normale, come gli altri, fin quando nella sua vita si presentò kuroo; o meglio, Satana.