In quel posto dentro me || Ultimo ||

Capitolo 7

Pov's Giada:
Mi sto gustando la colazione quando vedo entrare due tizi incappucciati un po' strani ma non gli do molto peso dato che penso sia un'usanza di qua. Devo ammettere che è squisita questa brioches, una delle più buone che abbia mai mangiato!
Decido di mandare un messaggio a Laura per farle sapere che sono al bar vicino all'hotel in modo che non si preoccupi. Chiamo mamma per rassicurarla che siamo a Roma e chiacchieriamo un po' di come se la sta passando lei a casa. Dopo 10 minuti di telefonata decido di godermi un po' il panorama in totale relax quando all'improvviso sento una presenta avvicinarsi alle mie spalle. Mi sento tipo l'ansia salire perché non si sa mai che strane intenzioni ci siano da parte di questa persona. Non faccio neanche a tempo a girarmi che mi ritrovo questa persona seduta al mio tavolino. Sbarro gli occhi per cercare di capire chi è, guardo bene e noto Ultimo seduto al mio tavolino. ULTIMO AL MIO TAVOLINO? MA CHE È UN SOGNO? Devo mantenere la calma e non agitarmi troppo altrimenti se incazza. In questa frazione di secondo che ho focalizzato chi è, comincia a parlare lui perché io sono pietrificata
*N: Ciao, me scuso se so venuto qua all'improvviso senza avvertite e magari t'ho fatto piglià pure un colpo ma t'ho vista prima e me andava de prensentarme. Forse sai già chi sono ma in ogni caso piacere Niccolò* e mi sorride. Quel sorriso che ho visto mille volte sulle foto, Niccolò che ho visto solo in foto e un puntino al concerto.
*G: Ciao Niccolò, io sono Giada. Sono colpita da questo tuo coraggio a venire a parlarmi, così all'improvviso. E devo ammettere che so molto bene chi sei e infatti questo mi spiazza un po'.*
Ho le mani che mi tremano, la voce pure. Fuori sono calma ma dentro sto urlando, ma che sta succedendo?