Tra amore e odio

20. Usciremo vivi?

"ZAR!! CI STANNO ASSALTANDO!!"

"COSA?!" urlo spalancando gli occhi e girandomi verso la porta.

"Fuori dall'edificio ci sono almeno una cinquantina di uomini armati!!"

"IVAN PORTA CHRISTIAN AL NASCONDIGLIO E TU -indico mio figlio- NON MUOVERTI DA LI. PRIMA DI USCIRE METTITI IL GIUBBOTTO ANTI PROIETTILE E PRENDI UNA PISTOLA. ANDATE TUTTI CON LUI PROTEGGETELO A COSTO DELLA VOSTRA VITA. VELOCI!!"

"PAPÀ!!" urla correndomi incontro dopo essersi liberato dagli uomini che lo stavano scortando.

"Andrà tutto bene. Te lo prometto!" dico stringendolo forte a me e lasciandogli un bacio sulla fronte.

"Adesso vai!"

Si stacca e seguito dai miei uomini escono dalla stanza.

"TU MUORI!" urlo girandomi verso di Mike prima di sparargli un colpo in piena fronte.

Cazzo se avevo voglia di farlo soffrire, ma mi devo accontentare. Ho altro a cui pensare al momento.

Esco dalla stanza ma prima di salire ai piani superiori chiamo Lia preoccupato.

"A-andrey" risponde lei con la voce strozzata dal pianto.

"Cosa hai? Come state?" chiedo nervoso.

"Ci sono uomini da tutte le parti. La casa è circondata"

"Merda!! Restate chiusi li dentro e non uscite per nessun motivo. C'è cibo e acqua a sufficienza per un mese, non vi preoccupate. La stanza è super insonorizzata quindi non vi possono sentire. Appena ho novità mi faccio sentire."

"C-christian dov'è?"

"È con me lo stanno portando al sicuro. Stai tranquilla che non succederà niente. Va bene?"

"Va bene"

"Ti amo!" dico prima di chiudere la telefonata.

Adesso concentriamoci sul uscire da questa situazione del cazzo!

Afferro il primo giubbotto anti proiettile e salgo al piano terra.

Lo scenario che vedo davanti a me è uno dei peggiori mai visti... sembra di stare in guerra.
Corpi morti in ogni angolo. Persone che si sparano. Suoni di granate e proiettili che ti spaccano i timpani. I muri bianchi dell'entrata ricoperti di schizzi di sangue e buchi di proiettili.

Riuscirò a battere tutto questo!

Devo tornare a casa dalla mia famiglia. Loro hanno bisogno di me.

Estraggo la pistola dalla cintura e nascosto dietro al muro basso dell'entrata sparo a tutti quelli che attraversano la porta d'ingresso, senza dargli nemmeno il tempo di realizzare quello che succede.

In un momento di pausa noto che molti dei miei uomini sono stesi a terra... devo mettere in atto il piano d'emergenza per far fuori più nemici possibili.

Prendo il telefono e chiamo Chris perchè è l'unico in questo momento che può arrivare senza problemi alla stanza d'emergenza.