6. Cosa volete?

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Siamo tornati un oretta fa dall'allenamento in cui ho stracciato tutti quelli che c'erano li dentro facendoli ricredere sul mio conto.

Quando alla fine abbiamo fatto una sfida, ovvero prendere con cinque proiettili cinque parti vitali, ho stravinto dato che ho finito per primo e quando hanno controllato la sagoma avevo preso perfettamente tutti i punti richiesti.

Papà era molto fiero visto che era la mia volta e dice che sono un vero talento, ma per il momento non mi sento ancora molto a mio agio in questo mondo.

Comunque c'è ancora tempo per capirlo, e poi mi aveva detto che posso anche non farne parte, quindi questo mi rassicura.

Adesso sono in camera mia che sto impostando il mio nuovo Iphone appena regalato da papà come ricompensa al figurone che ho fatto oggi.

"CHRISTIAN SCENDII!!!" sento chiamare dal piano di sotto.

Quando scendo trovo una fantastica pizza wustel e patatine sul tavolino del soggiorno e papà che tiene in una mano un pezzo di pizza e nell'altra un joystick.

"Mi aiuti a provare il mio nuovo acquisto ?" domanda prima di dare un morso.

"Cosa hai preso?" rispondo saltando sul divano e mettendomi al suo fianco.

"Mi hanno appena consegnato la nuova playstation"

"COSAAAA??"

"Hai capito bene! Prendi il joystick nella scatola"

Lo prendo velocemente e iniziamo a giocare a Call of Duty mentre mangiamo la pizza.

La serata trascorre tranquilla tra risate e prese per il culo, poi io mi ricordo che è da quando sono qui che non ho notizie della mia famiglia, anche se so che staranno tutti male.

"Pa posso chiamare a casa?"

"Certo, chiama dal mio visto che il tuo non ha ancora la scheda"

"Grazie!"

Compongo il numero di Sofia e faccio partire la telefonata.

"Pronto. Chi è?"

"Sono io So!"

"BRUTTO COGLIONE BASTARDO TESTA DI CAZZO CHE NON SEI ALTRO!! DA DOVE CAZZO L'HAI PRESO IL CORAGGIO PER FARTI SENTIRE?!?!"

"Prima cosa calmati io vole..."

"COME CAZZO FACCIO A CALMARMI ?!?! C'É MAMMA CHE PIANGE TUTTO IL GIORNO PERCHÈ STA MALE E DEVO STARE A CONSOLARLA. SEI UN DEFICIENTE!! E NON FARMI LA PREDICA DICENDO    ' MI SONO PENTITO '- urla imitando la mia voce- E COSE COSÌ PERCHÈ NON TI CREDO!!"

"Sofia io t..."

"VAFANCULO CHRISTIAN NON TI VOGLIO NEMMENO SENTIRE!!"

Detto questo mi chiude la chiamata in faccia.

Resto con il telefono all'orecchio immobilizzato mentre guardo papà che sicuramente ha sentito tutta la telefonata visto la faccia che ha.

"Io.. lei.. cioè.. non..." in preda al panico non riesco a dire una frase di senso compiuto e scoppio in lacrime.

Papà subito mi abbraccia e mi consola, ma le unica cosa che mi gira in testa è la domanda...

Cosa cazzo ho combinato ?

Passo tutto il resto delle serata a piangere tra le sue braccia fin quando sfinito dalla stanchezza non mi addormento.

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"Christian! Svegliati e mettiti la divisa velocemente sei già in ritardo!!" urla papà entrando in camera mia svegliamo all'improvviso.

"Come ci sono arrivato io qui?" chiedo assonnato visto che mi sono addormentato sul divano.

"Ti ho portato io. Adesso muoviti!!"

Velocemente mi lavo, mi vesto e poi preparo lo zaino.

Scendo in garage e lo trovo già in macchina che mi aspetta, appena entro mette in moto e corre verso la scuola.

Fortunatamente visto la sua guida spericolata sono arrivato perfettamente in orario, quindi mi reco tranquillamente verso la mia classe.

Entrato nell'aula tutti mi guardano straniti, come per dire "chi è questo?", ma non li calcolo minimamente e vado a sedermi in terza fila dove c'è l'unico banco libero e aspetto silenziosamente che entri il professore di inglese.

"Buongiorno ragazzi!" dice entrando in classe e appoggiando i libri sulla scrivania.

"Noto che c'è un nuovo arrivato. Tu sei?" chiede appena mi nota.

"Christian Volkov" rispondo tranquillamente e tutti in classe sbiancano, dal professore ai compagni.

"Come mai sei arrivato solo ora?"

"Mi sono trasferito in Russia da quasi una settimana, prima abitavo a Los Angels"

"Benarrivato allora! Adesso possiamo iniziare la nostra lezione. Aprite il libro a pagina 76!"

Appena lo apro noto che si parla dei verbi al Present Perfect, quindi sinceramente non mi interessa niente e mi metto a giocare al telefono.

"Volkov metti via il telefono e segui la lezione!!" ordina il professore riprendendomi.

"Se non l'ha ancora ben capito glielo rispiego senza problemi, sono madrelingua inglese. Quindi non mi interessa imparare a formare il Present Perfect visto che già lo so meglio di lei!"

Il prof senza rispondermi continua a spiegare e anche se sto al telefono non mi considera per tutta la lezione.

Le altre ore passano con un po' più di difficoltà visto che tutti parlano in russo, mentre in quella parlavamo inglese.

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Pov Sofia

Della telefonata con Chris naturalmente a mamma non ho detto niente, perchè avrebbe sofferto ancora di più.

Adesso sono a scuola e sto seguendo l'ora di letteratura Inglese del prof. Brown che sta spiegando l'Amleto di Shakespeare.

"Signorina Wilson mi può dire come descrive l'autore il personaggio di Amleto?" chiede visto che mi sono distratta un attimo a guardare il telefono.

"Non lo so professore"

"Veda di stare attenta, da lei non mi aspetto questo comportamento"

"Mi scusi"

Finita l'ora mi avvio a piedi verso casa visto che mamma mi ha scritto che non può venire perchè i gemelli si sono sentiti male e quindi è a casa con loro.

Metto le cuffiette e mi avvio verso casa ascoltando i miei cantanti preferiti Harry Styles e Niall Horan.

Quasi arrivata a casa sento qualcuno che mi afferra da dietro e mi mette una mano sulla bocca.

Inizio ad agitarmi ma non serve a niente contro quest'omone, mi spinge dentro una macchina e quello alla guida parte sfrecciando.

"C-cosa v-v-olete?" domando iniziando a piangere e allontanandomi il più possibile da lui.

Tra amore e odioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora