7. Punizione

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Mi trascina verso la camera da letto mentre cerco di afferrare qualsiasi cosa per rallentare ciò succederà a breve.

"Ti prego, lasciami! Giuro che sarò brava e non vi farò più arrabbiare, lo prometto"

"Non mantieni nessuna promessa!! Adesso ti serve solo una bella punizione perchè sono stato fin troppo gentile e te ne ho fatte passare troppe"

Spalanca la porta della camera e mi butta sul letto, prima di tornare indietro per chiudere la porta a chiave.

Mi inizia a fissare come una preda mentre ho le spalle sulla testiera del letto e le ginocchia chiuse tra le braccia.

"Inginocchio davanti a me! ORA" ordina ma rimango impietrita nella posizione in cui mi trovo.

"IN GINOCCHIO DAVANTI A ME !" urla scandendo bene ogni, parola ma rimango ferma al mio posto. Sono a conoscenza del fatto che in questo modo lo stavo facendo solo incazzare, ma sono talmente spaventata da non riuscire a muovermi.

"VIENI QUI ADESSO O MI PRENDO ADESSO LA TUA VERGINITÀ"

No no no, devo obbedire e anche subito non voglio perderla già adesso spero ancora di scappare.

Mi alzo dal letto e mi metto davanti a lui inginocchio con la testa bassa.

"Ti propongo un accordo... adesso mi fai una semplice sega. Se vengo entro 10 minuti ti sculaccio solamente, se no ti scopo" dice con un sorriso famelico stampato sulle labbra.

"I-io n-non v-oglio"

"No no signorina, non funziona così! Ti ho giá detto poco fa che non hai seconde o terze scelte tranne se non te lo dico io. Quindi muoviti!"

"Non pos..." non riesco a finire di parlare perchè mi prende dai capelli alzandomi il volto.

"SE NON TI MUOVI TE LO METTO IN BOCCA!" urla alterato.

Nel sentire queste parole, mi metto a piangere per la vergogna. Rassegnata gli sbottono i pantaloni e abbasso i boxer che rivelano un membro molto ma molto grande.

Rimango bloccata e mi rimetto a fissare il pavimento.

"GIURO CHE SE NON INIZI TRA 3 SECONDI FARÒ QUELLO CHE VORRÒ"

Ero ancora bloccata a guardare il pavimento, anche se una parte di me voleva farlo per non rischiare di subire cose peggiori.

"UNO...",
L'altra parte mi teneva bloccata per quello che mi stava chiedendo.

"DUE..."

"TR..."

Mentre stava per dire tre, prendo il coraggio necessario e inizio i movimenti con la mano velocemente perchè voglio finire il prima possibile, mentre mantengo lo sguardo fisso sul pavimento.

"Stai andando molto bene Lia, voglio solo che mi guardi negli occhi"

Ma non capisce che per me è già abbastanza difficile fare tutto ciò?

"NON MI PIACE RIPETERE. GUARDAMI!" urla facendomi sobbalzare dallo spavento visto che non me l'aspettavo e prendendo quell'ultimo filo di dignità che mi è rimasta alzo lo sguardo che incontra i suoi occhi che esprimono possesso e goduria.

Continuai il mio lavoro per altri minuti fin quando degli schizzi bianchi non mi arrivano in faccia.

Che schifo! Almeno questo se lo poteva evitare.

"Oh... si! - dice buttando la testa all'indietro- sei stata fantastica per essere la tua prima volta" dice accarezzandomi la testa come se fossi un cagnolino spettinandomi i capelli.

Si alza i pantaloni senza rimettere la cintura e si siede sul letto.

Mentre lui si sposta mi passo la mano sul viso togliendomi questa cosa bianca, ma questo movimento non è di suo gradimento visto che mi arriva un ceffone.

"Ti ho detto di pulirti? Adesso leccati la mano e ingoia il tutto" esclama severo, mentre sono distesa sul pavimento che mi accarezzo la guancia dolorante.

"Non riesco m-mi fa schifo"

"Allora vedi di fartelo piacere perchè non sarà l'ultima volta che succederà" ridacchia mentre lo diceva.

Non riesco ancora di più a fare quanto chiesto e lui decide di farlo con la forza, mi afferra la testa portandola vicino alla mano.

"LECCA!!" ordina a denti stretti.

Tiro fuori un po' la lingua, tocco un po' con la punta e giá mi sta venendo da vomitare.

"VUOI LECCARE QUESTO - indica il pacco - O LA TUA MANO. SCEGLI !!"

Appena sento questo mi lecco la mano disgustata e con un po' di sforzi ingoio.

"Possibile che bisogna sempre ricattarti?!" domanda  mentre si siede sul divano.

"Scusatemi, ma non sono abituata a queste cose" dico tenendo la testa bassa e sperando di salvarmi dalla seconda parte della punizione.

"Ti conviene abituarti piccola. Comunque per questa volta ti sconto le sculacciate"

Subito dopo si alza ed esce fuori dalla stanza lasciandomi sola.

Tra amore e odioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora