15. Forse è cambiato

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Pov Lia
Resto in silenzio, le parole mi muoiono in gola.

Continuo a guardare davanti a me visto che non ho il coraggio di guardarlo in faccia perchè dopotutto non ha tutti i torti.

Certo, capisco di averlo fatto soffrire ma in quella casa non ci riuscivo a stare. Molte volte durante quei diciannove mesi ho provato a riallacciare i rapporti ma lui era sempre distaccato, l'unica cosa che ci univa era Chris.

Quando eravamo con lui sembravamo una famiglia felice, ma poi tutto svaniva quando eravamo soli.

Non volevo far crescere Christian in questo ambiente e non volevo vivere con qualcuno distaccato da me.
Cosi ho organizzato la fuga con Mike.

"Siamo arrivati, scendi" ordina risvegliandomi dai pensieri.

Apro lo sportello e scendo dalla macchina. Capisco di essere nel garage dato l'enorme numero di macchine che mi trovo attorno.

Subito il mio sguardo cade su una macchina in particolare, la Voitur Noir.

Com'è possibile che dopo tutto questo tempo sia ancora qui ?

"Hai ancora quella macchina?" chiedo sorpresa.

"Si" risponde stroncando la conversazione sul nascere per poi andare verso l'uscita e lo seguo.

Proseguiamo nel corridoio per poi salire al piano superiore. Arriviamo davanti a una porta che lui apre e si rivela essere una sala cinema, seduti sui divanetti ci sono loro abbracciati che guardano tranquilli un film.

Resto ferma sulla porta a guardarli per alcuni minuti fin quando loro non si accorgono di essere osservati e si girano verso di noi.

Mi avvicino a loro velocemente per abbracciarli ma prima che possa farlo vengo fermata da Christian che si mette davanti Sofia e allunga la mano per tenere distanza.

"Prima di tutto dobbiamo sapere una cosa, sai quello che ha fatto Mike?" domanda Chris con tono molto distaccato.

"No?..." rispondo non capendo di cosa parlano.
"Quando Sofia è stata rapita Mike non ti ha fatto vedere il video che gli avevano mandato e quello che ha risposto?"

"No, non mi ha detto niente. Cosa ha risposto?" chiedo con le lacrime che minacciano di uscire.

"Ha detto che n-non poteva pagare i-il ris-scatto perchè doveva man-ntenere altre tre persone" dice Sofia singhiozzando.

A sentire quelle parole spalanco gli occhi dallo stupore, non è possibile che Mike abbia scritto quelle cose!

"Amore non ne sapevo niente. Poi non ti avrei mai abbandonato, anche a costo di vivere sotto un ponte. Vi amo più della mia vita e morirei per voi. Oltretutto ci sono passata in prima persona e so cosa si prova a stare lontani da casa con delle persone che ti possono fare del male.
E se i soldi erano il grande problema avrei contattato Andrey senza pensarci due volte"

"Mi sei mancata mamma!!" esclamano insieme abbracciandomi forte.

Dopo aver spento il proiettore ci rechiamo in salotto dove mi raccontano tutta la storia e tutto quello che hanno fatto in queste settimane.

"Mamma Jo e James come stanno?" domanda Sofia che sta sdraiata sul divano con la testa sul petto del padre.

"Bene, li ho sentiti ieri. Mi mancano tantissimo"

"Anche a noi!" esclamano insieme.

"Perchè non vengono qui?" domanda Chris che è seduto affianco a me.

"Non so se è una buona idea"

"Mamma dai! Non puoi lasciarli con lui dopo quello che ha fatto. Poi non mi è mai piaciuto, secondo me nasconde anche qualcosa"

"Papà se mamma li va a prendere posso restare qui con noi?" chiede Sofia ad Andrey.
"Per me non ci sono problemi, la casa è grande e i soldi non sono un problema" risponde dandole un bacino sulla fronte.

"Fatemici pensare adesso sono stanca e non riesco a riflettere. Andrey mi puoi mostrare una stanza dove posso riposare?"

Lui senza rispondermi si alza e mi fa cenno di seguirlo.

Saliamo le scale ed entriamo in una stanza molto grande e elegante. Guardandomi intorno capisco di essere in camera sua visto alcune foto di Chris da piccolino e sul comodino una di loro tre scattata in questi giorni.

"È camera tua vero?"

"Si"

"Puoi portarmi in un altra stanza?"

"No"

"Non voglio dormire in camera tua"

"Invece stai qui perchè al momento non ho altre stanze"

"Non ti credo"

"È la verità"

"Allora portami in camera di Sofia"

"Lia ti prego... voglio riallacciare i rapporti"

"Non mi sembra il momento adatto Andrey. Adesso vorrei riposare. Ti ripongo la domanda, puoi portarmi in camera di Sofia? O la devo trovare da sola"

"È la porta difronte" risponde mantenendo il tono calmo che ha avuto per tutta la conversazione.

Prima di uscire lo guardo negli occhi ed è una delle prime volte che riesco a capire quello che gli passa per la testa.

È triste e deluso.

Forse è davvero cambiato, dovrei dargli un altra possibilità?

Poco dopo essermi messa nel letto sento bussare alla porta ed entra la mia piccolina.

"Amore hai bisogno di qualcosa?" le chiedo mettendomi seduta.

"Posso venire con te nel letto?"

"Certamente!"

Velocemente si avvicina, alza le coperte e si sdraia abbracciandomi.

"Posso chiederti una cosa?" domando

"Si"

"Com'è Andrey?"

Lei fa un sospiro, incrocia i suoi occhi con i miei e poi mi risponde.

"È fantastico! Gentile, premuroso, dolce e molto simpatico. Da come l'avevi descritto tu non me l'ho aspettavo così ma ti devo dire che è il papà migliore del mondo. In queste settimane mi è stato sempre accanto, mi consolava ed era sempre pronto ad aiutarmi quando mi serviva. Non ci ha mai toccati con un dito, anche quando abbiamo disubbidito alla sola regola che ci aveva dato.
Non so quale parte di papà tu hai conosciuto, ma fidati che con noi quella parte non l'ha mai mostrata e mai la mostrerebbe."

Forse è veramente cambiato...

Anche il fatto che abbia subito accettato di far venire qui gli altri miei figli è un segnale, prima sicuramente non l'avrebbe mai fatto.

Di sicuro adesso a casa con Mike non ci sto, pensava di lasciare mia figlia in mano a degli sconosciuti!

E ha avuto anche il coraggio di consolarmi!

Se è veramente cambiato potrei dare un altra possibilità ad Andrey...

Tra amore e odioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora