II. Cambiare Focus

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Certo che quel momento in giardino era stato strano. Ci avevo pensato per tutta la cena, e anche dopo, mentre mi lavavo i denti e mettevo il pigiama. Che poi diciamocelo, che io Tommaso Zorzi, non avessi molta fortuna in amore, era assodato. Ma da qui, a prendersi una sbandata per un ragazzo etero e fidanzato, ci passa un mondo.

Già il "Mondo", con quella canzone mi ero sentito vicino a lui come mai prima, ma probabilmente fossi stato io o un altra persona, per lui non avrebbe fatto differenza. Probabilmente pensava a lei. Con questo pensiero, infastidito, entrai in stanza blu, buttandomi sul letto. Perché proprio a me pensai, perché devo sempre cacciarmi in cose più grandi di me.

"Amore tutto bene?" Mi chiese Stefania dall' altro letto, mentre con Maria Teresa, facevano una delle tante maschere in tessuto gentilmente offerte dal nostro sponsor.

"Perché stai male, vuoi una camomilla per caso?" Le diede adito Maria Teresa.

Le adoravo entrambe, le mie sciure, sempre pronte a preoccuparsi per me.

"Sto bene amore, mi sento solo un po' strano. Ho bisogno di cambiare Focus e anche in fretta. Perciò Grande Fratello se mi ascoltate e mi faceste il favore di far entrare un bono, vi pago. Anche in natura se volete, tanto ormai peggio di così."

Le due comari, scoppiarono a ridere. Maria Teresa che non aveva nemmeno capito a cosa mi stessi riferendo mi chiese " In che senso cambiare Focus, sei diventato miope?"

"Dai, Maria Teresa ma ti pare, io non ho parole. Non riesco neanche a prenderti sul serio, con quella cosa sulla faccia, tu e la Orlando sembrate uscite direttamente da 'The Mask'. Tra poco la vostra faccia diventerà verde." E scoppiammo tutti a ridere. Ma Stefania, che invece, super attenta, aveva capito di cosa stessi parlando, subito riprese il discorso.

" Vi ho visto prima in giardino, ho capito a chi ti riferisci. Mi è parso strano, ma anche se fosse, qui e ora non puoi fare o dire niente, e potrei sbagliarmi. Lo sai anche tu che è impossibile purtroppo amore."

"Hai ragione" borbottai. Sapevo che aveva ragione, eppure c'era qualcosa di strano, non solo il momento condiviso con la canzone era stato magico,  ma anche la sigaretta, l'abbraccio finale. Condividere una sigaretta può sembrare qualcosa di quasi banale, ma l'intensità con cui mi aveva guardato, quando l'aveva posata sulle mie labbra... era tutt'altro che banale, anzi. Mi sentivo attratto da lui, era inutile negarlo, fin troppo attratto e a lungo andare, questo sarebbe potuto diventare un problema. Soprattutto se continuavo a farmi film e immaginare cose, dove invece non esisteva proprio niente. Non ero proprio sulla buona strada, ecco. A ridestarmi dalle mie elucubrazioni mentali, ci pensò Maria Teresa " Ma di cosa state parlando, io non ho mica capito"

" Brava amore sempre sul pezzo. Tranquilla, ne parleremo una volta usciti da qui, se mai ti dovessi ricordare, ovviamente. Ma conoscendoti, ne dubito!"

Subito la bionda alla mia risposta, mi regalò una delle risate più sguaiate del suo repertorio e io in seguito mi buttai sul cuscino.

Mi resi conto che non volevo più parlarne, lo avevo ammesso a me stesso.  Parlarne non mi aiutava, mi ci faceva solo pensare di più. E pensare che avevo anche fatto uno scherzo a Francesco, ironizzando sul fatto che mi fossi innamorato di lui, e l'aveva presa malissimo. Non c'erano speranze. Non potevo permettermi di innamorarmi un' altra volta della persona sbagliata. E solo una cotta, continuai a ripetermi e come tale andrà via e nel mentre chiusi gli occhi, per cercare di placare i miei pensieri.

Ero ancora in dormiveglia, quando nella stanza entrò proprio Francesco. Fece il giro della buonanotte e si mise a parlottare fitto, fitto con la Orlando, neanche fossero migliori amici.  Dopo aver salutato tutti, tra cui Guenda che prima era in vasca, lo sentii avvicinarsi al mio letto. Avvertii la sua presenza accanto a me, ancora prima che mi toccasse i capelli, una carezza leggera quasi impercettibile. Ma non per me ovviamente.

" Sta già dormendo?" Chiese a Stefy.

" A quanto pare si, ha preso sonno nel bel mezzo di un discorso con me e Maria Teresa"

"Di che parlavate? Sicuro niente di molto divertente se è crollato così" e nel pronunciare queste parole si sedette accanto a me, iniziando a accarezzarmi i capelli, poi la guancia, a sfiorarmi l'orecchio, per poi riprendere il giro da capo. Gesti lenti, deliberati, quasi come se avesse a che fare con un vaso di porcellana, come se avesse paura di rompermi. Quasi fossi un bambino, ma non lo ero, non solo almeno. Sapevo di essere forte, oltre che fragile.

"Niente di importante, tranquillo." Fu la risposta della bionda. E sapevo che a quella risposta se ne sarebbe andato, ormai aveva dato la buonanotte a tutti, ma non ero pronto, non ancora. Quindi decisi di girare il mio volto nella sua mano, giusto per poter godere ancora un po' delle sue carezze che erano così belle, calmanti. Avrei voluto riceverle ogni notte, prima di andare a dormire. Era un accortezza a cui non ero abituato, che a una persona alla costante ricerca di attenzioni come me, avrebbe facilmente potuto creare dipendenza.

Fortunatamente, Francesco non si fece tante domande, anzi continuò la sua esplorazione, spingendosi fino al collo lasciandovi prima qualche carezza circolare e infine un bacio leggero con un " Buonanotte Tommy" sussurrato sulla mia pelle. Brividi. Forse pensando avessi freddo mi avvolse ancora di più nelle coperte. Stavo quasi arrivando ad odiare tutti quei gesti, ne ero sicuro, perché sapevo che non li avrei mai potuti avere solo per me.

Subito dopo, è tornato nella sua stanza. Lasciandomi lì un po' del suo profumo, ero certo che non avrei preso sonno quella notte, e invece dormii come un sasso.

Sognai abbracci e dolci carezze, sognai di poter dormire, si, semplicemente dormire, abbracciati, con la mia testa sul suo collo...a respirare il suo odore. Di poterlo avere, almeno così, in quel modo, per poco, accanto a me.

Dovevo cambiare Focus, decisamente.







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