XIV. Perso senza te

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C'ero rimasto male, Tommaso non solo mi aveva fatto intendere che non gli sarei mancato, ma quei giorni separati, non mi aveva considerato minimamente.

A me invece mancava terribilmente, quasi un dolore fisico, lo avevo sognato per due notti di fila, sognavo le sue labbra, il suo profumo, le sue mani su di me e non avevo voglia di parlare con nessuno, ero così fragile.

Saremo tornati nella casa per la puntata alla fine e nonostante tutto ero felice di rivederlo .

Furono giorni duri, in cui ebbi il tempo di riflettere molto, dovevo parlare chiaro con Tommaso e dirgli cosa provavo, se poi lui non provava lo stesso avrei capito, in fondo era giovane, con il mondo ai suoi piedi, non aveva bisogno di una zavorra come me. Ma avevo bisogno di dirglielo, perché non riuscivo più a sopportare questo peso, mi sentivo come in bilico, appeso a un filo.

Certo, c'era anche un altra possibilità, che lui ricambiasse i miei sentimenti. Sicuramente sarebbe stata dura, avremo avuto tanto lavoro da fare, ma avremo deciso insieme passo passo. Non so se quello che provavo per lui fosse amore, sapevo solo che bruciava dentro di me con l'intensità di mille soli, era un sentimento totalizzante, nuovo, che non avevo mai sperimentato prima e questo un po' mi spaventava. Era così tanto, in così poco.

Sospirai, ci avevano fatto cambiare in cucurio e entrare poco prima della puntata.

Abbracciamo gli altri coinquilini appena rientrammo, ma Tommaso, fu freddo, distaccato. Che si fosse già stancato di me?

Poco prima di sederci sulla poltrona, presi Tommaso per un braccio.

"Tommy dopo la puntata dobbiamo parlare assolutamente"

"Fra, non c'è bisogno"

Lo guardai perentorio.
" Sì invece c'è e parleremo"

Senza replicare si andò velocemente a sedere accanto a Stefania, la puntata era iniziata e aveva portato con sé quattro nuovi ingressi Sonia Lorenzini, Bettarini e Giacomo Urtis, il famoso chirurgo dei vip.

Non prestai molta attenzione alla puntata, troppo perso nei miei pensieri.
Fino a un certo punto.

"Tommaso so che tu e Urtis vi conoscete bene o mi sbaglio?" Chiese Alfonso.

Tommaso annuì.
"Sì siamo amici da anni"

Il conduttore allora si rivolse al chirurgo.
"Amici e basta?"

Sì scambiarono uno sguardo d'intesa e Giacomo rispose.
" Diciamo che siamo amici da anni, ma per citare le parole di una mia cara amica, abbiamo avuto un escopata e basta"

Ha ha ha, che simpatico, davvero spassoso, molto divertente. Quindi avrei avuto in casa una persona che era andata a letto con Tommaso? Perfetto. Che poi era tutto rifatto, chissà quante facce fa, avevano avuto questo flirt.

Dovevo però ammettere che da subito tutti i nuovi furono molto gentili con me, Giacomo in particolare, si vedeva che era una brava persona, forse avrei dovuto smetterla di essere così pervenuto.

Ma avevo paura.

Lui e Tommaso ridevano tanto assieme, sembravano andare tanto d'accordo, avevano anche cenato uno accanto all'altro, mentre io me ne stavo in un angolo.

Possibile che io fossi per Tommaso un giocattolo da buttare via alla prima occasione utile?

Dopo cena andai a fumare, ero da solo già da un po', quando proprio Giacomo mi raggiunse. Per un po' fumammo in silenzio.

"Francesco tutto bene? Ti vedo un po' assente. So che non ci conosciamo ma sembri triste e io detesto vedere le persone giù di morale. Se è perché sei in nomination non devi preoccuparti, vedrai che non uscirai"

La cosa non mi preoccupava minimamente quelle nomination me l'ero meritate, in quei giorni ero stato sempre per i fatti miei, era comprensibile che questo a molti degli altri non fosse andato giù.

"Grazie Giacomo, sei gentile a preoccuparti. Ma non è questo, sono solo pensieroso ecco tutto"

" Dai, un bell'uomo come te, da fuori sempre così divertente e pronto a svagarsi, non è giusto stia col broncio. Qualsiasi cosa sia, vedrai che andrà meglio e se così non fosse, cercherò di sollevarti io il morale, in fondo è una delle cose che mi riesce meglio"

Perfetto non potevo neanche avercela con lui, era la gentilezza fatta a persona. Non capivo però perché mi diceva quelle cose, in fondo ci conoscevamo appena e glielo chiesi.

"Perché sei amico di Tommaso, la vostra amicizia già da casa si vede che è speciale. Tommaso è un tipo molto selettivo con le persone e se ha scelto te, sicuramente ha avuto i suoi buoni motivi"

"Ti ringrazio Giacomo ma non sono niente di speciale."

"Questo lascialo decidere a me"

Scoppiamo a ridere entrambi era davvero un tipo ostinato, non c'è che dire. Alla fine saremo anche potuti andare d'accordo. Avevo però un ultima domanda da porgli prima di rientrare.

"Un ultima cosa, sei appena entrato, dove dormirai oggi?"

Alla mia domanda lui rispose molto candidamente.

"Nel letto, al fianco di Tommaso, me l'ha proposto lui"

Gelo. Lo liquidai con qualche parola di circostanza e corsi in stanza arancione buttandomi nel mio letto con Andrea. Mi sentivo usato e ed ero nauseato.

Avevo messo in discussione tutta la mia vita per una persona che alla prima occasione, sceglieva di far dormire un altro uomo al suo fianco, mentre quel posto la notte di Halloween era stato mio e avrei voluto che continuasse a essere così.

Non avevo nemmeno più la voglia di parlargli o di muovermi in quel momento, ero deluso. Pensare che un altro uomo lo potesse abbracciare mentre dormiva e che Tommaso avrebbe potuto toccarlo come aveva fatto con me, mi faceva salire il sangue al cervello. D'altronde erano già stati a letto insieme, chissà magari volevano replicare l'esperienza, pensai acido.

Mi sentivo impotente. Nemmeno l'idea delle telecamere riusciva a tranquillizzarmi.

Quella notte non andai nemmeno in stanza blu a dare la buonanotte agli altri, avevo paura di trovarli abbracciati davanti ai miei occhi o peggio e dare di matto.

Sapevo che era un pensiero totalmente irrazionale, ma ero geloso, lo ammisi almeno a me stesso, e non riuscivo a controllarlo. Non potevo pretendere nulla ero ancora fidanzato agli occhi di tutti, ma non la amavo più, chissà se l'avevo mai amata veramente. O se era solo ammirazione la mia, sicuramente grande affetto.

Mi addormentai senza nemmeno coprirmi, con la testa che mi scoppiava. Solo come mai prima. Mi sentivo perso e pensai amaro.

'Guarda Tommy, guarda come mi sono ridotto... perso, completamente perso senza te'



*Angolo autrice*
Scusatemi davvero per l'ora tarda, ma avrò un esame a breve e quindi potrebbe succedere che in questi giorni tarderò un po' con la pubblicazione. Continuerò comunque con un capitolo al giorno. Spero comunque apprezziate e che vi piaccia. A domani♥️






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