XLIII. Che succede?

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Mi svegliai con un peso sul corpo, il respiro di Tommaso sul mio collo, le gambe intrecciate.

Era tutto perfetto.

Gli accarezzai i capelli, aspettando che si svegliasse.

"Buongiorno amore mio"

"Buongiorno a te"

Sotto le coperte un piccolo bacio a stampo, non potevo chiedere un risveglio migliore.

"Pronto per la puntata di stasera?"

"Mhh, possiamo saltare la puntata e stare qui?"

Incastrò ancora di più le sue gambe con le mie.

"Dai, Piciu, alziamoci. Ti preparo il caffè."

"Gno"

"Tommy"

"Ho detto gno" Detto questo, il mio bimbo cominciò a disegnare cerchi sui miei fianchi.

"Mi coccoli un po" Continuò.

"Che hai?"

"Ho paura che stasera ci dicano del prolungamento e che te ne andrai."

"Amore ascolta non me ne andrò mai."

Poggia la mia mano sul suo petto. Proprio sopra il cuore.

"Io son con te, sono sempre con te, e lo sarò anche una volta fuori. Fidati di me, di noi"

" Mi fido. Non mi sono mai fidato tanto di qualcuno prima. È degli altri che non mi fido"

"Sono abbastanza grande da sapermi difendere, non ti preoccupare. Ho le spalle larghe"

"Beh vedendole non direi"

"Come ti permetti eh!"

Iniziai a fargli il solletico, fin quando Maria Teresa non ci disse di fare silenzio.

Nemmeno avevo badato alla sua presenza, mentre lei sembrava essere il ritratto del disappunto.

"Mary che hai?" Chiese il più piccolo.

"Nulla, vado a fare colazione"

L'umore era completamente rovinato.

Un Tommaso rabbuiato si alzò mesto dal letto.

Per quanto si mostrasse sempre forte con tutti, sapevo quanto odiasse turbare le persone a cui teneva, e in quella casa oltre me, la sua scala di valori era data da Stefania e Maria Teresa.

Maria Teresa, il suo zittirci sembrava quasi un rimprovero, non ci aveva degnato di uno sguardo quando aveva detto che tutto andasse bene.

Che non fossi la sua persona preferita era evidente, mi aveva nominato anche varie volte, ricambiata. Ma non era mai stata scostante nei miei confronti, forse per amore di Tommy.

Decisi di alzarmi e raggiungere quest'ultimo e lo vidi parlare proprio con la nostra compagna di letto, in giardino.

Quando tornarono il mio ragazzo era bianco.

"Tommy tutto bene? Hai preso freddo?"

"Sto bene"

"Ma perché questo tono?"

"È un tono come un altro, ora scusa voglio stare da solo"

Era lo stesso ragazzo che stamattina si era svegliato accanto a me in cerca di coccole? O mi ero perso qualche passaggio.

Saltai la colazione e andai direttamente in giardino a fumare.

Mario era lì. Per qualche tempo ignorammo l'uno la presenza dell'altro.

"Francesco una domanda"

Potevamo tornare a quando stava in silenzio? Mi toccava pure essere educato.

"Certo, dimmi"

"Tu pensi di essere più bello di me?"

Ma che domande sono di prima mattina?

"No, non mi reputo più bello di nessuno. Semplicemente mi accetto così come sono"

"E a me? A me trovi bello?"

"Mario ma quanti anni hai 14? Che hai bisogno che ti rassicuri sul tuo aspetto fisico"

"No, è che Tommaso preferisce te e non mi capacito proprio di questa cosa"

Nascosi un sorriso dietro la mano.

"De gustibus" gli risposi semplicemente.

"Mentre Giacomo si, che mi apprezza davvero."

Eh allora cosa continui a volere dal mio ragazzo?

" Allora provaci con Giacomo no? Sareste una bellissima coppia insieme"

Soprattutto perché così smetteresti di girare intorno al mio uomo.

"Dici? E che Tommaso è una sfida, quindi alla fine è intrigante. È un po' come andare a caccia, niente ti dà soddisfazione più di sapere di aver catturato la preda"

Mi trattenni dall' alzare gli occhi al cielo.

"Scusa perché tu vai a caccia?"

"No, mai andato. Ma è un modo di dire che si usa, fa figo no?"

"Sinceramente no. Dovresti imparare a usare più le tue parole, rispetto a parlare per metafore. Sono sicuro che lo apprezzerebbero sia Giacomo che Tommaso"

"A proposito di quest'ultimo. Devo dire che ha un avversione al fatto che lo baci impressionante"

Coglione.

"Forse perché non gli interessi e non raccogli di certo punti baciandolo quando dorme. Nemmeno fossi un maniaco, se uno non ti vuole, non ti vuole."

"Ma nessuno mi ha mai rifiutato in questo modo, preferendo un altro a me, è intrigante"

"Ma sei stupido? Quando è no, è no"

Mi girai per andarmene.

"Ti piace vero?"

Mi bloccai.

"Cosa ti importa?"

"Se solo sapessi che mi sto intromettendo in un rapporto mi farei da parte. Ma non c'è nessun rapporto, oltre che un amicizia molto stretta, non è così?"

Esitai. Mille pensieri mi affolavano la
testa.

"Nessun rapporto" Sentenziai.

Per poi andarmene, vergognandomi della mia stessa menzogna.

Entrai in casa e notai un gran trambusto.

Fermai Dayane che era in cucina.

"Che succede? cos'è questo casino?"

"Tommaso sta preparando la valigia, vuole andarsene. Stefania e gli altri stanno cercando di fermalo"

"E tu ovviamente stai qui"

"Ascolta vai tu da lui e non rompere, sono stanca di queste sceneggiate"

Ma che cazzo stava succedendo...






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