XVI. Se non te

1.7K 52 25
                                    

Mi sentivo spaesato, Francesco era appena scappato via, scappato via da me, dopo un "ti amo", forse troppo prematuro.

Mi ero lasciato prendere troppo dalle situazione, se come il buon Massimiliano insegna, c'avessi riflettuto, non sarebbe andata così.

Era troppo avanti, dire a una persona di amarla dopo il vostro primo bacio? Sicuramente, ma che ci posso fare, io sono così, sono pazzo.

Rientrai in salone, scosso, tutti a chiedermi dove fossi finito, ma non risposi, mi interessava solo Francesco, sapere dov'era. Stavo iniziando a razionalizzare la cosa.

Insomma, va bene tutto, puoi anche non rispondermi, ma ti sembra il modo? Prendere e andartene così? Almeno dimmelo, preparami, dimmi "guarda è stato bello, però così presto mi sembri un po' psyco, quindi meglio che chiudiamo qui". E invece nada de nada, desaparisidos.

Ah, la mia vita comunque almeno rimane coerente, sempre una commedia tragicomica.

Andai in stanza blu con l'intenzione di buttarmi sul letto, non avevo più voglia di cercare nessuno, che se ne andasse a fanculo, sarebbe stato lui a parlarmi e a doversi dare una mossa questa volta. Al posto di Giacomo però, trovai disteso proprio chi stavo cercando.

"Oppini ma sei normale? Cosa-"

Mi fece cenno indicando le telecamere puntate verso il basso, sicuramente causa di un altro dei tanti mal funzionamenti di quei giorni. Ma io dico chiamare un elettricista no? È così difficile?

Non ebbi neanche il tempo di pensare ad altro, a come attaccarlo, che mi tirò nel letto accanto a lui.

"Oppini giuro che-" ero ancora arrabiato, cioè lo capivo, forse avevo messo troppe aspettative su di lui, ma almeno dirmelo.

Come sempre ultimamente non mi lasciò finire, brutto vizio il suo.

"Tommy ti prego lasciami parlare. Sono scappato perché avevo paura, hai ragione sono un idiota, ma è tutto così nuovo per me. Non che non lo sia per te, però capisci, sei il primo uomo da cui io mi senta attratto in questo modo, avevo bisogno di un momento. Io non so come Tommy, non so perché, so solo che voglio farlo funzionare. Parlerò con Cristina e mia madre appena ne avrò l'occasione, però fino a quel momento teniamo la cosa tra noi."

"Certo vuoi che io sia il tuo piccolo sporco segreto" ribadii girandomi e dandogli le spalle.

Lui mi abbracciò a cucchiaio sussurandomi all'orecchio.
" Tu non sei lo sporco segreto di nessuno, io sono solo che fiero di te e se questo crescerà, di noi. Voglio solo dirlo alle persone a me care, non tramite una telecamera. Mi è possibile almeno questo?".

E subito dopo prese a coccolarmi baciandomi la base del collo dolcemente e stringendomi più a sé. Questo era giocare sporco.

Mi girai di colpo, trovandomelo a un soffio dal viso. Solo una cosa mi interessava in quel momento, non la rabbia, non il resto.
"Fra ma tu...ecco tu, cosa provi per me?"

Mi accarezzò la guancia.
"Tommy io provo per te un sentimento nuovo, che forse non ho mai provato prima, non con questa intensità e questo mi terrorizza. Abbiamo 13 anni di differenza, io sono un uomo maturo-"

Aveva gli occhi lucidi, mi intenerii. Posai dolcemente un dito sulle sue labbra.
"Tu sei il mio uomo, l'uomo che ho scelto, io non vedo nessun'altro. Io non posso assicurarti che sarà sempre così, ma vorrei che tu capissi che non mi importa l'età, non mi importa degli altri, non mi importa di questo reality, a me importa di te. E di quello che potrebbe essere un noi. E mi fermo qui, perché potrei diventare troppo sdolcinato e detesto le dichiarazioni da carie ai denti darling."

Rise di questa mia ultima dichiarazione e per tutta risposta mi baciò, tanti piccoli baci a stampo.
"Con te è tutto più bello lo sai"

"No amore, non iniziare o ti giuro vomito" Dissi serio io.

"Smettila di fare il pirla e vieni qui"

Dopo questa sua frase, rimase poco il tempo per parlare. Mi baciò mettendosi sopra di me, appassionato, implacabile e a me quel suo assalto fece solo che piacere, ma non rimasi lì immobile.

Si era cambiato, era già nella tuta che usava come pigiama e ne approfittai per scendere lentamente, percorrendo con le unghie la sua schiena. Il maggiore rabbrividì e la cosa mi reso fiero. Misi poi le mani sotto i suoi boxer, stringendogli i glutei tra le mani.

Scoppiò a ridere.
"Tommaso ma che fai?"

"Era da tanto che volevo farlo"

"Ah sì e che altro volevi fare?" Mi chiese ammiccante lui.

Invertii le nostre posizioni, mettendomi a cavalcioni su di lui, rimasi seduto sulla sua vita e gli feci togliere la maglia.

Lo studiai attentamente, era lì alla mia mercé, sinceramente la voglia di andare oltre era tanta, avevamo un trasporto, una chimica tale, che avrei voluto superare il confine. Sapevo che era pericoloso, chiunque sarebbe potuto entrare da un momento all'altro, ma in quel momento era un rischio più che trascurabile.

Decisi di godermi il momento, pian piano, iniziai baciandogli il collo, mordendo e succhiando poi una porzione di pelle accanto alla sua clavicola, lo sentii gemere e stringermi più forte, baciai, morsi e leccai poi il suo petto, mordendogli i capezzoli.

Mi fermò col respiro ansante.
"Lo vorrei così tanto, ma non possiamo Tommy, non ora lo sai, presto però"

Sbuffai. Mancava un mese alla fine del programma. Se già volevo saltargli addosso ora, non osavo immaginare entro il 4 Dicembre, cosa sarebbe potuto succedere.

Rimanemmo così ancora un po', cercando di calmarci poi si toccò il collo.

"Ti rendi conto che mi hai fatto un succhiotto?"

"Non mi sembra tu ti sia lamentato Francy"

" Non mi lamento, solo come farò a nasconderlo?"

"Non so inventati qualcosa, comunque così avrai qualcosa a cui pensare questi giorni, mentre ti giri nel letto con Zelletta"

"Con Andrea? Tommy io voglio dormire qui con te"

"Dai Fra, dorme Giacomo qui con me"

Sì alzò di scatto mettendosi a sedere.

"Tommaso io so che è irrazionale, ma non lo sopporto, io non voglio che dorma con te sapendo che siete stati a letto insieme. So che hai detto di amarmi, e io ti credo, mi fido di te, ma non di lui. Io non voglio perderti"

Scoppiai a ridere, ribadendo che Giacomo mi sembrava più interessato a lui piuttosto che a me, ma lui sminuí il tutto, dicendo che eravamo solo degli stupidi innamorati un po' gelosi. Innamorati...non lo corressi, ne glielo chiesi, sorrisi e basta. Poi mi alzai e gli presi il viso tra le mani e sussurai.

"E non mi perderai, non voglio nessun altro se non te"

*Angolo autrice*
Volevo ringraziare tutti, in particolare Antonella_Dimitri_ ,grazie alla quale questa storia è arrivata a 400 stelline. Mi fa davvero piacere, e ci tenevo anche a ringraziare chi commenta sempre, per me è davvero importante. Grazie a tutti, mi vergogno anche un po' a scrivere gli angoli autrice sinceramente, ma ci tenevo a ringraziarvi. A domani per un nuovo capitolo♥️

Con teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora