Ignorare Francesco. Più facile a dirsi, che a farsi. Mi mancava davvero tanto, ma alla fine lo facevo per il suo bene e questo mi dava la forza di continuare quella follia.
Sapevo che era stato male tutto il giorno e un po' perché lui è, e sarebbe sempre stato il mio punto debole, un po' perché sentivo di essere in parte responsabile di questo suo malessere, andai a vedere come stava, prima di andare a dormire.
Dormiva come un bambino, sembrava un angelo, un bacio sulla fronte, una carezza, un "ti amo" sussurrato ed ero andato via.
Anche quella notte la passai in bianco e il giorno dopo mi sentivo uno straccio. Tutto era monotono e banale, non avevo stimoli, almeno non fino al pomeriggio.
Poco dopo pranzo, infatti, arrivò un comunicato letto da Rosalinda.
"Vipponi, oggi è la giornata mondiale del relax. Per questo avrete a disposizione varie creme e oli essenziali, per potervi massaggiare in coppia tra voi. Allora i massaggi seguiranno l'ordine seguente:
Dayane massagerà Pierpaolo; Pierpaolo, Elisabetta"Un ola generale interruppe la lettura, che poi continuò.
"Elisabetta farà coppia con Stefania, Giacomo con Tommaso, Tommaso con Francesco"
E scoppiò una risata generale.
"Rosalinda a Dayane, Maria Teresa a Zelletta..."Stava continuando a leggere le coppie, ma avevo perso completamente l'attenzione. Io dovevo fare un massaggio a Oppini, pericoloso, sicuramente non il modo più giusto per aiutarmi a dimenticarlo. Soprattutto, sarebbe stato pericoloso per la mia sanità mentale.
"Le coppie sono divise in più giorni, e i massaggi si svolgeranno direttamente nei vostri letti e saranno Total body, quindi li farete in costume. Oggi toccherà alle prime tre coppie, gli altri, proseguiranno domani"
Tirai un sospiro di sollievo, almeno per quel giorno ero salvo. Avevo del tempo per prepararmi psicologicamente a quello che mi aspettava il giorno seguente. Me l'avessero detto due giorni prima che avrei potuto toccarlo così intimamente, avrei fatto i salti di gioia, soprattutto perché sapevo che in stanza blu, le telecamere stavano dando ancora dei problemi. Ma ora non potevo esultare, anzi già al pensiero di venire in contatto con la sua pelle, mi sentivo male.
Fumai una sigaretta con Stefania in piazzetta Morra, poco dopo il comunicato, lei era l'unica che sapeva tutto, compresi i miei turbamenti, l'unica che poteva aiutarmi.
"Stefy cosa ne pensi di ciò che succederà domani?" Sapevo che mi avrebbe capito senza essere troppo specifico, anche perché più telecamere ci erano puntate addosso in quel momento.
"Amore ti ho già detto cosa ne penso, parlargli almeno questo. Per una volta dai retta ai miei consigli e non a cosa faresti tu, queste sono decisioni che non si prendono da soli"
Detto questo cambiò argomento, dandomi però del tempo per riflettere. Forse aveva ragione dovevo parlargli, ma alla fine così era tutto più semplice no? Lui tornava alla sua vita perfetta e io ero consapevole di aver compiuto un atto d'amore pur di renderlo felice. E vederlo felice, sarebbe stata la ricompensa più grande.
Ma lui nel nostro ultimo litigio, nell'ultima volta che c'eravamo parlati per davvero in realtà, aveva detto di non volerla più quella vita perfetta. Era giusto che io prendessi una decisione simile per entrambi?
Pensarci troppo avrebbe solo accresciuto la mia ansia, decisi quindi di rifugiarmi nel sonno, prendendo una melatonina per potermi rilassare.
Erano bellissimi, una coppia da rivista.
Felici, sorridenti, elegantissimi. Li vidi uscire da quella chiesa , pronti a iniziare la loro vita insieme, non uno sguardo nella mia direzione, che avevo avuto la malaugurata idea di accettare. Francesco piangeva, visibilmente emozionato e per la prima volta mi avvicinai, gli porsi un fazzoletto. Il maggiore mi ringraziò.
"Sei felice Fra?" Gli chiesi .
"Sono sereno, felice no. Perché come sai, non è questa la vita che avrei scelto. Tu hai scelto per me, per noi." mi disse con tono duro, per poi lasciarmi lì inerme e andare da quella che era ormai sua moglie.Che incubo. Pensare di assistere, come spettatore, al matrimonio dell'uomo che amavo, mi metteva i brividi .
Andai a farmi una vasca per rilassarmi, visto che la dormita mi aveva solo agitato maggiormente. Nella vasca accanto alla mia c'era Pierpaolo, e quel nostro bagno iniziò in silenzio. Ma poi...
"Tommy tutto bene? Sei strano questi giorni..."
Ah, se solo sapessi.
"In che senso strano Pier? Sono sempre io, Tommaso Zorzi"
"Come direbbe una persona di nostra conoscenza, e Tommy come sta?"
Francesco, stava citando Francesco. Flashback dei nostri discorsi e periodi trascorsi a confidarci, a contare l'uno sull'altro, mi balenarono nella mente. L'unico fin'ora a interessarsi alla parte più intima di me, non al personaggio, l'unico a essere lì per me sempre, una presenza costante e calmante al mio fianco, ogni qualvolta ero stato male. Oltre lui, solo Stefania, anche se ovviamente era diverso.
Prima di amarlo, ero suo amico, il mio amore per lui era sbocciato, grazie alle sue premure e attenzioni. Sapeva trattarmi come un uomo, ma se ne necessitavo, era pronto ad accudirmi come un bambino.
"Tommy, ehy, tutto apposto? Mi hai sentito?"
Mi riscossi dai miei pensieri.
"Tranquillo davvero sto bene Pier, grazie per l'interessamento comunque."
" Se lo dici tu...comunque dovresti parlargli. Qualsiasi cosa abbia portato al fatto che non vi guardate nemmeno più in faccia, andrebbe risolta. State entrambi uno schifo, si vede, e non è un bello spettacolo, fattelo dire"
E senza darmi neanche il tempo di replicare, il mio interlocutore, si alzò e se ne andò ad asciugarsi.
Rimasi lì immobile, non mi aspettavo un incursione del genere sul nostro rapporto, da una persona esterna e non così vicina a noi. Era così chiaro a tutti?
Il colpo di grazia arrivò però poi poco dopo.
"Ti proteggerò, dalle paure delle ipocondrie,
Dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via,
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo,
Dai fallimenti che per tua natura, normalmente attirerai.Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore,
Dalle ossessioni delle tue manie,
Supererò le correnti gravitazionali,
Lo spazio e la luce per non farti invecchiare.E guarirai da tutte le malattie
Perché sei un essere speciale
Ed io, avrò cura di te"Qualcuno tra gli autori c'è l'aveva sicuramente con me, o non si spiegava.
Per tutta la vita avevo sognato l'essere speciale per qualcuno. Un amore che va oltre l'amore, un amore che va oltre ogni cosa e forse ancora prima di poterlo sperimentare ci avevo rinunciato. Sognavo un amore che curasse ogni mio dolore, che mi proteggesse anche da me stesso.
Chi è causa del suo mal pianga se stesso, si diceva così. E in quel momento, solo in quella vasca, una lacrima mi solcò il viso.
A quanto pare alla mia solitudine, non c'era più alcuna cura. E la colpa era solo mia.
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Con te
FanfictionInizio col dire che è da tanto che non pubblico una storia. Questo è il mio ritorno e ho deciso di concentrare la mia storia su Tommaso e Francesco, due personaggi del gfvip. Ovviamente è una storia di fantasia, ho grande rispetto per le loro vite...