XLV. Voglio la verità

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La giornata era passata con un umore generale teso, cupo. Mi preparai per la puntata in stanza arancione, in quanto Tommaso sembrava decisamente non volermi accanto. Al solo pensiero mi rabbuiai, quindi scossi la testa, come a voler allontanare quell'idea e finii di prepararmi.

Eravamo tutti seduti sui divani, la puntata sarebbe iniziata da un momento all'altro e io sinceramente ne ero felice, magari in questo modo avrei saputo cosa mi stavano nascondendo.

Il primo blocco fu dedicato proprio alla fuga di Tommaso, poco prima il discorso il giardino con la bionda ossigenata, era stato fatto coi microfoni coperti, per poi continuare in bagno.

Più volte Alfonso chiese ai diretti interessati di che cosa avessero parlato, soprattutto per quasi portare Tommy a decidere di abbandonare la casa, ma i due si rifiutarono categoricamente di rispondere.

Strinsi i pugni.

"Allora ragazzi dovete dirci di cos' avete parlato? Non potete nascondere volutamente qualcosa al grande Fratello. Ricordatevi che siete costantemente ripresi e che avete firmato un contratto. Ed è per questo che in nomination d'ufficio finirete voi due, più un terzo concorrente scelto invece dagli altri. Ho preferito subito mettere le cose in chiaro, e ora chiudetemi il collegamento."

Almeno così Maria Teresa sarebbe uscita. Il riccio era troppo forte, non l'avrebbe mai spuntata contro di lui. Ben gli sta, pensai, così impari a mettermelo contro.

Poco dopo la pubblicità però, c'era una brutta sorpresa in arrivo anche per me. Fecero vedere io che bloccavo Tommaso prima di uscire dalla casa, le parole che gli avevo detto, e la mia discussione con Maria Teresa in stanza blu.

Fui subito attaccato da Pupo.
"Allora Francesco, io fossi in te mi scuserei per i toni usati con Maria Teresa. È una donna, ed è anche più grande di te, è una questione di rispetto"

Non che lei si fosse rivolta a me proprio in maniera educata, ma va bene, era l'ultimo dei problemi.

"Pupo guarda, io mi posso scusare per i modi, ma la sostanza non cambia. Io volevo capire cos' avesse Tommy e parlare con lui, in quel momento lei ha messo come un muro per impedirlo, è l'ho trovato innecessario"

"Antonella tu vuoi dire qualcosa? Che ti ho vista agitata sulla sedia." Continuò Alfonso.

"Inanzitutto ciao a tutti"

Partì un saluto corale dalla casa.

"Allora io voglio fare oggi, una cosa che non ho mai fatto prima. Cioè schierarmi a favore di Francesco Oppini"

Questa si che era una novità, non me l'aspettavo proprio. La ringraziai.

"Non c'è bisogno di ringraziamenti Francesco, ma penso sia oggettivo e visibile a tutti quelli che è successo. Io ho sempre pensato tu fossi un grande stratega, ma se così fosse stato, avresti incoraggiato Tommaso a uscire e non a rimanere, e poi soprattutto hai detto delle parole bellissime in stanza a Tommaso, veramente. Non so che rapporto ci sia tra voi due, ma in quelle parole, ho visto trasparire un bene profondo, o mi sbaglio?"

Sorrisi, felice per una volta di essere stato capito.

" No, non ti sbagli"

Proseguì poi il suo discorso.
"Invece Maria Teresa, tu zitta zitta, ti sei dimostrata con questa tua mossa la più stratega di tutta la casa. Allontanare Tommaso, non solo da Francesco, ma anche da Stefania, perché ricordate che io seguo sempre anche il Day time e ho visto che non le hai permesso di avvicinarsi, allontarli entrambi, vuol dire indebolirlo. Se si sentisse solo potrebbe uscire, come ha già tentato di fare. È questa per te sarebbe una svolta, per togliere di mezzo un concorrente forte."

"Maria Teresa, Antonella è stata molto chiara nelle sue accuse. Cosa rispondi?" La interrogó il conduttore.

"Rispondo che ha molta fantasia, io non faccio strategie. Per me Tommaso è come un figlio, voglio solo il suo bene"

"Si, anch'io non credo Maria Teresa mi farebbe mai del male volontariamente. Lei mi vuole bene veramente, mi è stata accanto quando ne avevo bisogno" si inserí nel discorso, il mio cosa ragazzo? Stavamo ancora insieme? Sinceramente non lo sapevo più, ma speravo di si.

"E non ha permesso a noi di farlo però" Incalzò Stefania.

"Anch'io avrei voluto starti accanto, non eri arrabbiato con me, avrei potuto aiutarti" continuò.

"C'ero già io" rispose Maria Teresa decisa.

La discussione fu interrotta per la pubblicità e io mi avvicinai al venticinquenne.

"Fine puntata parliamo" dissi senza ammettere repliche.

"Non mi va, non mi puoi costringere"

"Mettimi alla prova"

Il riccio si alzò stizzito, dirigendosi verso il bagno. Quella era la nostra prima interazione da ore. Pensavo quello che avevo detto, a costo di legarlo da qualche parte, lo avrei costretto ad ascoltarmi, a dirmi la verità.

La puntata riprese poi senza grandi scossoni, finii in nomination con Tommaso e Maria Teresa. A molti dei concorrenti, non erano piaciute le parole che avevo rivolto a quest'ultima.

Sapevo che sarei potuto uscire, ma non lo avrei fatto prima di chiarire, non avrei perso altre occasioni.

Ideai un piano con Stefania. Dopo aver finito la cena post puntata, chiese per favore a Tommaso di prenderle le carte che aveva in camera, in quanto le facevano male le ginocchia. La donna poi  distrasse Maria Teresa, dandomi così il modo di fiondarmi in stanza blu dal riccio.

Appena entrato chiusi la porta forse con troppa veemenza, facendo spaventare Tommaso.

Mi ci piazzai davanti a quella porta, per non dargli possibilità di uscire.

Incrociai le braccia.
"Ora noi, mio caro Tommaso, rimarremo qui fin quando non mi dirai cosa succede... E voglio la verità"





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