XXX. Allenamento

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Ci stavamo allenando già da un po', per ora niente imprevisti, a parte il fatto che mi ero messo dietro Francesco per studiare ogni sua mossa, e nella posizione in cui eravamo, la cosa stava cominciando a eccitarmi e non poco.

Se l'avessimo fatto e fossi stato io l'attivo, in un certo senso sarebbe stata la sua prima volta. Quindi si sarebbe sempre ricordato di me qualsiasi cosa fosse successa. Okay, forse non era il caso di pensare a queste cose in quel momento.

"Zorzi ti sei incantato?" Mi riprese Pierpaolo che stava conducendo l'allenamento.

"Beh come biasimarlo, c'è molto ben di Dio intorno a noi" rispose Giacomo al mio posto.

Io continuai.
"E poi sono dietro al mio preferito"

A questa mia frase scoppiarono tutti a ridere, cogliendoci forse un doppio senso.

"Non sono mica facile" mi rispose il liscio con un occhiolino, passandosi una mano sul petto.

"Non sai che ti farei bello" Dissi scherzando di fronte agli altri, anche se effettivamente c'era più di un fondo di verità nelle mie parole.

Il maggiore mi si avvicinò, lasciandomi un bacio prolungato sul collo, con uno sguardo che mi rese abbastanza instabile.

"Oppini, ti va di fare gli addominali con me, incastriamo i piedi e ci solleviamo uno difronte all'altro"

"Certo Giacomo non c'è problema" e quando rispose mi guardò quasi scusandosi.

Invece c'erano diversi problemi.

Iniziando dal fatto che Urtis aveva sistematicamente guardato il culo del mio ragazzo durante l'allenamento, ora mentre facevano gli addominali non faceva altro che avvicinarsi sempre di più alla sua faccia quando salivano, fin quando non gli diede in bacio a stampo. Tutti risero. Francesco era decisamente imbarazzato, io ero sul punto di commettere un omicidio.

Me l'avrebbero pagata, entrambi. Poi anche Francesco che aveva accettato di fare gli addominali proprio con lui, poteva farsi i cazzi suoi.

Partì una canzone di Britney Spears "Gimme More" e iniziai a ballarla su Pier, anchegiando, strusciandomi a lui mentre facevo squat.

Gli altri sembravano divertiti da quel siparietto. Tranne uno. Bene.

Intanto Pierpaolo mi fissò stupito.

"Tommy ma che ti è preso?"

"Eh amore è che ti ho visto lì tutto sudato e beh, l'astinenza si fa sentire. E tu tra gli uomini sei sicuramente quello messo meglio, se capisci cosa intendo" Esclamai questa frase muovendo le sopracciglia.

A quella mia affermazione Francesco si alzò di getto, dicendo che doveva andare al bagno.

Sembrava arrabbiato. Ops.

L'allenamento si concluse ma del liscio neanche l'ombra.

Scoprii poi da Dayane, che si era fatto la vasca ed era andato a riposare.

Andai in stanza blu senza successo e poi mi avvicinai in stanza arancione. Distinsi due voci, una di Elisabetta l'altra quasi sicuramente di Francesco.

"Hai visto Tommaso come ha ballato su Pier. Gli piace proprio. Beh, come biasimarlo. Comunque mi aspettavo avesse con te un comportamento del genere, siete così legati. Forse amore esteticamente preferisce gli altri, ma comunque te lo dico per me sei un uomo completo, non devi temere il confronto con nessuno"

"Dici che esteticamente preferisce gli altri?"

"Non lo so, è che voi siete davvero tanto legati. Ma queste cose solitamente con te non le fa, poi è un provocatore sta un po' con tutti. Non vorrei mai essere un suo fidanzato fuori, non c'è da fidarsi di uno così. E te lo dice una che lo adora"

" Scusa Eli penso dormirò un po', non mi sento molto bene"

Possibile che con un balletto potesse mettere in discussione quello che provavo per lui? Non è che se mi strusciavo su un altro uomo etero, allora fuori sarei stato poco affidabile, che cazzo, era lui fino a prova contraria ad avere una fidanzata che non aveva ancora lasciato.

Andai a passo spedito verso la doccia, trincerandomi nel completo silenzio.

Non avevo voglia di parlare con nessuno. Ero seccato.

Non potevo neanche parlare con lui o dirgli cosa pensassi, perché eravamo costantemente ripresi.

E poi cosa ci faceva in stanza arancione? Non voleva più dormire con me?

Forse avrei dovuto mettere da parte l'orgoglio e andare da lui, anche solo per abbracciarlo, per sentire che tra noi era tutto apposto, che eravamo più forti di così. Ma non me la sentii.

Non ero sicuramente un cane da riporto. Chi mi vuole mi cerca.

E lui tutta quella giornata non mi cercò minimamente.

Mentre io stavo con gli altri ragazzi, mi sedevo su Andrea, condividevo la mia sigaretta con Pierpaolo, riempiendolo di complimenti, solo per scatenare una sua reazione. Lui rimase in silenzio.

Sembrava quasi non riuscisse a guardami.

Un silenzio che si prolungò fino alla sera. Quando dopo aver lavato i denti, difronte agli altri mi disse che sarebbe tornato in stanza arancione, tanto io non avevo più bisogno di lui, stavo bene ora.

"Ma io pensavo fosse una sistemazione permanente, che ora tu rimanessi a dormire con me"

"Pensavo anch'io fosse qualcosa di permanente, ma evidentemente mi sbagliavo"

Panico. E se si stesse riferendo ad altro?

Ma non era finita lì.

"Amore non preoccuparti dormo io con te, Andrea può andare a dormire con Tommy"

Giacomo. Strinsi i pugni.

Andrea guardò Francesco, che scosse la testa.

"Continua a dormire con Sonia in lavatrice, sto bene dove sto" disse Zelletta.

"Tommaso ma stai bene? Sembri pallido"
Mi chiese Elisabetta.

"Sto bene"

Pier mi abbracciò.

"Dai Tommy riprenditi forza, oggi sembravi un po' triste. Se vuoi parlarne sappi che io ci sono"

Francesco salutò tutti e andò a dormire. In stanza arancione.

Mi stava lasciando? Per così poco?

Sicuramente non era vero allora il sentimento che lo legava a me. Magari stava aspettando la prima scusa per svignarsela.

Sorrisi amaro, gliel' avevo servita su un piatto d'argento.

Mi diressi verso la stanza blu quando ancora tutti chiacheravano. Entrai però in arancione, non resistetti.

Francesco all'apparenza dormiva, una lacrima a rigargli il viso.

Non volevo farlo stare male, speravo non fosse per colpa mia.

Gliela asciugai, dandogli un bacio sulla fronte.

Mi alzai poi consapevole delle telecamere, pronto ad una notte senza sogni.

Era l'inizio della fine quello? Saremmo davvero stati incompatibili una volta usciti? Avrebbe preferito una vita più tranquilla, con una ragazza che lo amava alla follia?

Ma anch'io lo amavo, così tanto che faceva paura. Ma avrei aspettato fosse lui a fare il primo passo, se davvero ci teneva a me lo avrebbe fatto.

Non sapevo però che nell'altra stanza, un certo trentottenne, stava pensando la stessa identica cosa.


*Angolo autrice*
Ciao a tutti e davvero grazie,
ho visto che la mia storia ha raggiunto mille stelline, sinceramente non lo pensavo quindi davvero grazie. Spero vi piaccia questo capitolo, a domani♥️

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