VII. I sogni son desideri

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Non avevo mai provato niente di simile per un solo bacio. Mi aveva preso e tirato i capelli, reclamandomi, non capendo che ero già suo, completamente.

Mi svegliai perché mi resi conto di avere un evidente problema nei pantaloni. Mannaggia a me e ai miei sogni , non c'era notte che non sognassi Francesco ormai e ogni giorno era sempre peggio. Almeno nei sogni, eravamo sempre più audaci. Mentre nella realtà, tutto questo non sarebbe mai accaduto.

Sospirai. Era presto me ne resi conto e mi diressi a passo spedito verso il bagno, senza accorgermi che c'era già qualcuno lì dentro.

"Oddio Fra scusa ora esco"E feci per aprire la porta.

Fortunatamente lui si stava alzando il pantalone del pigiama, nulla era in vista, o probabilmente non avrei retto.

"Hai di nuovo sognato quel tizio?" Mi chiese allusivo.

"Il vero problema non è chi sogno, ma che tu mi stessi guardando in mezzo alle gambe" risposi scoppiando in una sonora risata.

Ovviamente toglievamo sempre i microfoni prima di andare al bagno, ma quella conversazione era strana comunque per me. Avevo appena fatto un sogno su di lui, ed eccolo lì. Quasi ci fossero delle congiunzioni astrali che mi remassero contro.

"Beh è abbastanza evidente" Ribadì poggiando per qualche secondo di troppo la mano sulla mia patta.

Poi come se niente fosse:
"Ritorno a dormire, ti lascio a pensare al tuo modello"

Esterefatto lo fermai poco prima che uscisse, avrei avuto tante cose da chiedergli, ma mi sorse spontaneo
"E tu come mai in bagno a quest'ora? So che quando prendi sonno, in genere rimani come una mummia e non ti alzi mai"

"Pensavo a Cristina" e uscì. Doccia fredda. Non ero nemmeno più eccitato. Dovevo smetterla di pensare a qualcuno impegnato con qualcun'altro. Non potevo mica provarci con lui, era fidanzato. Non ero una zoccola, cioè forse un po', ma non fino a questo punto. Avevo molto rispetto per le relazioni altrui.

Che situazione.

Mi avviai per tornare a letto e vidi Francesco su uno dei divani del salone difronte al video wall.

"Scusa ma non vai a dormire?"

" Non riuscirei a prendere sonno ora, troppi pensieri"

Mi avvicinai a lui e sedendomi dietro la sua zazzera di cappelli, gli alzai la testa e gliela feci poggiare sulle mie cosce. Iniziai a toccargli i capelli. Volevo capire cosa avesse. Non si poteva di certo dire che non fossi masochista.

"Ti manca tanto Cristina vero?"

"Già" rispose con un sospiro.

"Beh sei fortunato, io ad esempio non ho nessuno da cui tornare"

"Fuori ci sarà la fila per te"

"Non è la quantità che cerco, ma la qualità. Ho 25 anni, ma vorrei trovare un amore che mi riempisse la vita, le giornate.... Magari con cui fare anche delle belle e sane chiavate ogni giorno. Sai com'è" Aggiunsi l'ultima parte cercando di stemperare il discorso, che mi avrebbe potuto mettere di cattivo umore.

Francesco rise "Vedo che l'astinenza si fa sentire eh?"

"Non sai quanto Fra... ormai penso comincerò a fare un sogno erotico con ogni uomo di questa casa!"

"Anche con me?" Domandò girando la testa sulle mie cosce e poggiandola sulle mani per guardarmi meglio.

Soprattutto con te, pensai non rendendomi conto di averlo mormorato.

"Cos'hai detto?"

"Niente niente, dai Fra torniamo a letto, sono sicuro che Cristina ti ami. Non devi preoccuparti di niente, ma comincia a essere scomodo qui" Soprattutto per la mia salute mentale oserei aggiungere.

"Sisì hai ragione, torniamo a letto. Abbiamo ancora un paio d'ore per riposarci. Sfruttiamole al meglio"

Bocca contro bocca mi spingeva contro la porta del bagno, il suo bacino che si scontrava col mio "Ti darò qualcos'altro su cui sognare" esclamò mordendomi piano l'orecchio e scendendo con la mano, sempre più giù... esattamente dove lo volevo.

No dai, è uno scherzo! Mi misi a sedere di getto, due ore, erano passate solo due ore e lo avevo sognato di nuovo. E i sogni diventavano sempre più spinti. Tra poco probabilmente non sarei nemmeno più riuscito a guardarlo in faccia senza immaginarmi qualcosa. Che imbarazzo.

Mi alzai di pessimo umore e andai subito a fumare da solo. Tanto meglio, non avevo bisogno di nessuno intorno.

Poco dopo Stefania mi raggiunse.

"Ehi Tommy, tutto bene? Sembri perso a guardare il cielo"

"Scusami Stefy, solo un po' di pensieri"

"Ti va di parlarne con me?"

"Non posso parlartene qui dentro purtroppo"

"Va bene allora, ma sappi che io ci sono. Non sei mai solo amore"

"Lo so grazie, non so cosa farei senza di te qui"

"E poi stasera è sabato, ci sarà la festa, il gioco. Ti voglio carico!"

Cazzo, me ne ero dimenticato. Liquidai Stefania con la scusa di andare a farmi un bagno e lí pensai alla mia rovina. Era Sabato. Speravo non succedesse nulla quella sera, dovevo stare lontano dal liscio, una volta per tutte. Farmene finalmente una ragione. Ma visto com'era andato a finire il mio intento l'ultima volta, dubitai di riuscirci.

Erano tutti svegli e mi resi conto che in particolare, un certo trentotenne mi stava guardando abbastanza insistentemente, dal tavolo della sala da pranzo.

"Che c'è Oppini ti piace quel che vedi?" Asserii con occhiolino finale.

"In realtà mi chiedevo perché tu non mi abbia aspettato per fare il bagno. In genere lo facciamo sempre assieme."

Sì certo, dopo i sogni che avevo avuto su di lui, ci mancava solo fare il bagno insieme.

"Vabbè Francy non è che viviamo in simbiosi, lo faremo un altra volta okay?"

"Ok" freddo, quasi offeso. Ma poteva essere così permaloso per un bagno negato? Per carità, me l'ero scelto proprio bene.

La giornata era uggiosa e quel giorno non passò nessun aereo. Forse anche per il mio essere meteopatico,  mi isolai.

Non avevo voglia di fare nulla, ero svogliato, mi chiesi con quale spirito avrei affrontato la serata.

Subito dopo pranzo, cercai di riposare, ma non riuscii mai a prendere sonno del tutto, avevo paura di ricadere nei pensieri poco casti di quella mattina e di sicuro non ne avevo bisogno.

Mentre ero lì a riposarmi, sentii dei passi erano Stefania e Francesco che chiaccherarono un po', ma nel dormiveglia non capii molto, ciò nonostante una frase la udii chiaramente

"Qualunque cosa abbia oggi, spero solo si riprenda entro stasera. Io non mi diverto senza di lui. È l'anima della festa, nessuno regge il paragone. Se non ci fosse, qui sarebbe un mortorio e poi se non si dovesse alzare, vorrebbe essere Dayane a dirigere il gioco...e sinceramente, sai della sua cotta per me e io non voglio certo finire a dormire con lei"

Forse il sentire che senza di me non sarebbe riuscito a divertirsi, o che quella vipera voleva dormire con lui, mi diedero la giusta carica per affrontare quella serata. Sarei stato al mio meglio, certo io non potevo averlo, ma di certo non lo avrebbe avuto neanche lei. Non finché avrei avuto voce in capitolo.

È guerra.






*Angolo autrice*
Generalmente aggiorno sempre in serata, ma ho visto che la mia storia ha raggiunto le 100 stelline. Ne sono molto felice, far uscire questo capitolo un po' prima del solito è il mio modo per ringraziarvi. Spero vi piaccia e a domani con un nuovo capitolo ♥️

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