"Come potrei non guardarlo? È così bello"
Mario mi guardò come se avesse tra le mani lo scoop del secolo. Capirai che grande scoperta.
"Ah, allora ti piace Oppini eh! Finalmente lo ammetti"
Pensava di fregarmi così?
"È un bell'uomo, stiamo sempre insieme, è normale che mi piaccia, gli occhi son fatti per guardare. Ma siamo solo amici, tranquillo"
"Amici, amici..."
"Ma scusa perché hai questa curiosità? Cosa ti dovrebbe interessare il mio rapporto con lui?"
"Beh... perché io sono decisamente più bello, eppure non mi hai mai guardato così"
"Molto più bello per chi esattamente?"
Il castano mi guardò, quasi lo avessi toccato sul personale.
"Stai dicendo che Francesco è più bello di me?"
"Per me lo è. E poi tu te la meni troppo, chi si sente bello non mi è mai piaciuto"
Detto questo lo trascinai con me in cucina, avevo fame e volevo preparami uno spuntino.
Passarono di fronte a noi Urtis e Francesco in accappatoio. Quest'ultimo mi si avvicinò per lasciarmi un veloce bacio sulla guancia.
Lo seguii con lo sguardo mentre si allontanava.
"Anche lui è molto affettuoso nei tuoi confronti vedo"
"Che ci vuoi fare Ermito ci vogliamo bene. Vuoi anche tu un toast?"
"Si grazie tesoro"
"Non è il tuo tesoro" Si aggiunse una terza voce.
Ah Francy, Francy non mi eri certo d'aiuto in quel modo.
"Che c'è sei geloso? Ti ricordo che hai una fidanzata fuori che ti aspetta? Mentre io sono libero come l'aria, come il vento, come-"
"Si okay Mario ciao"
Si liquidò il trentottenne. Sarebbero stati due lunghi giorni.
Dovevo andare in bagno, ma sarebbe stato un po' imbarazzante con una zavorra da portare con me.
Però non è che potevo trattenermi per due giorni interi. Arrivati in bagno lo feci voltare.
"Che c'è ti imbarazzi?"
"Certo che mi imbarazzo e ti pregherei di rimanere girato"
"Non ti facevo così pudico"
"Non ti facevo così invadente"
"Sai mi piace punzecchiarmi con te"
Ma non mollava mai? Non lo sopportavo più, lo facevo per il cibo continuavo a ripetermi. Per il cibo questo ed altro.
"A me dai fastidio invece Mario, davvero non mi importa instaurare qualche rapporto con te. Sto bene così"
"Solo perché sono arrivato tardi e hai già una pseudo cotta per quel venditore d'auto"
"Scusa ma cosa c'entra ora il fatto che venda auto? È un lavoro dignitoso come gli altri, anzi è da ammirare che abbia trasformato le sue passioni in un lavoro"
"Lo devi per forza difendere sempre?"
"Lo difendo quando dici cazzate come ora"
Aprii la porta e mi afferrò una guancia tra le mani.
"Certo che sei proprio bello"
"Mario ma che cazzo fai? Ti sposti?"
Gli diedi una spallata per poi uscire.
Era così difficile capire che mai e poi mai gli avrei dato una possibilità?
Nemmeno da single, cosa che non ero.
Andai a fare un riposino, purtroppo con il mio nuovo cane al seguito. Gilda mi mancava sempre di più.
"Allora Ermito patti chiari, amicizia lunga. Tu stai da questo lato del letto, non mi toccare nemmeno con un dito o ti taglio le mani"
"Come sei aggressivo scommetto che sei un vero vulcano in camera da letto"
"Certo che lo sono ma purtroppo per te non lo saprai mai"
"Nemmeno Francesco comunque"
Scoppiai a ridere. Distogliendo lo sguardo, mi sdraiai con la mano legata alla sua, chiudendo gli occhi e cercando di concentrarmi su altro.
Mi catapultai in una grande camera da letto, sui toni del bianco e nero. Un uomo mi teneva tra le braccia strettamente. Dandomi diversi baci sulla fronte. Era Francesco. Sorrisi. Ai nostri piedi Gilda e un gatto dormivano serenamente. Non ero mai stato così in pace.
A disturbare quella quiete, dei rumori, a cui cercai di non fare caso. Se non fosse che poi sentii un tocco di labbra sulle mie. Ma era sbagliato, non erano le labbra che conoscevo bene. Alzai gli occhi per trovarmi difronte un Mario sorridente. Gli tirai uno schiaffo, lasciandogli l'impronta della mia mano.
Mi alzai di getto, andando in salotto dicendo che sarei andato in confessionale a chiedere di liberarmi da quel supplizio. Tutti si lamentarono, cosa poteva essere successo di così grave.
Persino Francesco non riusciva a capire.
"Cosa è successo? Ve lo dico io cosa è successo, questo idiota mi ha baciato mentre dormivo. Dopo che io gli ho detto in tutte le lingue che non mi interessa. Mi sono proprio rotto il cazzo"
"Scusa Mario tu hai fatto cosa? " Urlò Urtis nero in volto.
"Pensavo fossi interessato a me" continuò il biondo indignato.
"No piccolo aspetta, era solo così per provare"
E mentre l'attore si prendeva il suo secondo schiaffo di quel giorno, da un Giacomo infuriato, io non stavo capendo più niente. Quando esattamente eravamo finiti a Beautiful?
Intanto non mi accorsi, che il mio ragazzo, era furente sulla sedia cercando di calmarsi.
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Con te
FanfictionInizio col dire che è da tanto che non pubblico una storia. Questo è il mio ritorno e ho deciso di concentrare la mia storia su Tommaso e Francesco, due personaggi del gfvip. Ovviamente è una storia di fantasia, ho grande rispetto per le loro vite...