Incontri segreti 🕸

Primo incontro

Telegiornale: " la Distruttrice è tornata ed ha rapinato un altra azienda di periferia, chissà dove sarà il prossimo colpo, ma la vera domanda è: Dov'è Spiderman? Come mai non riesce a catturarla? ..."

Sbuffo «pff che noia, ancora a parlare di me, non si stancano mai eh».
Puccio l'ultimo biscotto nel latte e poi mi preparo per uscire.

Sono nata con uno strano potere chiamato dagli scienziati "overhaul" , mi permette di distruggere e poi ricomporre le molecole a mio piacimento.
Ho avuto un'infanzia deprimente, come tutti i "cattivi" d'altronde, l'ho passata tra laboratori e continui test, ma la verità è che un po' sono diventata criminale per noia, da sola in casa la mente si riempie di pensieri strani, sempre di più di giorno in giorno. Un po' per racimolare qualche soldo.
Motivi veramente futili e poco interessanti.

A scuola non ho amici, è per questo che odio andarci.
Sono abbastanza brava e quindi frequento una scuola specializzata in scienze: la "Midtown High School of Science and Technology". Non lo faccio semplicemente perché mi viene facile scienze, ma perché potrei sempre scoprire qualcosa di interessante da poter utilizzare.

Apro l'armadietto e mi arriva un ragazzo addosso, non faccio neanche in tempo a rialzarmi che si è scusato scappando, non l'ho neanche visto tanto è stato veloce. Sono praticamente invisibile. Mi vesto in modo anonimo senza togliere il cappuccio della felpa nemmeno un secondo.
Finita la solita noiosa giornata di scuola torno a casa, da sola.

C'è poco da dire, stasera l'ennesima rapina, stavolta in un magazzino appena fuori città.
Indosso la mia tuta, totalmente aderente e bianca come i miei capelli che porto lunghi con una frangia spettinata, uno spacco parte dalla scollatura fino ad arrivare all'ombelico, lasciando scoperta una parte del mio prosperoso seno, che, a dire la verità a volte è servito per distrarre qualche porco e farmi scappare.
Entro nel magazzino disintegrando il lucchetto ricavandone una lama che infilo nello scollo, supero i sistemi di sicurezza, ammiro per un attimo l'immensità del magazzino e la prospettiva dei soldi che posso ricavare dalla vendita di questa merce.

«hey» sento una voce che sussurra al mio orecchio, mi giro: è Spiderman. É la prima volta che lo vedo dal vivo, le continue pressioni che fa la stampa lo avranno stancato così si sarà deciso a cercarmi. Ma come ha fatto a scoprire dove sono? E come ho fatto a non sentirlo?
Mi abbasso prontamente, tocco il pavimento facendo tracollare tutto, lui salta, poi torna giù e si avvicina per ammanettarmi ma disintegro le manette e puntandogli la lama alla gola gli ordino di sedersi sulla sedia alla sua destra, la prima cosa che ho visto sul momento.  Probabilmente é la postazione di qualche lavoratore o addetto al magazzino, visti anche la scrivania e i vari cassetti al suo interno.

Si siede facendo attenzione a non inciampare nelle macerie, lo ammanetto dopo aver ricomposto le manette e lego i suoi piedi alle gambe della sedia inginocchiandomi davanti a lui, con una corda usata per legare i container.
Mi alzo « bene bene bene, Spiderman vero?»
« cosa vuoi?» mi risponde irato
« era ciò che stavo per chiederti, mi sembra chiaro che voglia la merce di questo magazzino »
Gira la testa. 
La mia voce si fa ferma e mi avvicino piegandomi per avere la mia testa all'altezza della sua «come mi hai trovata?» gli chiedo.
« e te lo dovrei anche dire?»
Sbruffone.
« beh, mi sembra di essere in una posizione favorevole al momento...»
« Sí, ma tu vuoi informazioni da me quindi...»
« quindi cosa? »
« mi sembra chiaro...» mi prende in giro « non le avrai.»
Lo guardo aspra, la mia maschera copre solo la superficie intorno agli occhi, ma con quello sguardo chiunque capirebbe il mio intento.
« dato che la mettiamo così ...» Mi avvicino lentamente e con un gesto deciso gli sfilo la maschera, i suoi capelli cadono sul volto da sedicenne qual'era ed i suoi occhi mandorla mi fulminano.
Non me l'aspettavo così giovane, così bello.