Mentre cammino verso casa ripenso a noi, questa sera mi ha cambiata, ha cambiato il mio modo di vedere Peter. Ero cosciente del fatto che sacrificasse la sua vita privata a costo di salvare una persona in più, ma non immaginavo che sarebbe arrivato a questo punto, al punto di scoppiare a piangere tra le mie braccia proprio a causa mia.
Sono una tale stupida e ora l'ho perso sia come Mary che come Diana.Arrivo a casa ed entro dalla finestra buttandomi sul letto, sono sfinita, vorrei solo dormire, se solo la mano non mi facesse così dannatamente male. Mi disinfetto le mani mordendomi il labbro fino a strapparlo per il dolore. Premo le mani una sull'altra e distruggo un'altra parte di pelle per riempire il buco, ripeto l'operazione una decina di volte, fascio il tutto e mi metto a dormire; il sole sta sorgendo.
Come sono arrivata a questo punto, ad amare un ragazzo che è l'opposto di me e ha l'obiettivo di chiudermi in prigione, anche se lo posticipa proprio a causa della sua bontà. Tutte le mie menzogne sono andate avanti troppo a lungo, non riesco più a rivedermi né in Diana né in Mary, sarei quasi disposta a crearne una terza ma mi manca immaginazione per scegliere il nome.
Chiudo gli occhi « Ciao mamma, ciao papà, sono tornata anche stanotte, gli altri dove sono? » sussurro prima di abbandonarmi ai miei incubi.
Il weekend passa senza che me ne accorga e dopo una settimana arriva giovedì, San Valentino. Incontro Carla e Luke all'entrata, « Diana quindi stasera vieni da me per preparaci e poi andiamo insieme da Fede? » mi chiede lei.
« Mi sembrava di averti già detto di sì » rispondo pensierosa, entriamo in classe e suona la campana.La prof De Pretis prende parola « Ragazzi, so che non vedete l'ora di iniziare a fare fisica, ma prima vorrei darvi una notizia super emozionante per tutta la scuola e specialmente uno di voi... ». Carla si volta verso di me dall'altra parte della classe con sguardo interrogativo, alzo le mani per indicare che non ho idea di cosa stia intendendo la prof.
La prof continua « Visti gli ultimi eventi, il New York Times ha chiesto alla nostra scuola se uno dei nostri alunni in particolare potesse tenere un'intervista con il celeberrimo... »
Oh no, non starà parlando di... « ... Spiderman! » conclude la frase. Si alza un brusio non indifferente nella classe e chissà come mai ho l'impressione che si parli di me.
« Forse specificarlo è vano, ma la fortunata sei tu Williams! » si avvicina poggiandomi le mani sulle spalle, « Non sei felice tesoro? » si abbassa spalancando i suoi occhi grigi troppi freschi per una quarantenne.
« Perchè? Non si nota che sto esplodendo dalla gioia? » inarco le labbra in un sorriso sforzato. « Oh, tesoro caro, sai che ogni ragazza vorrebbe essere al tuo posto; inoltre si vocifera che sia un ragazzo, magari ha solo qualche anno più di te e potrebbe nascere un amore tormentato » sospira sognante.
« prof ha per caso una cotta per Spiderman? » alzo il volto verso di lei un po' confusa.
« Se solo avesse qualche anno in più... » torna alla cattedra.
« ...Comunque, l'intervista si terrà tra due settimane, a fine dell'ora ti consegno i moduli da compilare per comparire in tv » termina il discorso puntando il dito sui documenti alla sua sinistra.
« Bene ragazzi, ora si può iniziare! Chi ha voglia di correggere i compiti alla lavagna? »
Nella classe torna il silenzio di tomba tra gli sguardi preoccupati dei ragazzi che non avevano fatto il compito e quelli tenaci di chi aveva la mano alzata.Suona la campana dell'intervallo e Carla è già di fianco a me « È inutile che fai l'indifferente! So che sei emozionata di parlare con Spiderman! Chi non lo sarebbe? È un supereroe! »
« Sí beh, un po' sono emozionata » cerco di non far trapelare la mia preoccupazione.
« Se è giovane come penso sarà meglio che ti metta in tiro quel giorno, la mia reputazione migliorerebbe notevolmente se potessi dire che la mia migliore amica esce con Spiderman » riflette scherzosamente, ma la mia concentrazione si è soffermata su due parole "migliore amica"; sembrerò una bambina essendo colpita da questo termine, ma la verità è che nessuno mi aveva mai considerata tale.
L'ha detto con una naturalezza, come se fosse normale, non per attirare la mia attenzione, nè per cercare di persuadermi a fare qualcosa, ma come una semplice parola che si fa spazio tra l'immensa quantità di termini che dice in un giorno.
Se continuano a dirmi cose del genere il mio cuore scoppierà
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Incontri segreti 🕸
Hayran KurguDiana, una ragazza che per mantenersi attua furti in giro per il Queens, durante una delle sue rapine incontra Spiderman pronto a catturarla, ma la situazione non va come previsto... Storia spinta!!!! Se vi piace lasciate un like e commentate per su...