Alzo lo sguardo e vedo l'unica tuta rossa che conosco, non appena mi riconosce si fionda su di me.
« Come stai? » mi afferra le braccia.
« Io bene, devi aiutarmi. » guardo in basso.
« Subito. »
Non serve spiegarglielo, mi sposto ed alza le travi con un leggero sforzo. Il ventre e le gambe della signora sono coperte di sangue, mi sento svenire, é improbabile che riesca a camminare.
« Portala via di qui. » gli ordino, quasi supplicandolo.
« Dov'é la polizia? » mi chiede mentre cerca di prenderla in braccio senza farle male.
« Non lo so, non é arrivato nessuno. »
« Il tuo amico mi ha detto che sei dentro il fumo da venti minuti almeno »
« Non riuscivo a liberarla, hai visto. » tossisco.
Si rialza in piedi « torno a prenderti. » salta e scompare.Per terra c'è un'enorme chiazza di sangue, io faccio fatica a respirare; con non so quale forza esco senza farmi vedere e vado a cercare Def. Vedo Peter riaddentrarsi nelle macerie, mi si stringe il cuore ma devo fare una cosa più importante adesso.
Lo trovo dietro al palazzo « Ti aspettavo... » mi dice.
« Hai visto Spiderman? »
« Sí, mi ha chiesto dove fossi e gli ho detto che eri giù da un po'. Non ha neanche provato a prendermi, é corso giù. »
« Antepone le vite altrui ad ogni cosa, é un eroe dopo tutto. Hai trovato chi ha fatto questo? » gli chiedo seria.
« Mi sono scappati, erano in due, adesso potrebbero essere ovunque, non potevo allontanarmi troppo dai feriti. » sospira « Mi hanno solo detto una cosa: ti cercano. »
« Cercano me? »
« Sí, mi hanno detto che uccidere il loro capo non é stata una buona mossa... »U-uccidere? Non starà parlando di quell'uomo. Sicuramente sta parlando di lui.
Rivedo le immagini di quella notte, il suo volto squartato, le ossa e lui che cade a terra privo di vita.
Cerco di ricompormi immediatamente « Ti hanno detto altro? »
« No. »
« Grazie di avermelo detto. » mi appoggio al muro devastata.
«... Senti, » ricomincia a parlare « Non so cosa tu abbia fatto, non ti ho mai reputato una brava persona; ma stanotte ho dovuto ricredermi: non pensavo avresti rischiato la tua vita per salvare qualcuno. Quello che hanno fatto é imperdonabile, se un giorno provano ad attaccarti o ti serve aiuto io sono con te. »
Sorrido sinceramente « Grazie... non mi aspettavo un lato premuroso da te. »
« Non esagerare, ci vediamo domani. » alza il braccio per salutarmi e se ne va.Questo era forse un modo alternativo per stringere amicizia? Mi rasserena pensare che lo sia, avrei meno paura che se un giorno mi scoprisse mi detesterebbe.
Non ho voglia di andare a casa ora, non c'è nessuno ad aspettarmi o a sgridarmi al mio ritorno, tanto vale farsi un giro. Se solo non zoppicassi e riuscissi a respirare bene.
Con un po' di fatica mi vado a sedere sulla ringhiera del solito balcone, penso all'ultima volta che ci sono stata, quasi non me la ricordo; mi ricordo delle sue carezze, la sua voce e il suo sguardo dolce, come se fosse felice per qualcosa che solo lui sa.
Forse stasera non arriverà, vorrei ringraziarlo e capire come sta, dopo l'ultimo episodio a scuola mi sembra estremamente instabile. Penso che stia cercando di andare avanti, ma difficilmente; dopo un po' ci si stanca di soffrire e rimanere da soli, pur se lo si sta facendo con le migliori intenzioni. Ogni giorno ci allontaniamo sempre di più, a poco a poco diventeremo due conoscenti che prima erano qualcosa di cui non é rimasto niente.« Mary! » é lui di nuovo, salta la ringhiera e mi abbraccia facendomi cadere di schiena sul balcone.
Si toglie la maschera e alza il capo « Come stai? »
« me lo vuoi chiedere di nuovo? Sto bene. »
« Perché sei scappata? Sarei venuto a prenderti. »
« Dovevo finire una cosa. » tossisco, vede il sangue sulla mia mano, questa non doveva succedere.
« Tu non stai bene per niente! Non dirmi cazzate. »
« Mi riprenderò » distolgo lo sguardo « se solo non mi schiacciassi così, riuscirei a respirare un po' meglio. »
Guarda in basso come se non si fosse accorto di essere a peso morto sopra di me, si solleva e si siede poco più in là.
« Ultimamente stai badando troppo poco alla tua salute, non è che stai iniziando a diventare una sorta di supereroe? »
Lo sguardo scioccata da quest'affermazione, quello che ho fatto oggi non è un'azione da supereroe, chiunque lo farebbe.
« Ma figurati, guarda cosa ti vai a inventare... » rido nervosamente.
« Di ciò che vuoi, in ogni caso ora vado a prenderti dell'acqua. » si rimette la maschera coprendo un volto dubbioso,
« Guarda che non mi ser- » cerco di afferrarlo, ma le mie mani affondano nell'aria, è già saltato giù.
Torna dopo poco con una bottiglietta in mano e me la porge « Che fortuna che i distributori automatici siano aperti a qualsiasi ora... » . La afferro e la apro iniziando a bere, ne avevo effettivamente bisogno.
Mi stacco per respirare faticosamente, « vuoi qualcos'altro? » mi chiede, scuoto la testa, non deve preoccuparsi così tanto per me.
Gli faccio segno di sedersi, lo fa, ma è turbato come se un dubbio lo tormentasse.
« Cosa mi vuoi chiedere? » lo guardo con la coda dell'occhio.
« Mary, sai chi è stato a distruggere quell'abitazione? »
« No, stavo tornando a casa quando ho sentito un rumore fortissimo, allora mi sono diretta lí e l'edificio era distrutto. » mento, non so ancora se dirgli di quegli uomini, dovrei sbrigarmela da sola.
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Incontri segreti 🕸
FanfictionDiana, una ragazza che per mantenersi attua furti in giro per il Queens, durante una delle sue rapine incontra Spiderman pronto a catturarla, ma la situazione non va come previsto... Storia spinta!!!! Se vi piace lasciate un like e commentate per su...