Chi era lei?

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« Ragazzi, dopodomani dovete consegnare i progetti, vi ricordate? » Dice il prof passando tra i banchi.

Cazzo i progetti! Dovremo per forza rivederci per finirlo, me n'ero completamente dimenticata.

Le compagne davanti a me sparlano di qualcuno e si raccontano le massime della festa di ieri.
La classe mormora e come al solito, io ne sono fuori.

Al cambio d'ora si avvicina Carla, la ragazza che si degna di salutarmi, quella che mi aveva comunicato del progetto.

« Ciao Diana, posso sedermi? »
« certo » rispondo un po' titubante, non mi aspettavo questa domanda, le sposto la sedia.
« Ascolta, non é per farmi i fatti tuoi, ma ho saputo che hai qualcosa con Peter Parker, ecco... non vorrei che lo venissi a sapere da qualcun altro... » con la testa fa cenno verso le due oche davanti a me, accenno un sorriso « insomma, non so come dirtelo, ieri, alla festa, é arrivata una bellissima ragazza dai capelli bianchi ed é andata da qualche parte con Peter, ne eri al corrente? »
« non proprio » rispondo fingendomi confusa, « ma... grazie di avermelo detto, poi gli parlo »

« scusami ancora, non vorrei sembrasse mi faccia i fatti tuoi, solo che mi sembrava giusto che lo sapessi diciamo... » é super imbarazzata.
« no, figurati, hai fatto solo bene a dirmelo, grazie veramente » rispondo con un leggero sorriso.

« sai, hai un bel viso, dovresti togliere il cappuccio ogni tanto» si avvicina a me e mi abbassa delicatamente il cappuccio.

Prendo in mano una delle ciocche nere « grazie » rispondo guardando un po' in basso, è così gentile Carla.
« Beh, ora vado » si alza, « grazie ancora, ci vediamo » balbetto, su certe cose sono inesperta totalmente.
« certo » si gira sorridendo.

Carla è una ragazza piuttosto alta, molto magra, bionda e liscia, con gli occhi nocciola e le labbra sottili. Nel complesso è una ragazza molto delicata, come la sua personalità.

Beh, chiederò a Peter di questa "ragazza misteriosa" rido tra me e me.

Durante l'intervallo resto chiusa in classe, ma all'uscita non posso sfuggirgli, Peter mi placca come se fossi il suo peggior nemico a rugby.

Mi mette a testa in giù su una delle sue spalle, io sbatto i pugni sulla sua schiena, ma niente, continua imperterrito.

Mi porta dietro la scuola e mi mette giù.
« ora mi ascolti » mi blocca con la schiena contro al muro.
« mi dispiace »
« ok »
« ancora ok? Esprimiti ti prego! »
Sospiro « ti ho visto con una ragazza, ieri intendo »
« vada per l' "ok", andiamo a mangiare qualcosa? »
« Peter » lo riprendo in tono da rimprovero.
« si, lo so, ero con una ragazza, ma credimi abbiamo chiuso » si avvicina e mi prende le mani « ho chiuso per te ». Questa frase mi fa ancora male. Voglio indagare.

« perché? »
« come perché? »
« perché io? »
« cosa ti devo dire, non ti basta il gesto? »
« no. »
« pfff... non lo so, io e lei, non avevamo una relazione vera e propria, era più una cosa mmmmm... ecco... forse non dovrei dirtelo »
Aggrotto le sopracciglia « ... »
« sessuale ecco. » finisce, mi viene da ridere, ma mi trattengo, continuo a fargli il predicone « e questo come dovrebbe rassicurarmi? Anche noi siamo andati, non mi consola il fatto che nello stesso momento tu andassi con un'altra » anche se in realtà sono sempre io però shhh.

« lo so, é per questo che ho chiuso, perché voglio qualcosa di serio, con te intendo » tiene le mie mani strette tra le sue.
« io... non lo so, certo che ne hai di ragazze che ti girano intorno eh! »
« é la prima volta nella mia vita, giuro » e si mette una mano sul cuore per prendermi in giro.
« maledetto te, va bene ti perdono »

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