Incontri segreti 🕸

Alla fine sei sempre tu

« scappa! » intimo alla ragazza approfittando della distrazione dei due individui, lei corre oltre l'angolo dell'immobile.

« e ora cosa farai? Proverai a farci " la bua "? » ironizza l'uomo fisicamente più piccolo e dall'apparenza viscida e unta.

« non vi voglio fare del male, costituitevi e non vi succederà nulla » cerco di mantenere un atteggiamento da "Spiderman".
« ci prendi in giro signorina? » domanda l'altro, più alto e grosso dalla parvenza poco intelligente.

« per niente, allontanatevi e mettete le mani dietro la testa, ve lo dico per l'ultima volta » aggiungo mantenendo la calma.
L'uomo più basso mi si avvicina ulteriormente fino a rimanere a meno di un metro di distanza da me « Carina, non hai capito, hai fatto scappare la ragazza che volevamo farci, ora devi rimediare » deglutisce scrutandomi « usa pure le tue ragnatele » ridacchia girandosi verso il suo compagno.

Le ragnatele! È vero, saranno nella tuta.
Se non sbaglio Peter fa uno strano gesto con la mano quando le lancia.

Pongo il dito medio e l'anulare sul palmo della mano e sento al tatto una specie di tasto.
È questo!

Allungo le braccia verso l'uomo e premo i tasti con forza, in men che non si dica due ragnatele viaggiano in aria fino a spingere l'uomo contro il muro e fissarlo lí.

Wow, che potenza!
Mi ricompongo.

« Prova a scappare da lí ora » lo sbeffeggio compiaciuta, mi volgo verso l'altro « non pensare di fuggirmi tu » lancio un altra ragnatela e quest'ultimo si ritrova col volto girato verso al muro.

Nel frattempo la musica si é fermata e i ragazzi che riesco a scorgere corrono da una parte all'altra chiamando i genitori oppure salendo sulle automobili.

Peter! Non scapperebbe mai sapendo che c'è qualcuno in pericolo, devo sbrigarmi, se vedesse qualcuno che indossa una tuta come la sua, sempre se non la riconoscesse immediatamente, sarebbe difficile rimediare.

Persa nei pensieri non mi accorgo che l'uomo più grosso é riuscito a liberarsi dalle ragnatele.

« bambina, tu non sei il vero Spiderman, io quello l'ho visto, stai giocando con le persone sbagliate » sfila un coltello dalla tasca « ora basta, mi diverto io »

« Stammi lontano, non ti voglio fare del male » ripeto cauta, « cosa fai? Stai leggendo un copione? » continua a prendermi in giro.

Si china su di me « dai fammi divertire e la finiamo qua » dice a voce bassa.

La mia bocca assume una smorfia schifata, che ovviamente non può vedere a causa della maschera.
Sono verde di rabbia, certi esemplari dovrebbero marcire in prigione...
parlo proprio io.

« Te lo ripeto per l'ultima volta, allontanati da me bastardo » stringo i pugni per impedirmi di distruggerlo.

Simula una grassa risata ma non si muove di un passo.
« Non hai capito? » la mia voce si fa più bassa, concentro la mia rabbia sui palmi delle mani.

Sono improvvisamente tranquilla, perché so che non farà una buona fine.

« va bene » sospiro, gli appoggio delicatamente una mano sul petto e salta indietro contorcendosi dal dolore.

« Ne vuoi ancora? Prova ad avvicinarti, su divertiamoci » la mia voce é tranquilla, ma con un velo di divertimento. Sto impazzendo.